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Gm sospettata di bancarotta fraudolenta

Nuovi problemi per General Motors, che si vede ora accusata di aver richiamato in ritardo 1,6 milioni di veicoli difettati per non dover ascrivere un’ulteiore passività in occasione della bancarotta del 2009.
A cura di Redazione Motori
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I guai per General Motors vanno avanti, per restare nel parco auto della casa americana, come una Corvette Stingray. Le brutte notizie per GM si rincorrono velocissime e, dopo il richiamo di 1,6 milioni di auto e l'inchiesta sulle responsabilità in tredici incidenti mortali, si aggiungono le indagini per bancarotta. Problemi su problemi, mentre un occhio deve tenere sotto controllo le quotazioni in borsa, che potrebbero reagire negativamente alla bufera scatenatasi sul costruttore statunitense.

Inizieranno il 1 aprile le audizioni per l'inchiesta sulla responsabilità di GM in 31 incidenti stradali che hanno provocato la morte di tredici persone. Le autorità dovranno accertare se General Motors ha reagito prontamente con i richiami delle sue vetture, una volta riscontrati i problemi all'interruttore dell'accensione in alcuni modelli della casa. Ma la tegola forse più pesante viene dall'accusa di frode in bancarotta. L'ipotesi su cui lavorano gli inquirenti è che GM abbia volutamente nascosto i difetti di produzione delle proprie auto per non accrescere le proprie passività quando nel 2009 la casa americana aveva fatto ricorso alla bancarotta, dividendosi in due società: una composta di asset negativi, l'altra "pulita" e in buona salute.

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