video suggerito
video suggerito

Google Car, semaforo rosso per le macchine senza conducente: “Possono essere un aiuto per i criminali”

Arriva da Washington il monito che potrebbe frenare l’evoluzione del progetto “Google Driverless Car”. Secondo l’FBI, infatti, le macchine senza autista di Google potrebbero venire usate per sparatorie ed inseguimenti.
A cura di Redazione Motori
113 CONDIVISIONI
Immagine

"Mettetevi comodi e godetevi il viaggio!". Potrebbe essere questo lo slogan di un'ipotetica campagna pubblicitaria di Google, per le sue "Driverless Car" che dovrebbero vedere la luce (parliamo di prototipi) nel prossimo anno. Dopo l'invenzione dei "Google Glass", la nuova diavoleria partorita dal papà di "Google Street View" continua a far parlare di se e ad attirare opinioni e giudizi tutt'altro che confortanti. L'idea di farsi trasportare dal veicolo a nostra disposizione è senza dubbio intrigante, ma non esente da piccoli/grandi problemi peraltro già riscontrati. Pochi giorni dopo l'incidente accaduto ad una Google Car nello stato dell'Arkansas (si è schiantata contro un altro veicolo dopo aver preso contromano una strada a senso unico), l'FBI si è scagliata contro l'invenzione del gruppo statunitense, noto per aver creato il motori di ricerca più usato al mondo, mettendo in evidenza i possibili pericoli che l'auto senza conducente potrebbe provocare.

Le auto preferite dai criminali – Secondo un rapporto, svelato dal "Guardian", le auto di Google potrebbero diventare "un'arma ancora più letale di quanto è oggi". Il rischio segnalato dal Bureau è che i criminali, non dovendo più preoccuparsi di guidare, potrebbero scappar via più facilmente poichè "saranno in grado di svolgere azioni che richiedono l'uso di entrambe le mani, senza tenere gli occhi sulla strada". La paura dell'FBI è che queste macchine possano davvero invadere le città americane ed intralciare il lavoro della Polizia. Il Congresso americano, sempre secondo le fonti del Bureau, potrebbe approvare l'utilizzo da parte del pubblico entro i prossimi cinque, sette anni. Una rivoluzione che, come al solito, divide gli utenti: c'è chi è entusiasta di tale tecnologia, chi invece continua a sbandierarne i difetti. Uno su tutti: in condizione di pioggia, la macchina non può funzionare. In casi di condizioni climatiche avverse, infatti, i sensori non riescono a garantire gli standard di sicurezza tanto sbandierati da Google.

113 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views