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GP Giappone, Hamilton trionfa nel caos

Il GP del Giappone 2014 viene fermato dopo 47 dei 53 giri previsti. Paura per Bianchi, portato via in ambulanza: ha sbattuto contro la gru che portava via la macchina di Sutil. Fallimento Ferrari, non a punti per la prima volta dopo 81 GP.
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Vince il caos. Vince Hamilton. Falliscono le Ferrari, per la prima volta non a punti dopo 81 GP. Sembra Fuji 2007, invece è Suzuka 2014. La gara viene fatta partire, fermata dopo due giri, ripresa in regime di safety car per 10 passaggi, e fermata definitivamente al 46mo giro tra la pioggia e gli incidenti contemporanei di Sutil e Bianchi, che lascia il circuito in ambulanza dopo aver sbattuto contro la gru che stava portando via la macchina del tedesco. "Il pilota non è cosciente" si legge nel comunicato rilasciato dall'addetto stampa della FIA Matteo Bonciani, "è stato portato in ambulanza in ospedale, perché in queste condizioni meteorologiche era impossibile un trasferimento in elicottero. Seguiranno ulteriori aggiornamenti, per il momento non possiamo dire nulla, vi aggiorneremo il più rapidamente possibile". E questo apre più di qualche perplessità sulle misure di sicurezza su cui la federazione internazionale insiste tanto. Come è possibile far partire una gara di F1 sapendo già che, in caso di incidente, l'elicottero per i soccorsi non potrebbe eventualmente arrivare?

Mansell viene chiamato a premiare Hamilton, che ne insidia il ruolo di pilota britannico più vincente di sempre. Il leader del Mondiale, che ora ha 10 punti di vantaggio su Rosberg, è il settimo pilota nella storia a toccare le 30 vittorie in carriera, a una sola lunghezza dal primato di Mansell. Rosberg, anche per errori di strategia, deve accontentarsi del secondo posto, che porta alla Mercedes la 13ma doppietta in Formula 1, l'ottava stagionale. Il regolamento prevede che venga considerata la classifica del penultimo giro, prima di quello in cui è stata esposta la bandiera rossa. La classifica finale del GP, dunque, è quella del 44mo giro, con Vettel sul podio per la 66ma volta in carriera, come Hamilton, e in prospettiva Ferrari non può che far piacere, e le Williams fuori dalla top-5 per la prima volta dal GP del Canada (Bottas e Massa sesto e settimo). Essendo stato completato più del 75% della distanza prevista, vengono assegnati tutti i punti per la classifica mondiale.

Fallimento Ferrari – La gara di Alonso dura solo un paio di giri dopo la ripartenza (e non la prende affatto bene). Il volante sulla monoposto del bicampione di Oviedo si è letteralmente spento, così come accaduto a Button a Singapore. Inutili i tentativi di resettare il sistema, ritiro inevitabile, il 37° in carriera, il secondo nel 2014, il quarto in Giappone (dopo quelli nel 2003, 2007 e 2012). La gara da incubo della Ferrari non è ancora finita perché Raikkonen, nel secondo pit stop, perde ai box 8 secondi di troppo per un problema di fissaggio all'anteriore destra. Il finlandese chiude 13mo, dopo tre soste ai box, girando più lento anche di Perez e Gutierrez. Si interrompe così a 81 la serie di GP consecutivi a punti per il Cavallino: al peggio di questa fallimentare stagione non sembra esserci mai fine.

Il preceente di Fuji – La safety car lascia la pista dopo 10 giri e tornano alla mente le condizioni, ancora più proibitive, di Fuji nel 2007. Anche allora si partì dietro le safety car, per 19 giri, con il caos per le gomme Ferrari, che hanno scelto le intermedie a dispetto del documento diffuso dalla Fia in accordo con le squadre che imponeva di montare le wet: al Cavallino dicono di non aver mai né ricevuto né controfirmato il documento, ma i piloti devono rientrare ai box dopo un giro pena la squalifica. Nel caos vinse Hamilton, che conquistò il primo dei suoi 5 hat-trick (pole, vittoria e giro più veloce) davanti a Kovalainen e Raikkonen.

Rosberg, strategia sbagliata – Rosberg, partito per la 21ma volta in prima fila (eguagliati Regazzoni e Surtees) e per la 12ma in pole position (come Coulthard e Berger) resta davanti anche dopo l'uscita della safety car. Hamilton tiene le gomme da bagnato più di tutti ma il vantaggio della Mercedes rimane comunque fin troppo palese: “Gli altri hanno messo le intermedie, ma sono comunque più lenti di noi!", dicono via radio a Rosberg, che pure aspetta un paio di giri dopo la ripartenza prima di cambiare le gomme. Intorno al giro 25, Rosberg inizia ad avere qualche problema di tenuta con le gomme. Hamilton lo attacca con tanta foga, anche troppa, tanto da andare largo alla prima curva. Ma è proprio qui che, al 28mo passaggio, supera all'esterno il compagno di squadra che continua a lamentare troppo sovrasterzo via radio.

