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GP Malesia: Hamilton spaziale, Ferrari così vicina e così lontana

Hamilton è il primo di sempre a scendere sotto l’1’32 a Sepang e il secondo a centrare le 100 prime file in carriera. Prima fila Mercedes, seconda Red Bull, terza Ferrari. Vettel e Raikkonen a meno di 4 decimi da Rosberg, ma staccatissimi da Hamilton. Sul passo gara, il ritmo però dovrebbe essere più vicino.
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"Vogliamo essere i Jedi" diceva Toto Wolff a Sky. Ma ogni gara che passa la Mercedes somiglia sempre più all'Impero. A Sepang, Hamilton stampa un giro stellare, il primo di sempre su questo circuito sotto l'1'33 (1'32″850) e diventa il secondo pilota a raggiungere le 100 prime file in carriera. Dietro Rosberg riesce a salvare l'ennesima prima fila tutta Mercedes, nonostante un errore in frenata all'ultimo tornante: domani partiranno entrambi con le soft. In uno schieramento a squadre, la seconda fila è tutta Red Bull, con Verstappen che brucia Ricciardo per 4 centesimi. Solo terza fila per le Ferrari: Vettel riesce a star davanti a Raikkonen per la seconda gara di fila, e contenere a 3 decimi abbondanti il distacco da Rosberg (oltre 7 decimi, però, il divario da Hamilton). Perez e Hulkenberg completano la quarta fila, Button e Massa, che lasceranno la F1 a fine stagione, chiudono la top 10. La speranza, per le Ferrari, arriva dai dati delle libere di ieri, che evidenziano un passo gara molto vicino per le scuderie che guidano il Mondiale.

Q1, Hamilton si riscalda – Hamilton vince il primo duello con Rosberg, decisamente più vicino al campione del mondo con le soft rispetto alle libere. La fiducia è di sicuro dalla parte del tedesco, che ha recuperato 27 punti su Hamilton dopo la pausa estiva. Rosberg, che ha apprezzato il nuovo disegno dell'ultimo tornante (ora non bisogna più andare a cercare il cordolo), avrà un primo assaggio della W07, di quel che sarà nel 2017, negli ultimi test Pirelli in programma il 12 e 13 ottobre dopo il GP del Giappone. Rosberg e Hamilton sperimenteranno per la prima volta gli effetti delle gomme larghe e dei nuovi regolamenti tecnici (dalle prime simulazioni serviranno vetture con il 20% di carico aerodinamico), che invece Vettel ha già avuto modo di provare nei test di Barcellona. Si nascondono in Q1 tanto le Red Bull, che faticano a tenere il ritmo delle Mercedes anche nel settore centrale, dove erano apparse competitive nelle libere. Ricciardo, però, usa solo un treno di medie per entrare in Q2: segno, e non sarà l'unico, che i piloti sembrano preferire mantenere un set fresco di gomme in più per la gara che cercare di guadagnare una fila in griglia.

Ferrari, buon inizio – Si avvicinano le Ferrari, staccate di un solo decimo alla fine della Q1. Al di là della figuraccia della lampada incastrata sotto l'acceleratore di Raikkonen, e chissà che sarebbe successo se avesse bloccato il pedale del freno, il Cavallino ha iniziato il weekend con un poco incoraggiante passo indietro, la rinuncia al pacchetto aerodinamico abbandonato dopo solo un giro ieri per tornare ai più classici deviatori di flusso sotto il telaio già visti a Silverstone. Un aspetto su cui Binotto dovrà lavorare molto, soprattutto in vista di una stagione che si prospetta scandita da un'enorme e costante mole di innovazioni e migliorie aerodinamiche, gara dopo gara.

Kvyat in Q2 per 2 decimi – Tagliati in Q1 Alonso, che percorre solo un giro sapendo comunque di partire ultimo per le 45 posizioni di penalità e Palmer, non vicino come avrebbe voluto a Magnussen, che dimentica l'incendio di ieri con un 12mo posto in Q1. Fuori anche le due Manor e le due Sauber di Ericsson e Nasr. Per meno di due decimi, si salva dunque Kvyat, ancora incerto sul suo futuro. "Se farà bene, ha molte chances di rimanere con noi anche il prossimo anno" ha detto il team principal della Toro Rosso, Franz Tost. "Ne stiamo parlando con la Red Bull, con Dietrich Mateschitz e Helmut Marko. Alla fine è tutta una questione di prestazioni". Crescono intanto le voci di una sua possibile sostituzione, l'anno prossimo, con Pierre Gasly, stellina del Red Bull Junior Team in testa al Mondiale GP2.

Hamilton, che giro – In Q2, Hamilton si toglie la maschera e getta il guanto di sfida. Viaggia due decimi meglio di Rosberg in ogni settore e stampa un memorabile 1:33.046 al primo giro lanciato, nonostante sia anche finito largo alla curva 4. Il gap di sei decimi su Rosberg dà qualche speranza alle Red Bull: Verstappen è staccato di soli due decimi dal tedesco, Ricciardo di tre. Raikkonen conferma il trend di giri migliori rispetto a Vettel e stacca il compagno di squadra di 69 millesimi.

Button fa 300 – Jenson Button si regala il quarto ingresso stagionale in top-10 per il suo 300mo GP in carriera, dopo il party di giovedì nel pub inglese, "The Dog and Button", che la McLaren ha addobbato nella sua hospitality. "Non usate la parola: ritiro. Jenson nel 2017 lavorerà per noi, sarà nostro testimonial e poi, nel 2018 vedremo" ha detto Ron Dennis. Si qualificano anche le due Force India, che continuano a giocare su più fronti. Da un lato, rimane aperta la questione del rinnovo di Perez, che però pare ormai quasi certa. Dall'altra, continua la battaglia all'Unione Europea portata avanti con la Sauber contro la CVC, per ottenere un meccanismo più equo di redistribuzione dei proventi dei diritti tv della Formula 1. Una delle problematiche che il nuovo patron della F1, Chase Carey, dovrà risolvere in fretta. Perché la competitività dello sport è uno dei segreti del successo televisivo, e il vicepresidente di Liberty Media lo sa meglio di chiunque altro.

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