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GP Belgio, Rosberg: “Io a 17 anni non ero pronto per la Formula 1”

Conferenza stampa della vigilia a Spa. Rosberg e Ricciardo d’accordo sull’ingaggio di Verstappen jr.: “A 17 anni non eravamo pronti per la F1”. L’ottimismo di Massa: “A parte Singapore, potremo andar forte ovunque”.
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"Mi piacerebbe fare 60 giri da qualifica in gara, avere gomme che durano per sempre, ma ora come ora non mi lamento" dice Rosberg nella consueta conferenza stampa della vigilia riservata ai piloti. Francamente, anche se dal linguaggio del corpo si potrebbe dire sia ancora frustrato per l'esito del GP d'Ungheria, trovare in questa stagione qualcosa per cui lamentarsi sarebbe davvero eccessivo. "Dopo l'Ungheria mi sono divertito in Italia, in vacanza. Molto positivo avere due settimane obbligatorie di vacanza" ha detto Rosberg, che però non si è voluto sbilanciare sulla questione degli ordini di scuderia. "Sui media si è fatta molta confusione dopo la gara, perciò non voglio aggiungere altro su quest'argomento. Ne abbiamo discusso dopo la corsa, perché è comunque importante fare il punto della situazione quando capita qualcosa del genere. Ho imparato molto dal Gp d'Ungheria, cercherò di adattarmi per il futuro. Ma non sarebbe utile dire nient'altro in questo momento, è meglio lasciar calmare le acque". Preferisce allora parlare delle prospettive della Mercedes in questa seconda parte di stagione: "Abbiamo meno aderenza ma dipende dalla macchina, dall'esterno è spettacolare vedere questo sport ma il rumore è da migliorare" ha commentato il tedesco. Inevitabile poi il suo commento sulla notizia della settimana, l'ingaggio da parte della Toro Rosso del figlio d'arte Max Verstappen, che arriverà nel circus  a 17 anni diventando il più giovane pilota nella storia della F1. "Non ero pronto a 17 anni" dice il tedesco, "le vetture avevano caratteristiche diverse, motori V10, e non avevo ancora il fisico adatto per gareggiare".

Ricciardo – Sulla stessa lunghezza d'onda anche Daniel Ricciardo. "A 17 anni non avrei mai immaginato di correre in F1 perché non ero pronto" spiega l'australiano, "ma auguro il meglio a #Verstappen". E' ottimista la rivelazione del Mondiale, unico pilota in grado di interrompere il monopolio Mercedes. "Veniamo da un buon momento, quindi spero di portar punti anche qui e a Monza. Le gare devono essere belle" ha aggiunto, "al momento lo sono, ma forse dovremo sudare di più rispetto ad adesso".

Massa – Anche Jules Bianchi ha detto la sua sull'arrivo di Verstappen in F1. "E' una buona opportunità per lui ma deve stare molto concentrato, ha vinto tutto con i kart e dunque può fare bene secondo me". Diverso, per certi versi più profondo, il punto di vista di Massa sull'ingaggio del giovane figlio d'arte. "E' interessante che le squadre guardino ancora al talento, alle qualità dei piloti, e non solo ai soldi, agli sponsor". Il brasiliano, che qui ha già vinto, seppur solo "a tavolino" nel 2008, non nasconde la fiducia per un circuito che ha sempre gradito. "Non è impossibile vincere qui, ci sono macchine più forti come la Mercedes ma tutto è possibile, abbiamo una buona macchina e dobbiamo crederci. A parte Singapore, potremo andare forte ovunque".

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