In un paio di tornate, il gap si è già allargato fino a sfiorare i 4 secondi. Il tedesco gira di 2-3 secondi più lento anche di Button, che però finisce temporaneamente fuori dalla lotta per il podio quando si ritrova costretto a fermarsi a box per cambiare il volante, e viene richiamato ai box decisamente troppo tardi, quando il suo distacco dal compagno di squadra è già arrivato a 5.6 secondi.

Vettel, messaggi a Marchionne – Spettacolare comunque la prima parte di gara per Button, che punta sempre a ottenere un rinnovo del contratto con la McLaren, dopo il sempre più probabile arrivo di Fernando Alonso. Si difende così così Kevin Magnussen, che oggi "festeggia" il 22mo compleanno solo con un 14mo posto, decisamente opaco rispetto alla brillantissima prestazione del compagno di squadra, che ha sottolineato l'importanza di avere in squadra un pilota esperto per facilitare i miglioramenti del nuovo motore Honda. Scatenato anche Vettel, che dopo 17 giri risale al quarto posto con due sorpassi d'autore, uno via l'altro, all'Hairpin prima su Massa, poi su Bottas, due indiretti segnali a sostegno di Mattiacci e Marchionne. Le Red Bull, che hanno corso anche in qualifica con assetto da bagnato, sono più rapide in curva, le Williams viaggiano di più in rettilineo ma non basta, come dimostra l'altro grandissimo sorpasso, di Ricciardo su Massa, nelle esse. L'australiano, dopo i pit stop di Hamilton e Rosberg, emerge così in testa alla gara (prima di questo GP aveva percorso al comando 72 giri, per un totale di 410 km). Ricciardo aspetta l'evolversi degli eventi, ma è costretto a fermarsi comunque al giro 37 mentre via radio lo avvisano che ai box la pioggia è tornata più forte. Al rientro, l'australiano riesce a mettere il muso davanti a Button al tornante, ma il britannico ha più trazione in uscita di curva e difende la quarta posizione.

E piove piove… – Torna la pioggia a sparigliare destini e fortune nel finale. Button è il primo a fermarsi per montare le full wet, ma resta "bloccato" dietro la safety car, entrata per l'incidente di Sutil, che va a sbattere sulle barriere alle "esse" senza conseguenze fisiche di rilievo (esce da solo dalla vettura): è il 43mo ritiro in carriera per il tedesco, che non ha concluso nessuno dei GP asiatici quest'anno. E, visto che di colpi di scena non ce ne sono già stati abbastanza, mentre i commissari recuperano la Sauber, va a schiantarsi Bianchi, che viene portato via in ambulanza, e la gara viene fermata per la seconda volta. Le vetture vengono di nuovo fatte fermare in pit lane, e la gara finisce qui. Senza alcun sottotesto ideologico-politico, "bandiera rossa trionferà".

LA CLASSIFICA

1 Hamilton
2 Rosberg
3 Vettel
4 Ricciardo
5 Button
6 Bottas
7 Massa
8 Hulkenberg
9 Vergne
10 Perez
11 Kvyat
12 Raikkinen
13 Gutierrez
14 Magnussen
15 Grosjean
16 Maldonado
17 Ericsson
18 Chilton
19 Kobayashi

MONDIALE PILOTI

1 Lewis Hamilton 266
2 Nico Rosberg 256
3 Daniel Ricciardo 193
4 Sebastian Vettel 139
5 Fernando Alonso 133
6 Valtteri Bottas 130
7 Jenson Button 82
8 Nico Hulkenberg 76
9 Felipe Massa 71
10 Sergio Perez 46
11 Kimi Raikkonen 45
12 Kevin Magnussen 39
13 Jean-Eric Vergne 21
14 Romain Grosjean 8
15 Daniil Kvyat 8
16 Jules Bianchi 2
17 Adrian Sutil 0
18 Marcus Ericsson 0
19 Pastor Maldonado 0
20 Esteban Gutierrez 0
21 Max Chilton 0
22 Kamui Kobayashi 0

MONDIALE COSTRUTTORI

1 Mercedes 522
2 Red Bull/Renault 332
3 Williams/Mercedes 201
4 Ferrari 178
5 Force India/Mercedes 122
6 McLaren/Mercedes 121
7 Toro Rosso/Renault 29
8 Lotus/Renault 8
9 Marussia/Ferrari 2
10 Sauber/Ferrari 0
11 Caterham/Renault 0

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