Inchiesta contro GM: 13 incidenti mortali per difetti di produzione

Non si apre nel migliore dei modi l'era di Mary Barra alla guida di General Motors. La prima donna amministratore delegato di una casa automobilistica si è ritrovata ad affrontare una situazione molto delicata che ha ereditato dalle precedenti gestioni. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha dato il via ad un'inchiesta nei confronti della General Motors dopo l'annuncio del richiamo di molti suoi modelli da parte della grande casa automobilistica americana.

Una questione sgradevole che ha prima allarmato Detroit, poi Washington e il Congresso e, infine, il Dipartimento di giustizia che ha aperto così la sua indagine. L'accusa nei confronti della GM è quella di non aver posto rimedio ai problemi di sicurezza che si riferivano ad alcune auto prodotte dal gruppo. Si tratta di 31 incidenti di cui 13 mortali. Il problema sembra riguardi il sistema di accensione di alcuni modelli. La General Motors ha richiamato, in maniera tardiva, circa 800 mila auto da tutto il mondo per una verifica: i problemi che venivano posti all'attenzione riguardavano la Cobalts e Pontiac G5. Il gruppo aveva assicurato che la questione era circoscritta, invece c'è stato il raddoppio: da 800mila a 1,6 milioni, e ai modelli già elencati si sono aggiunte le Chevrolet Hhr e le Pontiac Solstices del 2006-2007, oltre alle Saturn Sky del 2007. Le indagini preliminari verranno portate avanti dal procuratore federale di New York, il quale potrebbe, se si dovesse trovare di fronte a prove inequivocabili, aprire un’inchiesta penale formale.

Il New York Times afferma che non mancano i precedenti tra Dipartimento di giustizia e case automobilistiche dato che, anche la Toyota è indagata tuttora per alcuni casi legati alla spontanea accelerazione di alcune sue automobili.