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Gp d’Australia, Hamilton: esordio, 2 vittorie, 2 titoli iridati, un po’ di slealtà

Il pilota inglese della Mercedes ha un buon rapporto con la pista australiana nella quale ha debuttato in Formula 1 nel 2007. Da allora è riuscito a imporsi in 2 occasioni e in entrambe ha poi conquistato il titolo iridato. Per lui a Melbourne anche l’increscioso episodio della squalifica per la “trappola” tesa a Jarno Trulli nel 2009.
A cura di Michele Mazzeo
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L'esordio di Hamilton in Formula 1

È tutto pronto. Nel prossimo week end prenderà il via la nuova stagione di Formula 1.  Come da tradizione (19 volte dal 1996) si partirà dall’Australia, dal circuito di Albert Park di Melbourne. Quest’anno, senza il campione in carica Rosberg, vincitore dell’ultima edizione della corsa australiana, i riflettori sono tutti puntati su Lewis Hamilton, il vice campione dello scorso anno, che ripartirà per il quinto anno consecutivo a bordo della Mercedes.

Due vittorie, due titoli iridati

Il pilota britannico ha un buon rapporto con la pista australiana nella quale ha esordito in Formula 1 nel 2007. Da allora è riuscito ad imporsi in due occasioni (nel 2008 con la McLaren e nel 2015 con la sua attuale scuderia) ed in entrambe le occasioni riuscì poi a conquistare il titolo iridato a fine stagione prima davanti a Felipe Massa e poi davanti al compagno di squadra Nico Rosberg. Solo nel 2014 il driver di Stevenage non vinse il GP d’Australia, ritiratosi al secondo giro per problemi al propulsore dopo esser scattato dalla pole, e poi centrò lo stesso l’alloro finale.

L’increscioso episodio del 2009: lo sleale Lewis

Il circuito di Melbourne per Hamilton però è anche il palcoscenico sul quale fu protagonista di uno dei momenti più imbarazzanti della sua carriera, cioè quello andato in scena nell’edizione del Gran Premio della terra dei canguri del 2009. In quella circostanza il britannico partito 18° riuscì poi a rimontare fino alla terza posizione, salvo poi essere squalificato ed escluso dalla graduatoria finale per slealtà sportiva in quanto insieme al muretto McLaren fecero sì che Jarno Trulli lo superasse in regime di safety car (l’inglese ridusse volontariamente la velocità sotto gli 80 km/h portandosi sul lato estremo opposto del circuito facendo credere che la sua McLaren avesse un problema).

I 6 podi australiani del Re Nero

Tolto quell’increscioso episodio, lo score del Re Nero nel GP d’Australia è da considerarsi molto positivo. Infatti, nelle 10 apparizioni in Oceania è salito sul podio in sei occasioni: le due vittorie già ricordate, altrettanti i secondi posti (2011 con la McLaren e 2016 con la Mercedes), così come sono sempre due le volte in cui Lewis è salito sul gradino più basso del podio (nel 2007, nel suo primo Gran Premio in Formula 1, e nel 2012).

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