GP Belgio, Arrivabene contro la Mercedes: “Chi pensa che abbiamo esagerato stia zitto”
Non poteva riprendere in maniera più calda il campionato di Formula 1 2015 dopo la sosta estiva. L'esplosione della gomma posteriore destra di Sebastian Vettel al penultimo giro del Gran Premio del Belgio ha portato con sè una bella scia di polemiche da parte della scuderia di Maranello nei confronti della Pirelli. Il principale accusatore della casa milanese è stato Sebastian Vettel che ha affermato: "Se la gomma scoppiava 200 metri prima ora non stavo qui a parlare" ma la Pirelli attraverso il suo direttore, Paul Hembery, ha risposto addossando la colpa al team del Cavallino. Nella discussione si è inserita la Mercedes con Niki Lauda che ha dichiarato: "Se uno dei miei piloti avesse reagito come Vettel nei confronti della Pirelli avrei preso dei provvedimenti la Ferrari non deve lamentarsi se una strategia rischiosa non porta beneficio". Anche Toto Wolff tiene la stessa posizione del presidente non esecutivo e ha criticato la scelta della strategia della Ferrari: "Dopo quanto successo a Nico venerdì abbiamo considerato le tre soste, altro che una".
Maurizio Arrivabene non ha preso benissimo l'intromissione della Mercedes nel dibattitto e al Corriere della Sera ha dichiarato: "Non siamo né stupidi né pazzi e non mettiamo a repentaglio i piloti: non accadrà mai. Quanti giri avremmo potuto fare? È scritto su un foglietto, ma non parlo prima della relazione dei tecnici le nostre scelte strategiche si basano su dati precisi: c’è un ingegnere dedicato alle gomme, non sta lì a masticare il chewing gum ed è pagato per fornirmi informazioni perfette. La strategia è stata decisa alle 11 del mattino, in codice era il piano A. Chi pensa che abbiamo esagerato, stia zitto, non abbiam avuto alcun segno di cedimento o di allarme prima dello scoppio".