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GP di Catalunya. Dieci anni fa la prima vittoria della Ducati in MotoGP

Sono trascorsi dieci anni dal primo successo della Rossa di Borgo Panigale in MotoGP, durante i quali la Ducati non ha avuto troppa fortuna sul circuito spagnolo, fatta eccezione per la prima vittoria di Loris Capirossi del 2003 e quella del 2007 firmata Casey Stoner.
A cura di v.a.
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L’appuntamento di questo fine settimana per la Ducati non è solo la sesta tappa del Motomondiale ma un appuntamento con la storia. Sono trascorsi dieci anni dalla prima vittoria della Rossa di Borgo Panigale in MotoGP, centrata proprio nel round catalano da Loris Capirossi che nel 2003 in sella alla Ducati stupì appassionati e addetti ai lavori per la competitività mostrata dalla Desmosedici GP3 alla prima stagione nella classe regina su uno dei tracciati più tecnici del campionato. Capirossi, all’epoca pilota già trentenne con tre titoli iridati conquistati in classe 125 nel 1990 e nel 1991, e in classe 250 nel 1998, era passato proprio in quell’anno dalla Honda alla Rossa, alfiere di Borgo Panigale insieme al suo compagno di squadra Troy Bayliss, che proveniva dalla scuderia Ducati Corse Superbike. L’esordio in campionato avviene a Suzuka, dove Loris sfrutta fin da subito il potenziale della Ducati, chiudendo terzo alle spalle di Valentino Rossi e Max Biaggi. Poi tre gare sfortunate, fino ad assaporare il secondo gradino del podio del Mugello davanti al pubblico italiano, preceduto ancora una volta da Valentino Rossi. È la volta della sesta tappa del mondiale, il GP di Catalunya 2003, un appuntamento dove il campione di Castel San Pietro Terme arriva carico e pronto ad affrontare quello che sarà un weekend storico. Era dal 1976 che il binomio moto-pilota tutto italiano non trionfava nel panorama mondiale e Capirossi nel round spagnolo dimostra di avere le carte in regola per infrangere il record e conquistare la storica vittoria.

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Domenica 15 giugno 2003 Loris Capirossi parte alla grande allo spegnimento dei semafori e inizia una lotta serrata con Valentino Rossi. I due piloti alternano in testa al gruppo, seguiti da Max Biaggi e Sete Gibernau. A 9 giri dalla fine, primo colpo di scena. Rossi si avvicina pericolosamente al posteriore di Loris e, per evitare il contatto, il pesarese allarga finendo fuoripista, nella ghiaia. Un errore che Valentino cerca di recuperare, riuscendo a non scivolare e a rientrare in pista a 8 secondi dal pilota della Ducati. Rossi recupera in fretta e infila uno dopo l’altro i piloti davanti a lui: Shinya Nakano, poi Carlos Checa, quindi Max Biaggi e Sete Gibernau, per riportarsi in seconda posizione alla caccia del pilota bolognese. A due giri dalla fine secondo colpo di scena. Max Biaggi, quarto, osa troppo nel riprendersi la terza posizione e finisce lungo. Il Corsaro scivola nel ghiaione e sbatte contro le barriere del tracciato: spinto dai commissari di pista ritorna in gara ma chiuderà 14esimo, alle spalle di Marco Melandri. Ultimo giro: per Rossi riagganciare Loris è impossibile. Capirossi spazza l’asfalto del Montmelò e va a vincere, in solitaria, il GP di Catalunya nel primo storico appuntamento per la Ducati con il podio della MotoGP.

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Su questo tracciato la Ducati otterrà un’altra vittoria nel 2007 e i tre terzi posti nel 2008, 2009 e 2010 dell’era Stoner, per arrivare oggi al GP di Catalunya, sesto round del mondiale e seconda tappa stagionale delle quattro previste in Spagna, con la consapevolezza di doversi confrontare con uno dei tracciati più ostici per la Desmosedici GP13. Alla vigilia del GP di Catalunya, l’emozione per l’appuntamento con la storia nelle parole del team manager Vittoriano Guareschi: “Barcellona è una pista piena di bei ricordi, per la Ducati e per me. Proprio dieci anni fa, la Desmosedici GP3 ha fatto il suo esordio nei test invernali con Loris Capirossi, ottenendo la pole position nel time-attack, e ha poi conquistato il primo successo Ducati in MotoGP nella gara di giugno. Torniamo a Barcellona dopo due giorni di test al Mugello, dove abbiamo trovato diverse soluzioni interessanti. Le proveremo in Spagna per capire che benefici ci possono dare su una pista diversa. In questo periodo, fra gare, test e lavoro di sviluppo, siamo tutti davvero molto impegnati e sotto pressione e quindi colgo l’occasione per ringraziare tutti i membri della squadra per l’impegno che ci stanno mettendo”.

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