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GP Italia, Mercedes di un altro pianeta, Ferrari prime dei “normali”

La Ferrari deve accontentare del terzo e quarto posto. Podio numero 85 per Vettel. Hamilton resta in testa al Mondiale per due soli punti. Prima vittoria a Monza per Rosberg.
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Il mare rosso di tifosi non basta a spingere le Ferrari. Rosberg comanda dall'inizio alla fine e apre la quarta doppietta stagionale per le Mercedes, che si sono fermate solo una volta. Hamilton, dopo una pessima partenza, riesce a rimanere in testa al Mondiale per due soli punti. Vettel e Raikkonen chiudono terzo e quarto, come in griglia: non paga la strategia a due soste del Cavallino. L'unico momento da applausi è il sorpasso di Ricciardo che tarda la frenata alla prima chicane (sospasso dell'anno per Brundle che commenta per Sky Uk) e si prende la quinta posizione a spese di Bottas, solo tre volte in top-5 quest'anno solo. Settimo Perez, costante e a punti per la nona volta in stagione, davanti a un Verstappen poco incisivo, con Massa, all'ultima partecipazione a Monza, solo nono e Hulkenberg decimo a chiudere la top-10.

Un po' di numeri – Quinta vittoria a Monza, dunque, per la Mercedes, che aggancia la Lotus al quarto posto nell'albo d'oro all time del gran premio. Rosberg centra così il secondo podio in Italia, la prima vittoria, a cinquant'anni dall'ultimo successo di un italiano, Scarfiotti. Hamilton celebra la 32ma doppietta per le Frecce d'Argento e salva il podio numero 98 in Formula 1 e stacca Alonso al terzo posto nella classifica di tutti i tempi, dietro Schumacher (155) e Prost (106). Podio numero 85, invece, per Vettel, il numero 706 nella storia per la Ferrari.

Hamilton, pessimo avvio – La Ferrari, si diceva, si gioca tutto nei 640 metri fra la linea di partenza e la prima curva. La profezia, peraltro facile, si rivela quanto mai azzeccata. Hamilton parte malissimo e si ritrova sesto, forse condizionato dall'avere il set di gomme spiattellato dal bloccaggio delle ruote alla prima chicane in qualifica. Raikkonen, invece, è il migliore nello spunto iniziale, infilato però da Vettel nella seconda parte della prima chicane. Le due Ferrari si piazzano all'inseguimento di Rosberg, in testa, mentre Hamilton viene risucchiato in sesta posizione, dietro anche a Ricciardo e Bottas. Il campione del mondo tocca i 348 kmh nel tentativo di rientrare sul finlandese, sfruttando più la scia che l'ala mobile (il DRS qui a Monza vale solo un incremento di 6 kmh). Bravo però Bottas, con la stessa power unit e una Williams finalmente competitiva, con un'ala molto scarica dal flap semplicemente tagliato di qualche centimetro, a mantenere posizione e traiettoria. Dietro, invece, si toccano Palmer e Nasr all'uscita della prima chicane: il figlio d'arte della Renault perde l'ala anteriore e si ritira per la quarta volta, il brasiliano si arrende al quinto abbandono in carriera.

Rosberg vola con le Soft – Al quinto giro, Vettel ha accumulato un distacco di un secondo e mezzo da Rosberg, nonostante le Ferrari montino le SuperSoft e le Mercedes siano partite con le Soft, che pagano un gap rispetto alle morbide superiori al mezzo secondo. Un distacco che dà la chiara misura, se mai ce ne fosse ancora bisogno, della schiacciante superiorità delle Frecce d'Argento. Nonostante l'invito via radio di preservare le gomme, all'undicesimo giro Hamilton riesce finalmente a infilare Bottas sul rettilineo principale. Il britannico, però, paga dazio: "Le gomme posteriori sono già molto rovinate" dice via radio. Il DRS consente anche all'osservato speciale Verstappen, che si è chiarito con Whiting e Raikkonen senza ulteriori rimostranze da parte dei rivali nel classico meeting della vigilia che invece ci si aspettava più infuocato, di prendere la nona posizione e passare Alonso, approfittando dell'errore dell'asturiano alla Parabolica. Proprio l'olandese e Bottas, insieme ad Alonso, sono i primi a fermarsi: scelgono tutti le soft. Lo spagnolo, però, viene ostacolato dalla luce rossa che non diventa verde ai box, perde un po' troppo tempo e alla fine un meccanico deve dargli il via libera direttamente con la paletta.

Prima sosta – Raikkonen, intanto, accusa qualche vibrazione di troppo in frenata. Via radio, poi, gli chiedono di perdere in qualche frangente della pista la scia di Vettel per dare più aria, attraverso le pance laterali, al motore che raggiunge già le temperature di guardia. Il finlandese si ferma al quindicesimo giro e monta le Supersoft: strategia d'attacco per la Ferrari, che anticipa di poco le indicazioni Pirelli sulla combinazione più veloce (due stint in Supersoft di 17 giri ciascuno e infine 19 giri sulla Soft). Un paio di giri più in là si ferma anche Vettel, che riesce a rientrare di pochissimo davanti a Raikkonen perché la sosta è ritardata da un problemino all'anteriore sinistra. Quando il tedesco, che inchioda all'ingresso della pit-lane, emerge dalla variante Ascari, Rosberg è già al punto di corda della Parabolica: tradotto, corre una gara tutta sua.

