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GP Australia 2016, Pirelli annuncia la scelta delle gomme

Sono già noti gli pneumatici che le scuderie potranno utilizzare a Melbourne: medie, soft e supersoft, con le prime due scelte per la gara. Hembery: “F1 si divida in tre serie mondiali”.
A cura di Vito Lamorte
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Pirelli ha annunciato le scelte delle mescole degli pneumatici per la prima gara della stagione di Formula 1 2016, ovvero il Gran Premio d'Australia che si terrà il 20 marzo a Melbourne. Il produttore italiano ha scelto le mescole medie, morbide e supersoft per la gara di apertura della stagione. Secondo le nuove regole sugli pneumatici per il 2016 una serie di soft e una di medie verrà utilizzata dai piloti durante la gara mentre per la Q3 la Pirelli ha assegnato le gomme supersoft.

Ogni pilota ha l'obbligo di conservare un set della mescola più morbida fra le tre selezionate per Q3. Tale set andrà restituito a Pirelli dai 10 piloti che si qualificano per Q3 mentre sarà a disposizione per la gara per tutti gli altri. I piloti dovranno portare entrambi questi set in gara, con l’obbligo di utilizzarne almeno uno. Come riportato all'inizio di questa settimana, le squadre hanno lapossibilità di scegliere fino al giorno 11, ovvero oggi, gli pneumatici per l'evento australiano. I team avranno 13 set di pneumatici disponibili per ogni fine settimana, per cui hanno bisogno di scegliere le mescole per i restanti 10 set: i rimanenti (fra i 13 in totale) saranno a libera scelta da parte delle scuderie.

Hembery: "F1 si divida in tre serie mondiali"

Il responsabile Motorsport della casa milanese, secondo quanto riferisce The Guardian, vorrebbe proporre a Bernie Ecclestone un cambiamento nel massimo campionato su quattro ruote sviluppandolo su tre stagioni: una serie in Europa, una serie in America e una serie in Australia-Asia-Medio Oriente. Hembery ha dichiarato: "L'idea è creare un interesse ancora maggiore sulla F1, in particolare nel continente americano. Tutti gli esperti di marketing concordano che c'è un grosso problema di sfasamento orario visto che nel continente americano per vedere un GP bisogna alzarsi molto presto”.

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