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GP Gran Bretagna, sesta doppietta Mercedes, la pioggia salva Vettel

Nonostante una pessima partenza e la pioggia che stravolge gli ultimi 12 giri, a Silverstone è doppietta Mercedes. Hamilton allunga a 17 punti su Rosberg. Vettel terzo, solo ottavo Raikkonen che anticipa troppo la sosta per le intermedie. Primi punti per Alonso. In ripresa le Williams.
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Una pessima partenza e la pioggia non bastano a fermare il dominio Mercedes. Le Frecce d'Argento superano anche la prova del nove e monopolizzano i primi due gradini del podio anche a Silverstone, per la sesta volta in stagione. Lewis Hamilton, a podio in più della metà delle gare disputate, firma l'hat-trick, trionfa per la terza volta nel GP di casa, e allunga a 17 punti il vantaggio nel Mondiale sul compagno di squadra, che pure era solo quarto fino a 12 giri dalla fine. Con la pista umida, la Ferrari diversifica le strategie. Vettel guadagna il terzo posto (festeggia così il 72mo podio in carriera) e per la nona volta su nove almeno un pilota del Cavallino finisce tra le prime quattro posizioni. Mentre Raikkonen, richiamato troppo presto, rovina le intermedie con tre giri su pista sostanzialmente asciutta e deve fermarsi due volte nello spazio di dieci giri: chiuderà perciò solo ottavo. Dopo un'ottima partenza, Massa non riesce a togliersi di dosso la maledizione Silverstone. Il brasiliano, mai a podio su questo circuito, deve accontentarsi del quarto posto davanti al compagno di squadra Bottas. Si rialza un po' la Red Bull con il sesto posto di Kvyat, al secondo miglior piazzamento stagionale dopo il quarto posto di Monaco. A punti anche Hulkenberg, settimo, a punti per la terza volta di fila, Perez e Alonso, per la prima volta tra i primi 10 in questo tribolatissimo 2015.

Mercedes, pessima partenza – Partono malissimo le Mercedes. Hamilton si fa infilare da Massa, che alla prima curva va in testa per la prima volta nel 2015, e si conferma il secondo pilota con più giri in testa tra chi non ha mai vinto un Mondiale. Il campione in carica si ritrova poi a duellare con Bottas per salvare almeno la seconda posizione: il finlandese si allarga un po' troppo alla terza curva e lascia spazio al britannico che lo infila. Rosberg si ritrova addirittura quarto, e verrebbe da pensare che quei problemi alla partenza in Austria, che sembravano risolti nei test dopo il GP, non siano completamente alle spalle. Un'incognita in più verso la seconda parte della stagione, soprattutto considerato che da Spa si tornerà alle partenze manuali.

La Ferrari cambia strategia – Il primo giro costa carissimo alle Lotus, ritirati Maldonado (out per la sesta volta in nove gare) e Grosjean, e alle McLaren, con Button fuori subito (per la quarta volta in stagione) e Alonso costretto a rientrare ai box per un maxi tamponamento a quattro. Non benissimo nemmeno le Ferrari: Raikkonen perde una posizione a vantaggio di Hulkenberg, con una Force India molto rinnovata (si nota per esempio il "cucchiaio" sotto l'ala anteriore), Vettel si ritrova addirittura ottavo dietro anche a Kvyat, mentre Verstappen, considerato secondo le ultime indiscrezioni in ottica Ferrari, si arrende al quinto ritiro su nove gare; al 34mo giro, poi, si ritirerà anche Sainz (per la terza volta in stagione, la seconda consecutiva), conclusione amara per un weekend che ha sempre visto le Toro Rosso nelle prime posizioni, che porta il primo vero utilizzo stagionale della Virtual Safety Car. Vista la difficoltà di prendere ritmo, la Ferrari decide di cambiare strategia e anticipare al 14mo giro la sosta del finlandese, che monta le gomme dure e firma parziali record con i pneumatici freschi.