Mercedes a una sosta – Le Mercedes confermano dunque la strategia a una sola sosta che ha portato Hamilton al successo l'anno scorso. Non rischiano nemmeno le Frecce d'Argento, che optano per le medie per entrambi i piloti. Le posizioni non cambiano: Rosberg rientra in testa, Hamilton quarto dietro le due Ferrari ma con un distacco decisamente ridotto, dai 15 secondi prima della sosta ai 9 al trentesimo giro. Il passaggio di metà gara segna, invece, la fine del weekend di Pascal Wehrlein, capace brillantemente di difendere la tredicesima posizione prima della fumata bianca che l'ha costretto a parcheggiare (quarto ritiro stagionale). Non molla invece Alonso, che alla Ascari passa Grosjean, ultimo pilota a fermarsi per la prima sosta.

Ferrari, troppe – due soste Nella rotazione per la seconda sosta, Hamilton risale agevolmente al secondo posto con Vettel e Raikkonen, entrambi con le Soft, a inseguire, staccati però di oltre 17 secondi rispetto al britannico (quasi inevitabile, considerato che il pit stop in più costa una trentina di secondi e in pista le rosse non hanno la potenza necessaria per controbilanciare la perdita). Più dietro, Massa sceglie le SuperSoft come Ricciardo, contrariamente al compagno di squadra. Raikkonen fa segnare giri record allo scoccare del 43mo giro, forse tardi per tentare un serio attacco alle Frecce d'Argento. Non basta a Vettel l'aver fatto segnare il miglior parziale nel terzo settore. Come non può consolare il miglior intertempo nel tratto guidato di Button, fuori dalla zona punti, che resterà in McLaren come terzo pilota e uomo immagine con Vandoorne promosso titolare. Non c'è tensione, non c'è emozione nel finale. E' tutto già scritto. Purtroppo.

ORDINE DI ARRIVO
1 6 Nico Rosberg Mercedes Mercedes 53 1:17'28.089
2 44 Lewis Hamilton Mercedes Mercedes 53 1:17'43.159 15.070
3 5 Sebastian Vettel Ferrari Ferrari 53 1:17'49.079 20.990
4 7 Kimi Raikkonen Ferrari Ferrari 53 1:17'55.650 27.561
5 3 Daniel Ricciardo Red Bull TAG 53 1:18'13.384 45.295
6 77 Valtteri Bottas Williams Mercedes 53 1:18'19.104 51.015
7 33 Max Verstappen Red Bull TAG 53 1:18'22.325 54.236
8 11 Sergio Perez Force India Mercedes 53 1:18'33.043 1'04.954
9 19 Felipe Massa Williams Mercedes 53 1:18'33.706 1'05.617
10 27 Nico Hulkenberg Force India Mercedes 53 1:18'46.745 1'18.656
11 8 Romain Grosjean Haas Ferrari 52 1 lap 1 Lap
12 22 Jenson Button McLaren Honda 52 1 lap 1 Lap
13 21 Esteban Gutierrez Haas Ferrari 52 1 lap 1 Lap
14 14 Fernando Alonso McLaren Honda 52 1 lap 1 Lap
15 55 Carlos Sainz Jr. Toro Rosso Ferrari 52 1 lap 1 Lap
16 9 Marcus Ericsson Sauber Ferrari 52 1 lap 1 Lap
17 20 Kevin Magnussen Renault Renault 52 1 lap 1 Lap
18 31 Esteban Ocon Manor Mercedes 51 2 laps 2 Laps
26 Daniil Kvyat Toro Rosso Ferrari 36
94 Pascal Wehrlein Manor Mercedes 26
30 Jolyon Palmer Renault Renault 7
12 Felipe Nasr Sauber Ferrari 6

MONDIALE PILOTI

1 Lewis Hamilton 250
2 Nico Rosberg 248
3 Daniel Ricciardo 161
4 Sebastian Vettel 143
5 Kimi Raikkonen 136
6 Max Verstappen 121
7 Valtteri Bottas 70
8 Sergio Perez 62
9 Nico Hulkenberg 46
10 Felipe Massa 41
11 Fernando Alonso 30
12 Carlos Sainz Jr. 30
13 Romain Grosjean 28
14 Daniil Kvyat 23
15 Jenson Button 17
16 Kevin Magnussen 6
17 Pascal Wehrlein 1
18 Stoffel Vandoorne 1
19 Esteban Gutierrez 0
20 Jolyon Palmer 0
21 Marcus Ericsson 0
22 Felipe Nasr 0
23 Rio Haryanto 0
24 Esteban Ocon 0

MONDIALE COSTRUTTORI

1 Mercedes 498
2 Red Bull Racing 290
3 Ferrari 279
4 Williams 111
5 Force India 108
6 McLaren 48
7 Toro Rosso 45
8 Haas F1 Team 28
9 Renault F1 Team 6
10 Manor Racing 1
11 Sauber 0

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