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GP Giappone: Ferrari, sprofondo rosso a Suzuka. Mercedes, colpo da ko con le soft

In Q2, con le supersoft, le Ferrari pagano circa mezzo secondo rispetto alle Mercedes con le gomme gialle. Totalmente sbagliata, poi, la scelta di entrare in Q3 con le gomme da bagnato. Quando la pioggia arriva non c’è più tempo per raddrizzare la qualifica. Raikkonen quarto, Vettel nono dietro anche alle due Toro Rosso.
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Notte fonda in Ferrari. In Q3 Vettel e Raikkonen sono gli unici a uscire subito con le gomme da bagnato, con pista umida e senza pioggia. E' l'ultimo disperato tentativo di stupire, ma è un disastro. Tornano ai box, fanno un primo giro che non potrebbe andare peggio, poi la pioggia arriva sul serio e fare il tempo con le slick è impossibile. Hamilton fa 80 pole tonde tonde, con Bottas domina prima fila e mondiale. Verstappen controlla da terzo la seconda fila con Raikkonen. Vettel partirà solo nono, dietro anche alle due Toro Rosso, che in casa Honda completano una gran qualifica. Aumentano i rimpianti Ferrari anche col quinto posto di Grosjean, che partirà con le soft.

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Che gara sarà

Hamilton, come nelle libere, costruisce il suo vantaggio su Vettel nel primo e terzo settore, nonostante più correzioni di volante nella successione di esse dopo la prima curva. Se in questo tratto contano bilanciamento e carico, nell'ultimo si evidenziano ancora una volta le difficoltà della Ferrari in termini di trazione all'uscita della chicane che immette sull'ultimo rettilineo. Qui ieri la Ferrari perdeva quattro decimi in appena diciassette secondi.

Ieri in simulazione gara la Mercedes con il campione del mondo è apparsa la più costante sulle gomme gialle anche se la differenza tra Hamilton e Bottas, in difficoltà nell'ultima sessione di libere stamattina su pista umida, si vede eccome. Più in difficoltà le Ferrari col passar dei giri e primi cenni di blistering già dopo poco più di una decina di giri con la pista più calda, soprattutto con le supersoft che comunque non hanno garantito alla Ferrari il miglioramento che ci si poteva aspettare nella simulazione di qualifica. Considerato che Vettel e Raikkonen hanno puntato forte su questa che dovrebbe essere la mescola più performante, con dieci treni a testa, le strategie anche in gara suonano piuttosto obbligate. Certo, con le soft Vettel ha mantenuto in long-run un ritmo vicino a Hamilton e questo potrebbe dare qualche speranza per il secondo stint in caso di undercut dopo la sosta.

Ferrari: mancano carico… e carica

La SF71H scivola sempre più indietro, nonostante l'introduzione degli aggiornamenti che, ha ammesso ieri il team principal Arrivabene, ha portato a una sofferenza per le rosse sulle piste ad alto e medio carico, e nella percorrenza delle curve lente. "Ci manca carico, e questo problema ci porta ad avere difficoltà anche nella gestione degli pneumatici, perché non sempre mettiamo le gomme nella giusta finestra di funzionamento” ha detto. Niente a che vedere, però, con il doppio sensore FIA per il controllo dell’energia del pacco batterie. Il sistema Ferrari, ha spiegato, è diverso rispetto alla concorrenza ma i dati, spiegava, non hanno evidenziato cali in termini di velocità di punta.

Raikkonen e Vettel pagano mezzo secondo nel primo settore anche in Q3, e soffrono anche rispetto a Verstappen con distacchi finali intorno ai cinque decimi. Sbaglia alla Spoon nel primo tentativo lanciato il tedesco, che sembra aver mollato anche di testa. La Ferrari azzarda in Q3 un giro con gomme intermedie, per poi rientrare, montare le supersoft con la pioggia che però si affaccia sulla pista. Scelta di tempo che racconta il momento della rossa.

Mercedes sorprende tutti: partiranno con le soft!

E' clamorosa la prova di forza delle Frecce d'Argento in Q2. Si qualificano con le gomme gialle, e girano comunque tre decimi meglio di Vettel, sei decimi più forte di Raikkonen, entrambi con le supersoft che secondo Pirelli dovrebbe garantire un vantaggio di 5-6 decimi. Vantaggio che invece non si vede in pista, e non per la prima volta, rispetto alle più durevoli soft che consentono magari una tenuta più stabile nelle curve veloci che scandiscono il primo settore. Rispetto alle Ferrari, le Mercedes hanno scelto anche un assetto più basso e lineare mentre le Ferrari, che pagano in termini di velocità 5-7 kmh alla 130R su cui una parte dei piloti avrebbero voluto l'introduzione del DRS, hanno scelto una configurazione più rake, più inclinato dunque, con l'altezza da terra più elevata al posteriore.

Red Bull, Ricciardo urla, Verstappen vola

Continuano i problemi per Ricciardo, che da Monaco non vive più un weekend tranquillo e ormai è al final countdown prima del passaggio alla Renault. Chiude senza tempo in Q2 e con la macchina spinta a mano in pitlane per una perdita di potenza. "Non ho fortuna in questo periodo, non so perché. Questo circuito è come Singapore, è troppo difficile sorpassare: partire 15mo è difficile. Ho sentito cali di potenza, il turbo che non andava bene, abbiamo provato anche a spegnere e riavviare la macchina, ma niente" commenta a caldo e con un filo di voce a Sky.

Decisamente più convincente su pista umida Verstappen, che almeno vede illuminarsi un weekend iniziato su tonalità ben diverse. Si era lamentato ieri di una Red Bull instabile, difficile da guidare, buona per il rallycross, con poco grip e incertezza sulla trazione.

Honda e Leclerc, che progressi

Nelle condizioni mutevoli del Q1 con la pioggia che arriva in pit lane, si esalta Charles Leclerc che entra nel Q2 col sesto tempo. In un tunnel senza uscita, ormai, le Williams e Vandoorne, delude Hulkenberg che partirà sedicesimo probabilmente anche per una troppa prudenza, per una sfiducia nella macchina dopo l'incidente di stamattina

In casa Honda si vedono anche i miglioramenti delle power unit giapponesi che si traducono in tempi competitivi e posizioni migliori, su un tracciato in cui essere più avanti in griglia può fare la differenza, delle due Toro Rosso. I problemi recenti, spiegano, erano dovuti ad oscillazioni più elevate della trasmissione rispetto a quanto atteso. La versione attuale della power unit, introdotta a Sochi, ha dato risposte decisamente incoraggianti, commentava ieri il direttore tecnico della divisione Formula 1, Toyoharu Tanabe. Secondo quanto riferisce Autosport, una serie di interventi sul software hanno portato a ottimizzare l'erogazione della coppia e risolvere tutte le difficoltà sperimentate in Russia per quanto riguarda le mappature, ha detto Hartley dopo le libere. "Abbiamo di sicuro più potenza, i tecnici hanno lavorato su tutte le difficoltà che abbiamo sperimentato a Sochi. Abbiamk fatto un grande passo nella giusta direzione". Come aveva sottolineato il team principal Franz Tost, il Q3 non si è rivelata un'ambizione irrealistica: nel giardino di casa, Honda porta due macchine in top 10 in griglia. Anche davanti a Vettel. Meglio non avrebbero potuto fare.

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