video suggerito
video suggerito

GP Monaco 2004, l’indimenticabile prima volta di Trulli

Ripercorriamo l’unico successo in carriera del pilota pescarese. Storia e numeri del GP di Monaco.
78 CONDIVISIONI
Immagine

La prima volta non si scorda mai. Soprattutto se, dopo 252 partenze e 246,5 punti conquistati, con 11 podi e 4 pole position, rimane l'unica vittoria in carriera. È la storia di Jarno Trulli, che insieme a Fisichella ha difeso l'Italia in Formula 1 per tre lustri. Ha vinto una sola volta, Trulli. Ha vinto a trent'anni, sul circuito più bello del mondo. Il suo orizzonte è cambiato a Montecarlo, una domenica di maggio del 2004.

Prove libere – “Montecarlo è una scommessa, è una gara sempre piena d' incognite”. Mette le mani avanti il cannibale Schumacher, che spera di diventare il primo pilota nella storia del F1 a vincere tutti i primi sei gran premi della stagione. “Sarà la gara più difficile da vincere di tutto il Mondiale, ma io godo nel pericolo”. Schumi già guarda alle 9 vittorie di fila di Ascari fra il 1952 e il 1953 e, più che delle gomme larghe, si preoccupa più dei “camini”, gli sfoghi d'aria senza precedenti che dovrebbero migliorare raffreddamento ed efficienza aerodinamica. Nelle libere, Schumi domina, arriva a due decimi dal record della pista, ma l'alchimia fra le mescole risulta ancora difficile da risolvere. Il tedesco non si scolla la Bar di Sato prima, e del collaudatore Davidson poi, e ostenta prudenza. “Aspettiamo a cantare vittoria. I tempi di oggi non hanno grande significato, la nostra vittoria parziale potrebbe non valere nulla, perché qui la pista ogni giorno cambia radicalmente e sabato la situazione potrebbe essere molto diversa. Io so di avere una macchina molto competitiva, ma Bar e Renault sono molto vicine, quando ci giocheremo la pole potrebbero esserlo ancora di più e prevedo una battaglia furibonda”. Il più ottimista è proprio Trulli, convinto che la Ferrari con le gomme sia in difficoltà.

Prima storica pole – L'ottimismo al sabato diventa storia. Un miliardario collegato dal suo yacht suona la sirena e celebra la prima pole per un pilota italiano a Montecarlo. Trulli Jarno da Pescara, su Renault, ha rotto la Formula Schumacher, con parziali record nel secondo e terzo settore. “Jarno in pole è un bene per tutta la Formula Uno” festeggia Briatore. Trulli è come il vino che produce, invecchiando migliora. “Sono in pace con me stesso. Ho capito certe regole non scritte della F1, ho compreso il gioco. La macchina c' è, eccoci qui, ma conservando l' equilibrio. Le nostre Michelin hanno qualcosa in più. Ma se dovesse piovere, vedo meglio le Bridgestone della Ferrari. Alla fine della lunga giornata c' è spazio anche per l' imprevisto, incidente frontale del monovolume ufficiale, con l'autista Renault che andava contromano, contro una cabriolet. Ma non cancella la gioia di un sabato speciale, un sabato italiano con Michael solo quinto, peggior qualifica della stagione, promosso in seconda fila solo perché il fratello Ralf, secondo, deve arretrare di dieci posizioni dopo il cambio del motore. Non gli resta, dice, che aggrapparsi alla strategia, “l' unica arma che esiste su questo circuito. Non trova difese, non cerca scuse nella pista scivolose e nelle gomme. “Io non mi arrendo, farò di tutto per rimontare, per vincere, ma a volte bisogna anche sapersi accontentare. Se guardo la classifica, penso che i punti siano più importanti dei rischi, che quando non si può trionfare, anche un buon piazzamento può regalarti un sorriso. Ci sarà tanto traffico, partiamo nel mucchio, non posso farci nulla. Dovrò stare attento, essere lucido, ragionare. E cercare di portare a casa il meglio possibile”. Resta il dubbio, scrive l'inviato di Repubblica, “di cosa desideri l' Italia che tifa: nell' 83 a Imola il pubblico esultò per il ritiro del leader Patrese e la conseguente vittoria della Ferrari di Tambay. Adesso il dilemma si ripresenta. Papà Trulli garantisce: «Terranno per Jarno»”.

La gara – Non è affatto un inguaribile ottimista, papà Trulli. Jarno si fa amare e riporta l'Italia in copertina nel Principato, un' impresa che mancava da 22 anni, la gioia di un italiano a Montecarlo, Patrese che sale sul gradino più alto del podio nel 1982. Trulli è più leggero, davanti al Principe Ranieri e agli altri vip a festeggiare, preso in braccio da Briatore a gara appena finita. Il principe Ranieri e suo figlio Alberto ricevono i piloti sul palco, su un podio lontano dalla tradizione con l' inglese Button che aveva conosciuto l' ebbrezza del secondo posto solo il 25 aprile ad Imola e con il solo Barrichello, terzo, veterano dei festeggiamenti a fine gara. “Mi sono passate per la testa tante cose, quando ho tagliato per primo il traguardo del Gran premio più prestigioso della storia. Come i brutti momenti che ho attraversato nel corso della mia carriera. Ma ho tenuto duro, come sempre” dirà Trulli a fine gara. “ Alla faccia di qualcuno che, nel paddock, non credeva in me. Ne ho sentito di voci in giro. Ho messo a tacere tutti. Ah, ho pure sfatato il tabù che vuole perdente chi fa la pole il sabato». Beh, questa vittoria è la realizzazione del sogno della sua vita”.

