GP Italia, Ferrari più vicine alle Mercedes. Ma in gara sarà durissima
Le Mercedes si prendono tutto il venerdì di Monza. Rosberg e Hamilton si scambiano primo e secondo posto. Al pomeriggio il britannico migliora di un decimo il tempo del tedesco in FP1 (1'22.801), già mezzo secondo più veloce della pole del 2015. Le Ferrari chiudono con il terzo e quarto tempo di giornata. Vettel, staccato di 453 millesimi, è ottimista qui a Monza, anche se il passo di gara della W07 Hybrid è indiscutibilmente migliore di quello della Rossa, a parità di gomma. Sul long run Rosberg va meglio con le medie, Hamilton vola con le soft con cui spesso è sceso sotto l'1″27.
Strategie di gara – Dopo il giro record al mattino, Rosberg sacrifica la velocità massima per avere una buona percorrenza nelle chicane. Al pomeriggio, anche con il caldo, la Ferrari non riesce a tenere il passo delle Mercedes nel long run, soprattutto per significative perdita di aderenza nel terzo settore, sia con la vettura carica che in assetto da qualifica. Il Cavallino è almeno più brillante delle Red Bull, tutte staccate di oltre un secondo, ma le Frecce d'Argento non vanno in crisi come a Spa. Il caldo rende ancora più significativi tempi e prestazioni con le SuperSoft, soprattutto in chiave strategia di qualifica e gara. Le mescole più morbide delle tre a disposizione non sembrano mostrare particolare usura, e in Mercedes potrebbero addirittura optare per una strategia a una sola sosta spingendo le SuperSoft anche per una ventina di giri.
Monza, sì per tre anni – Ma la notizia più importante è la garanzia della presenza del gran premio a Monza per i prossimi tre anni, sulla base di un accordo da 68 milioni di dollari. "Abbiamo raggiunto un accordo di tre anni, ma io mi auguro che a Monza si possa correre per altri 100 anni" ha detto Ecclestone nella cerimonia che suggella quello che, per la forma, sarà sancito solo con la firma ufficiale a Londra. Soddisfatti, evidentemente, gli organizzatori che ricavano 31 milioni dall'indotto di ciascuna edizione della corsa. "L'automobilismo è cambiato e sono cresciuti i costi: l'AC Milano non era più in grado di coprire i costi: ecco perché c'è l'ACI Italia" ha detto Angelo Sticchi Damiani.
Ferrari, motore evoluto – I tecnici di Maranello, che hanno lavorato all'inizio della seconda sessione sulle barre di rollio delle sospensioni posteriori, hanno consegnato a Vettel e Raikkonen una macchina migliore della scorsa settimana anche grazie alla versione evoluta della power unit rimandata a Spa, costata tre ettoni (finalmente eliminati dalla prossima stagione: non è mai troppo tardi). Un motore che, spiegava Binotto, è stato fornito anche alla Haas, penalizzata spiega Grosjean via radio da un forte sottosterzo sulle due curve di Lesmo. Resta invece con la vecchia versione la Toro Rosso, decisamente poco adatta ai lunghi rettilinei (Sainz chiude 17mo, mentre Kvyat 20mo), ma il problema non è solo la scarsa spinta della power unit.
L'aumento di potenza, stimato intorno alla decina di cavalli, si spera possa avvicinare la pole, mancata da Raikkonen a Spa per 166 millesimi. Ma Vettel, che usa il quinto motore della stagione, e Raikkonen, alla quarta power unit del 2016, hanno accusato oltre un secondo di distacco nella prima sessione da Rosberg. "Tutta l'Italia aspetta una vittoria della Ferrari a Monza" ha detto Niki Lauda. "A Spa erano competitivi e allora noi della Mercedes ci preoccupiamo perché le Rosse in casa hanno sempre fatto corse straordinarie davanti al loro pubblico". Vettel si è mostrato ottimista alla vigilia.
Verstappen ammonito – "Qui è speciale per me – ha detto il tedesco, che qui ha vinto la sua prima gara in Formula 1 -. Credo che questo weekend potrà essere buono per noi. Abbiamo reagito bene a Spa, anche se il risultato non è stato quello sperato. Monza è una pista piuttosto unica, ma arriva al momento giusto. Abbiamo un sacco di tifosi che ci sostengono e correre davanti a loro sarà davvero un gran piacere". Il tedesco si è chiarito con Raikkonen, che poi ha denunciato Max Verstappen per la difesa fin troppo aggressiva a Spa. L'olandese, che ha raggiunto un gentleman's agreement, di fatto poco più di un richiamo verbale, da Charlie Whiting, " è troppo giovane per la F.1 – ha aggiunto Lauda -. E la scuola è importante: lui è un talento enorme e diventerà un campione del mondo. Bisogna lasciare che gli altri piloti parlino con lui e capirà. Tutti dicono che in partenza non ha sbagliato: non sono d'accordo. E' scattato male e ha pagato l'esuberanza. Ma le gare non devono essere decise dai commissari".
Come spesso capita, vista la capacità di generare downforce attraverso il corpo vettura, le soluzioni più estreme si vedono proprio sulle Red Bull che scendono in pista con un'ala posteriore quasi completamente scarica, dal profilo piatto, e con i bordi tagliati del flap, e toccano così i 345 kmh. Anche se i piloti si lamentano della scarsa giudabilità della RB12, troppo nervosa nelle chicane. Una soluzione, quella dell'ala posteriore molto scarica, ricercata anche dalla Williams, che dovrà accelerare la ricerca del nuovo pilota dopo l'annuncio dell'addio alla Formula 1 di Massa e il futuro ancora da definire di Bottas (il cui cartellino è in mano aToto Wolff), vicino alla conferma ma con l'interesse sempre vivo della Renault. E intanto da Maranello avvisano: non è stata usata tutta la potenza della power unit. Solo un ultimo disperato tentativo i stupire?