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GP Australia, la Manor dovrà spiegare la sua assenza nelle qualifiche alla FIA

La FIA sta indagando sui motivi per cui il team britannico non ha portato in pista le sue vetture durante le qualifiche a Melbourne.
A cura di Vito Lamorte
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La FIA sta indagando sui motivi per cui la Manor non ha portato in pista le sue monoposto per le qualifiche del Gran Premio d'Australia 2015. Circa tre ore dopo la chiusura della seduta, la squadra e gli amministratori sono stati convocati per spiegare i motivi della mancata partecipazione. Roberto Merhi e Will Stevens non sono stati in grado di lasciare il garage per nessuna delle sessioni di prove libere e di qualifica. Il comunicato dai funzionari FIA alla squadra afferma: "I commissari chiedono al team Manor di fornire una dichiarazione scritta che spieghi il motivo per cui il team non ha partecipato alle Qualifiche del Gran premio d'Australia 2015, dopo aver ricevuto una lettera dalla FIA il 20 febbraio". John Booth, Team Principal della scuderia britannica, ha ammesso che per Manor sarebbe stata dura scendere in pista a Melbourne: "Sapevamo di avere solo poche possibilità di prendere parte alle qualifiche e di scendere in pista a Melbourne. Le vetture odierne sono molto complesse e in tre settimane abbiamo svolto un gran lavoro per adattare la vettura alle specifiche 2015 e renderla legale. Il tempo per sistemare tutti i sistemi elettronici è stato davvero risicato, ma anche per sistemare tutte le infrastrutture. Abbiamo capito di non potercela fare solo poche ore fa". Booth ha respinto ogni critica sul fatto che la Manor era venuto solo per l'Australia per accedere ai soldi che gli spettano grazie ai punti conquistati da Jules Bianchi lo scorso anno a Monte Carlo: "Da quando abbiamo annunciato di essere nel Mondiale di Formula 1 abbiamo voluto provare a tutti i costi di essere presenti qui, ma per cercare di competere, non per altri motivi. Posso capire le persone che criticano il nostro operato, ma se non ci avessimo creduto per davvero non avremmo portato qui trenta tonnellate di materiale, quaranta persone e sistemato tutti i contratti con i fornitori. Sono certo che le vetture potranno scendere in pista a partire dal Gran Premio della Malesia. I progressi che abbiamo fatto questa settimana sono stati enormi, ma non sono bastati per scendere in pista qui".

Domani non sarà in pista ma John Booth non ha dubbi sul fatto che la Manor sarà in grado di essere presente dall'inizio nel weekend di gara in Malesia. Nutre dei dubbi sulla situazione Bernie Ecclestone che mette in dubbio la solidità economica del team inglese e la sua permanenza nel campionato 2015 e all'Indipendent ha dichiarato: "Io non so se abbiano i soldi per correre. Possono saltare 3 gare, per contratto. Se ne saltano di più, saranno problemi".

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