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GP Cina: Ferrari davanti, la rinascita comincia in Oriente

Raikkonen è l’unico a scendere sotto l’1’37”. Vettel secondo, staccato di un decimo. Ma al di là dei tempi, che al venerdì contano sempre poco, le Ferrari appaiono più costanti delle Mercedes in assetto da gara, anche con le supersoft. Tre gomme scoppiate, a Magnussen e Massa due volte, nella prima sessione.
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La zampata di Raikkonen. Iceman, unico a scendere sotto l'1'37, firma il miglior tempo della prima giornata a Shanghai (1'36″896), più basso di mezzo secondo rispetto alla pole teorica di Hamilton in FP2 l'anno scorso. È un venerdì particolarmente positivo per la Ferrari, con Raikkonen che firma i parziali record nei primi due settori e Vettel, secondo a 109 millesimi dal compagno di squadra, migliore di tutti nell'ultimo settore. Il tedesco, però, ha dovuto cambiare il motore endotermico (ICE), il gruppo turbocompressore (TC), l'MGU-K e l'MGU-H dopo il guasto nel giro di ricognizione a Sakhir. Seguono le due Mercedes di Nico Rosberg e Lewis Hamilton, staccati rispettivamente di due e quattro decimi, gli unici con distacchi inferiori al secondo dalle Rosse. Completa la top five la Red Bull di Daniel Ricciardo, che però paga oltre 1″2.

Segnali positivi – Nel giorno che vedrà la Ferrari rinnovare il Consiglio d'amministrazione (Marchionne è comunque atteso a Shanghai per la gara), il Cavallino si toglie una soddisfazione, per quanto effimera e con qualche asterisco per l'incognita legata all'effettivo carico di carburante. Di sicuro, le Ferrari hanno dimostrato di essere competitive anche in assetto da qualifica, sul giro secco. Il principale punto interrogativo lasciato dalle prime due gare, tuttavia, riguarda l'affidabilità della SF16-H. Appare già chiaro come Allison abbia cercato di spingere molto sul fronte delle performance per colmare il gap con le Mercedes, e che l'assenza di rotture non fa la differenza nel Mondiale (rivedere per credere il “panzer” F14T). Ma d'altra parte, con Vettel già alla seconda power unit montata in tre gare, il rischio di penalizzazioni in griglia nelle fasi decisive della stagione non va sottovalutato. Da questo punto di vista, la long run sul tracciato cinese lascia ben sperare. È soprattutto Raikkonen, che si sta giocando il rinnovo del contratto, a sorprendere per costanza di prestazioni in assetto da gara con le gomme supersoft: dopo uno stint di 8 giri con la più morbida delle mescole disponibili, continua a girare stabilmente sull'1'43 alto. "Oggi è stata una giornata abbastanza complessa. Si scivolava molto in pista, abbiamo fatto fatica perché non c'era molta aderenza. Con le supersoft le cose sono migliorate” ha detto. Su una pista scivolosa, e con un vento sempre più forte verso la fine della FP2, Raikkonen e Vettel hanno mostrato un passo gara miglliore rispetto alle Mercedes, per una volta un po' meno Frecce del solito.

Mercedes insegue – E non solo per i pochi decimi dalle Ferrari. Rosberg, comunque miglior tempo davanti a Hamilton nella prima sessione, fatica un po' a mantenere ritmi costanti con le medie. Dopo aver accusato un problema all'iniezione alla fine della FP1, prontamente risolto dai tecnici, il tedesco continua in FP2 del campione del mondo. Hamilton, forse condizionato dalla consapevolezza di dover perdere cinque posizioni in griglia per la sostituzione del cambio, fa parlare di sé soprattutto per la piccola polemica via Twitter con Ecclestone che ha definito “troppo chiacchieroni” i piloti, e per il costosissimo Dalì appena acquistato. Una serie di piccoli errori e uscite di pista segnano il venerdì del britannico, finora in ombra nella rivalità interna in casa Mercrdes. La scuderia non ha presentato interventi aerodinamici di rilievo: confermate le prese dei freni maggiorate, visto che le temperature dei dischi raggiungono valori altissimi nelle tre staccate pesanti (dopo il backstraight c'è la più dura del Mondiale), come dimostra il principio di incendio sulla Haas di Gutierrez. Mantenuta anche l'ala posteriore già vista in Australia e in Bahrain, con il bordo di uscita del mainplate "seghettato".

Gomme, incubo Williams – Sul circuito caratterizzato dalla monumentale porta rossa d'ingresso, sono le bandiere rosse a dominare la prima parte della giornata. Niente falce e martello, però, solo tre gomme scoppiate. Due volte ne fa le spese Massa, sceso in pista con l'ala anteriore vecchia -la nuova configurazione col muso corto che non aveva convinto del tutto a Sakhir (i 3 decimi di miglioramento attesi non si sono visti) è solo sulla vettura di Bottas-, tradito due volte dalla posteriore sinistra. In un primo momento, i tecnici avevano ipotizzato un problema causato da un impreciso montaggio della brake duct in carbonio o da un errore di costruzione della presa del freno. Invece, secondo quanto rivela la scuderia, si è trattato solo di una perdita d'aria. Diverso invece lo scenario per Kevin Magnussen, che non ha preso parte alla seconda sessione dopo il cedimento della sospensione posteriore nella FP1.

Haas, primi problemi – Primi problemi anche per la Haas: inconvenienti elettrici frenano Gutierrez che non può sperimentare del tutto gli effetti della nuova ala anteriore, già attesa in Bahrain e introdotta invece solo da questo gran premio, caratterizzata dall'aggiunta di un terzo profilo al flap per deviare il flusso d'aria all'esterno delle gomme anteriori.

Verso le qualifiche – Domani, però, lo scenario potrebbe radicalmente cambiare. Le previsioni, infatti, annunciano un'alta possibilità di pioggia nel corso delle qualifiche. Anche per questo Maurizio Arrivabene sceglie la strada della cautela dopo la prima giornata di libere. “"Siamo solo a venerdì e qui di punti non se ne fanno. A dir la verità nemmeno il sabato, ma in qualifica si possono guadagnare posizioni per la gara -ha dichiarato- Stiamo seguendo il programma che avevamo, come dico sempre: restiamo coi piedi per terra e continuiamo a lavorare a testa bassa". Con Hamilton declassato almeno in terza fila, l'occasione di prendersi la prima fila è più ghiotta che mai.

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