GP Italia: trionfo Mercedes, Ferrari mai così indietro dal ’97
En-plein Mercedes a Monza. Prima fila tutta dominata dalle Frecce d'Argento, prime sei posizioni tutte monopolizzate dai motori della casa di Stoccarda. Hamilton torna in pole per la prima volta dal GP di Spagna e celebra la 29ma pole per la scuderia Mercedes. "Faremo un grande briefing, non un piccolo briefing, per spiegargli che non si devono buttare fuori" ha commentato Toto Wolff. Tutta Williams la seconda fila di una griglia "a squadre", almeno per le prime sei posizioni. Brilla Bottas, dopo i prevedibili attestati di stima da Toto Wolff che ne ha finanziato la carriera, e chiude per l'ottava volta davanti a Massa. Il brasiliano potrebbe perdere il posto dall'anno prossimo, secondo le ultime indiscrezioni che danno in ascesa le quotazioni del connazionale e quasi omonimo Felipe Nasr, forte di una sponsorizzazione da 18 milioni di dollari. Soldi che potrebbero far comodo alla Williams, alla luce dei quasi 28 milioni di dollari di deficit nel bilancio dei primi sei mesi del 2014. Solo settimo Alonso, che chiude dietro anche alle due McLaren, con Raikkonen tagliato fuori dalla Q3 proprio per la zampata di Magnussen.
Delusione Raikkonen – Per la sesta volta in 13 GP in stagione, dunque, Kimi Raikkonen partirà oltre la decima posizione. Il finlandese rovina l'ultimo tentativo arrivando lungo alla Ascari e un po' troppo largo alla variante della Roggia. Si ritrova così superato anche da Magnussen, che lo taglia fuori dalla Q3 proprio all'ultimo secondo e mette un altro tassello sulla sua conferma per il 2015 dopo l'apertura di Ron Dennis, e da Dani Kvyat che chiude con l'11mo tempo. Ma, ai fini della griglia di partenza, è un sorpasso "ininfluente" perché il russo è la prima vittima del nuovo regolamento sulla sostituzione delle power unit.La Toro Rosso ha infatti dovuto montare il sesto motore termico sulla sua vettura, superando così la soglia delle 5 sostituzioni consentite per ciascuna delle sei unità che compongono il motore ibrido (V6, turbocompressore, centralina, motore elettrico Mgu-K, motore elettrico Mgu-H, batteria). Ha rischiato anche Rosberg, che ha saltato quasi tutte le libere di stamattina per un problema al cambio, ma il guasto era di natura elettronica e non ha richiesto la sostituzione della trasmissione. Così Kvyat perderà 10 posizioni e partirà 21°. Ma questo non basta di certo a consolare Iceman, né i tifosi del Cavallino. Era dal 1997 che le Rosse non partivano così indietro a Monza (Schumacher e Irvine rispettivamente nono e decimo allora). La Ferrari, che ha accorciato i rapporti del cambio (scelta che la Mercedes ha annunciato per Singapore) perde troppo, 6 decimi, tanto nel secondo quanto nel terzo settore rispetto alle Mercedes. A questo punto l'unica speranza cui appigliarsi è la vicinanza rispetto ai team leader nella long run, la simulazione di gara delle libere del venerdì.
Niente velocità record – Rosberg fa segnare la velocità più alta, 354 kmh, lontano dunque dal record di 372 kmh di Montoya, ma vicino ai 360 che erano attesi secondo le ultime stime. Non brillano le Red Bull, nonostante l'assetto più scarico di tutti: ottavo Vettel, che ha cambiato il telaio per la terza volta dall'inizio della stagione, nono Ricciardo che cinque giorni fa ha ritirato a Brisighella il premio Lorenzo Bandini.
Fallimento Lotus – Continuano infine le difficoltà delle Lotus, entrambe eliminate in Q1: è la decima volta per Maldonado, comunque confermato per l'anno prossimo grazie all'accordo di sponsorizzazione con la principale compagnia petrolifera venezuelana, solo la seconda per Grosjean, che ieri aveva definito la Lotus la macchina peggiore in pista a Monza. Il francese, che lascerà la Lotus anche a seguito dell'addio della Renault, non veniva tagliato in Q1 dal GP d'Australia.
Pole non determinante – Partire un pole non è un fattore a Monza: ha garantito la vittoria, infatti, solo in 21 occasioni, ben 11 però tra il 2000 e il 2013. Tredici, poi, i successi di chi partiva dalla terza fila con la rimonta-record di Peter Gethin che vinse nel 1971 dall'undicesimo posto in griglia in una gara condizionata da 14 ritiri (ma solo 3 dei piloti partiti davanti a lui non hanno visto la bandiera a scacchi). Perché Kimi possa imitarlo, però, servirà un miracolo.
LA GRIGLIA DI PARTENZA
1 Lewis Hamilton Mercedes 1m24.109s –
2 Nico Rosberg Mercedes 1m24.383s 0.274s
3 Valtteri Bottas Williams/Mercedes 1m24.697s 0.588s
4 Felipe Massa Williams/Mercedes 1m24.865s 0.756s
5 Kevin Magnussen McLaren/Mercedes 1m25.314s 1.205s
6 Jenson Button McLaren/Mercedes 1m25.379s 1.270s
7 Fernando Alonso Ferrari 1m25.430s 1.321s
8 Sebastian Vettel Red Bull/Renault 1m25.436s 1.327s
9 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 1m25.709s 1.600s
10 Sergio Perez Force India/Mercedes 1m25.944s 1.835s
11 Kimi Raikkonen Ferrari 1m26.110s –
12 Jean-Eric Vergne Toro Rosso/Renault 1m26.157s –
13 Nico Hulkenberg Force India/Mercedes 1m26.279s –
14 Adrian Sutil Sauber/Ferrari 1m26.588s –
15 Esteban Gutierrez Sauber/Ferrari 1m26.692s –
16 Pastor Maldonado Lotus/Renault 1m27.520s –
17 Romain Grosjean Lotus/Renault 1m27.632s –
18 Kamui Kobayashi Caterham/Renault 1m27.671s –
19 Jules Bianchi Marussia/Ferrari 1m27.738s –
20 Max Chilton Marussia/Ferrari 1m28.247s –
21 Daniil Kvyat Toro Rosso/Renault 1m26.070s –
22 Marcus Ericsson Caterham/Renault 1m28.562s –