GP Brasile, Rosberg: “Può succedere di tutto”

Il weekend del Gran Premio del Brasile riparte con la stessa domanda: chi vincerà il titolo piloti? Nella penultima conferenza stampa della stagione ecco comparire Nico Rosberg che sembra un po' giù di morale e affronta diversi argomenti dalla gara di Austin alle scaramucce con Lewis Hamilton. Il pilota tedesco dopo essere stato in vetta per molto tempo in testa al Mondiale piloti è calato nella seconda parte della stagione ma vuole tenere il suo morale alto: "Può succedere di tutto, sono ottimista. Ho avuto un periodo di minor forma e Lewis ha fatto un lavoro migliore del mio ma come detto ci sono ancora due gare". Dato che il Mondiale si risolverà all'ultimo respiro Rosberg afferma: "Chiudere la lotta all'ultima gara è bello per me e per i fan. Questo mi fa rimanere molto ottimista". A chi gli dice che Hamilton ha cambiato il suo comportamento dopo l'incidente di Spa perchè la sua è stata una dichiarazione di guerra risponde quasi sorpreso: "Siamo in guerra? Non lo so. Per me non è cambiato nulla da quel momento". A Nico potrebbero non bastare due vittorie: "È chiaro, devo vincere e confidare in qualcosa, purtroppo due vittorie potrebbero non bastare. Però nello sport tutto può accadere e dunque ci credo ancora. Lewis ha fatto un lavoro migliore di me, è piuttosto semplice. Ma ribadisco che ci sono ancora due gare". Infine replica a chi parla di titolo immeritato se dovesse vincere per i doppi punti nella gara finale: "Ognuno può avere la sua opinione ma alla fine vincerà chi avrà più punti".
MASSA – Per lui è la gara di casa. Il pubblico sarà tutto per l'idolo carioca e Felipe Massa non nasconde la felicità: "Questa è una pista fantastica per me. Qui ho ottenuto ottimi risultati anche prima della Formula 1. Amo l'energia che c'è qui e vedremo dove potremo arrivare. Magari in mezzo ai ragazzi della Mercedes". Felipe parla della crescita che la Williams ha avuto durante l'anno: "Non possiamo dimenticare quanto siamo cresciuti dall'inizio dell'anno a ora. Credo sia il team che è cresciuto di più e lo stiamo facendo ancora. Ora credo che le cose siano molto più costanti e penso che la Williams possa fare due ottime gare per chiudere la stagione". Sull'ultima news di radio mercato che ha confermato la firma di Felipe Nasr per la Sauber, l'ex pilota della Ferrari ha commentato così: "Speriamo di poter portare la bandiera brasiliana in alto in F1. Non so quanto potranno essere competitivi e fare una bella esperienza in Sauber".
SUTIL – Adrian Sutil da oggi non ha un sedile per il 2015. Dopo la confema dell'arrivo di Nasr in Sauber il tedesco ha molti dubbi sul suo futuro: "Non so quali saranno le possibilità. Ci sono molte cose da risolvere e non posso dire altro. Ora la mia situazione è complessa". Torna sull'incidente al primo giro di Austin con il messicano della Force India, Sergio Perez, e afferma: "È stato un peccato. Perez non mi ha chiesto scusa ma ormai è passato. Siamo riusciti a migliorare nel tempo e sabato scorso la macchina era al top stagionale".
MAGNUSSEN – Kevin Magnussen non sa ancora nulla sul suo futuro e spera di poter rimanere in McLaren: "Spero di rimanere qui perchè credo di aver imparato tanto e di poter dare ancora molto. Non ho programmato nulla e non mi sto guardando intorno. Sto aspettando quello che deciderà la scuderia".
MALDONADO – Pastor Maldonado parla della stagione della Lotus e dei primi punti raccolti nella gara del Texas: "È stata una stagione durissima. Non eravamo in grado di mettere in pista la macchina ma abbiamo cercato di fare il meglio e ora guardiamo al prossimo anno. Dopo i primi punti guardiamo avanti. Sono in un team abituato a stare davanti e spero che l'anno prossimo vada meglio. Il nostro obiettivo è essere costanti e lottare per i punti.”
VERGNE – Jean Eric Vergne non è ancora sicuro del suo futuro in Toro Rosso e afferma: "Quest'anno siamo andati meglio dello scorso anno e spero di poter continuare a crescere insieme alla macchina". Domenica a Austin ha sorpreso tutti con un paio di manovre al limite ma il transalpino replica: "Ho fatto molte gare all'attacco e piene di passione ma a volte non arrivavo alla bandiera a scacchi e quindi non venivo considerato".