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GP Italia, Hamilton: “Fiducia in Nico? Parola grossa”

Oltre a Fernando Alonso non potevano che essere i piloti della Mercedes i primi attori della conferenza stampa del Gran Premio di Monza dopo i fatti del Belgio. Rosberg volta pagina: “Rivalità sana”.
A cura di Vito Lamorte
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Nella conferenza stanpa che precede il weekend del Gran Premio d'Italia i protagonisti sono Fernando Alonso della Ferrari e i due piloti della Mercedes, Lewis Hamilton e Nico Rosberg, dopo i fatti di Spa e le relative sanzioni che sono arrivate dalla scuderia tedesca nei confronti del pilota che comanda la classifica del mondiale. Hamilton prova a smorzare i toni ma si capisce che non è disposto più a fare la parte della comparsa: "Voglio voltare pagina. Questo è uno dei miei circuiti preferiti. Abbiamo già detto tutto quello che c'era da dire sull'incidente. La fiducia è una cosa grande che non si applica alle gare". Il pilota inglese e il suo compagno di scuderia sono stati inevitabilmente i più "interrogati" dalla stampa mondiale. Dopo il comunicato in cui i due hanno deciso e fatto sapere di voler voltare pagina dopo l'incidente durante il Gran Premio del Belgio, si è ovviamente molto parlato di quello che vedremo in pista, a partire dalle libere di domani: "Dopo la gara è stato importante voltare pagina e sono contento di tornare in macchina per correre. Abbiamo già detto tutto nei comunicati. Io e Nico corriamo da tempo in pista, sappiamo come dobbiamo comportarci, si riparte da questo". Sulle parole di Fernando Alonso e la gestione dei piloti da parte della Mercedes dopo il fattaccio di Spa, il pilota inglese è sicuro: "Abbiamo un team molto professionale e lavoreranno per far vincere uno dei due. Sono molto professionali, non c'è nessun dubbio".

ROSBERG – Così come il suo compagno, Nico Rosberg ha dovuto rispondere ad una raffica di domande sulle settimane tribolate che ha vissuto il team Mercedes: "Ho pensato e discusso col team – ha detto il leader iridato – alla fine ho deciso che dovevo prendermi la responsabilità e ho chiesto scusa. Perché all'inizio non mi ero scusato? Semplicemente perché ci ho pensato sopra, ho capito e nel parlare col team ho compreso. Ma nessuno mi ha costretto a scusarmi". Sulla rivalità dopo il meeting con Toto Wolff, Niki Lauda e il successivo comunicato della scuderia; il pilota tedesco afferma: "La nostra rivalità nel team è sana, stiamo dominando e questo accade solo se il team lavora come una squadra". In chiusura il leader del mondiale piloti ha dichiarato: "Fin dall'inizio sapevamo che non dobbiamo avere contatti e l'approccio non cambia per il futuro. Caccia alle streghe su di me? Rispetto le opinioni di tutti, cerco da parte mia di guidare e fare il mio lavoro e tirare fuori il meglio, sono felice di avere una vettura come questa, è raro in F1 poter vincere ovunque, il team fa un lavoro enorme e sono concentrato solo sullo sfruttare il momento. I fischi a Spa? Non è stato bello ma capisco che alcuni tifosi avessero fatto tanta strada per vedere un duello tra me e Lewis che non c'è stato".

BOTTAS –Lui è la rivelzione più bella degli ultimi Gran Premi di Formula 1. Il pilota finnico della Williams ormai sta diventando sempre più beniamino delle folle e lui non vuole fermarsi qui: "Non vedo l'ora che inizi questo weekend. Da un punto di vista del passo non possiamo competere con la Mercedes e la Red Bull ha fatto molto bene a Spa ma dobbiamo continuare a lavorare.

MAGNUSSEN – Anche per il piltoa della McLaren si torna a parlare della penalità dopo il Gran Premio del Belgio e della battaglia con Fernando Alonso per il sesto posto: "Alla fine del duello sono andato oltre la linea e imparerò per il futuro". Sugli obiettivi per il campionato afferma:"Stiamo combattendo con la Force India per una posizione nel campionato costruttori".

CHILTON – Max Chilton rischiava seriamente di ritrovarsi appiedato dalla Marussia. Il pilota avrebbe dovuto essere sostuituito da Alexander Rossi ma alla fine è rimasto in sella: "La situazione in seno alla scuderia ora è tornata alla normalità. Ho ricevuto tutte le rassicurazioni del caso che fino al termine del 2014 sarò alla guida della Marussia, nonostante ben sappia che nella prima sessione di libere del venerdì il team possa affidare la vettura a chi crede. Finché verrò informato con anticipo delle decisioni dei vertici, non sarà un problema. La situazione economica del team non è delle migliori. Terminare la stagione nella posizione in cui siamo ad oggi, sarebbe un risultato a dir poco fantastico. Per questo dobbiamo a tutti i costi chiudere il 2014 davanti alle Sauber".

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