Duello Williams-Mercedes – Hamilton dimostra ancora di sentire la pressione e sbaglia anche la ripartenza dopo l'uscita della safety car. Il britannico prova l'attacco a Bottas appena superata la linea della safety car, ancora prima di aver superato il traguardo nell'ultimo giro in cui è rimasta in pista, ma finisce largo e a quel punto Bottas gli si ritrova davanti. Si vede eccome il pesante lavoro di miglioramento sulle Williams, iniziato prima del GP d'Austria e completato proprio qui a Silverstone. Le FW37 si confermano sempre molto performanti sulle piste ad alto scorrimento, nei tratti in cui il carico aerodinamico non è così determinante. Non a caso, prima della sosta, Massa e Bottas guadagnano 3-4 decimi rispetto alle Frecce d'Argento nel secondo settore, nonostante Rosberg tocchi anche i 328 kmh con il DRS. Ma il finlandese perde una posizione nel gioco delle strategie del primo pit stop. La mossa vincente è quella di Hamilton, che entra prima di Rosberg e delle due Williams e si ritrova in testa, per il 18mo gran premio consecutivo (superato il primato di Jim Clark). Bottas si ferma per ultimo e rientra terzo, dietro anche Massa, protagonista di un duello ruota a ruota all'interno della corsia box con il tedesco della Mercedes.

Arriva la pioggia – La Ferrari, che già ieri non riusciva a progredire nelle varie sessioni di qualifica, come se fosse già al suo massimo potenziale, continua la fase difficile dopo la fase di sviluppo della power unit "costata" tre gettoni prima del GP del Canada. Vettel non riesce nemmeno a tenere il passo di Perez, anche perché i tecnici hanno messo a punto un assetto che privilegiasse la prestazione in qualifica, con le gomme medie, ma il tedesco ha rovinato il fondo salendo su un cordolo ieri. Il cambio di strategia un po' limita i danni, con Raikkonen e Vettel che risalgono al quinto e sesto posto dopo la prima sosta, e con le gomme dure, con la pista libera, Iceman comincia a girare, intorno al 30mo passaggio, sugli stessi tempi di Rosberg, impegnato però nell'inseguimento di Bottas. A scompaginare i piani di tutti, dopo il primo ritiro stagionale di Dani Ricciardo (per problemi elettrici al motore), arriva la pioggia che attacca il circuito da sud, dall'ultimo settore.

Hamilton e Vettel, mossa vincente – Con la pista mezza umida e mezza no, Bottas decide di rimanere in pista, ma scoda alla alla Copse e viene infilato da Rosberg, che due giri più in là passa anche Massa e si riporta secondo dietro Hamilton, che pure finisce lunghissimo alla stessa curva. Vettel intanto attacca Raikkonen poco prima che il finlandese si fermi (si tratta dunque di una mossa concordata) per montare le gomme da bagnato. E' una scommessa rischiosa per Iceman, unico dei primi 10 richiamato per il pit stop per montare le intermedie, che peraltro si deteriorano molto più velocemente in condizioni di pista solo umida. E infatti, Raikkonen si vede infilato con facilità quasi eccessiva anche da Perez e scivola al nono posto. La pioggia si fa più insistente e Hamilton, che nel 2008 sul bagnato riuscì a dare un minuto di distacco al suo più immediato inseguitore, perde due secondi a giro rispetto a Rosberg e al 44mo giro è costretto a fermarsi per montare le intermedie, seguito a ruota da Vettel, che estrae il jolly e ne esce terzo, a 15 secondi da Rosberg, con Massa e Bottas alle spalle. La furbata di Hamilton, che avvisa il suo ingegnere praticamente quando sta imboccando la pitlane, costringe Rosberg a un intero giro con le hard prima di rientrare: il pit stop è anche più lento, 3.4 secondi rispetto ai 2.6 del britannico, che ricostruisce un cuscinetto di totale sicurezza dal compagno di squadra. Da quel momento è solo una lunga attesa, un lungo giro d'onore.

IL MONDIALE PILOTI
1 Hamilton 194
2 Rosberg 177
3 Vettel 135
4 Bottas 77
5 Raikkonen 76
6 Massa 74
7 Ricciardo 36
8 Kvyat 27
9 Hulkenberg 24
10 Grosjean 17
11 Nasr 16
12 Perez 15
13 Maldonado 12
14 Verstappen 10
15 Sainz 9
16 Ericsson 5
17 Button 4
18 Alonso 1
19 Merhi 0
20 Stevens 0

IL MONDIALE COSTRUTTORI
1 Mercedes 371
2 Ferrari 211
3 Williams 151
4 Red Bull 63
5 Force India 39
6 Lotus 29
7 Sauber 21
8 Toro Rosso 19
9 McLaren 5
10 Marussia 0

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