Gioia Renault – E' la vittoria di un ragazzo semplice, in un gran premio di segni premonitori e colpi di scena. Comincia il kamikaze del circus, Takuma Sato, che dopo tre giri rompe il motore della Bar-Honda e scatena il primo incidente della corsa. Nella nuvola di fumo piomba la Sauber di Fisichella, che centra la McLaren di Coulthard e si rovescia sul guard rail. Entra per la prima volta la safety car. Alonso si infuria perché non riesce a doppiare subito la Williams di Ralf Schumacher, lo affianca all’interno del tunnel e distrugge la sua Renault, mentre è secondo. “Erano sette curve, nonostante le bandiere blu che sventolavano, che il tedesco non mi dava strada. Sono comportamenti assurdi, ma non è certo la prima volta che Ralf commette simili sciocchezze”. Entra la safety car per la seconda volta, ma l'episodio che davvero decide la corsa è ancora di là da venire. Michael Schumacher e Juan Pablo Montoya, in fila indiana come prescrive il regolamento, ne combinano un’altra delle loro. Il tedesco infatti frena bruscamente, sempre sotto al tunnel, Montoya dietro fa di tutto per evitarlo ma non ci può riuscire. La corsa di Schumi e della sua F2004 finisce contro il guard rail. “Magari non avrei vinto, ma in quel momento ero primo, tamponato da un doppiato!” sbotta. “Sono cose che lasciano stupefatti”, gli fanno eco Luca Colajanni (Pubbliche Relazioni del Cavallino) e Ross Brawn. “Che devo fare se uno inchioda improvvisamente davanti” si difende Montoya, “e per giunta nel punto meno indicato?”.Resta la gioia di Trulli, cresciuto a “vino, porchetta e go kart” dice papà Enzo, che l'ha chiamato Jarno in onore di Saarinen. La gioia di un ragazzo che dopo il primo test con la Benetton telefonava al padre e ammetteva che la Formula 1 proprio non faceva per lui. Un pilota semplice, che passa il pomeriggio dopo la prima vittoria con l'amico di sempre, Dino Toso. Perché gli amici, come le prime volte, non si scordano mai.

GP MONACO – STORIA E NUMERI

Edizione numero: 63

Prima edizione: 1950 (vittoria di Fangio, Alfa Romeo)

Gara più lunga: 1950 (3h 13m 18.7s)

Gara più breve: 1984 (1h 01m 07.740s)

Vittorie dalla pole: 28 su 62

Vittoria dalla più bassa posizione in griglia: 14° (Oliver Panis, Ligier, 1996)

Le vittorie Ferrari

1952 Marzotto (non nel Mondiale F1)

1955 Trintignant

1975 Lauda

1976 Lauda

1979 Scheckter

1981 G.Villeneuve

1997 M.Schumacher

1999 M.Schumacher

2001 M.Schumacher

ALBO D'ORO PILOTI

Vittorie

6 – Ayrton Senna

5 – Graham Hill, Michael Schumacher

4 – Alain Prost

3 – Stirling Moss, Jackie Stewart, Nico Rosberg

2 – Juan Manuel Fangio, Maurice Trintignant, Niki Lauda, Jody Scheckter, David Coulthard, Fernando Alonso, Mark Webber

1 – Jack Brabham, Bruce McLaren, Denny Hulme, Jochen Rindt, Jean-Pierre Beltoise, Ronnie Peterson, Patrick Depailler, Carlos Reutemann, Gilles Villeneuve, Riccardo Patrese, Keke Rosberg, Olivier Panis, Mika Hakkinen, Juan Pablo Montoya, Jarno Trulli, Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton, Jenson Button, Sebastian Vettel

Podi

8 – Senna

7 – G.Hill, M.Schumacher

6 – Prost

5 – Scheckter, Barrichello

4 – Stewart, Lauda, Berger, Irvine, Coulthard, Alonso, Webber, Hamilton, Vettel. N.Rosberg

3 – Fangio, Trintignant, Moss, P.Hill, McLaren, Bandini, Peterson, E.Fittipaldi, Reutemann, N.Piquet, Alboreto, Alesi, Raikkonen, Button

2 – Behra, Collins, Brooks, Brabham, Ickx, Depailler, Lafitte, K.Rosberg, Patrese, Mansell, D.Hill, Hakkinen, Fisichella, Montoya, Massa, Kubica

1 – Ascari, Chiron, Castellotti, Perdisa, Gregory, Musso, Arundel, Amon, Hulme, L.Bianchi, Attwood, Courage, Siffert, Pescarolo, Rindt, Beltoise, Jarier, Pace, Regazzoni, Jones, G.Villeneuve, De Cesaris, Pironi, Arnoux, De Angelis, Modena, Brundle, Herbert, Panis, R.Schumacher, Trulli, Heidfeld, Ricciardo

Pole position

5 – Ayrton Senna

4 – Juan Manuel Fangio, Jim Clark, Jackie Stewart, Alain Prost

3 – Stirling Moss, Niki Lauda, Michael Schumacher

2 – Graham Hill, Nigel Mansell, Mika Hakkinen, Fernando Alonso, Mark Webber, Nico Rosberg

1 – Tony Brooks, Jack Brabham, Emerson Fittipaldi, John Watson, Carlos Reutemann, Jody Scheckter, Didier Pironi, Nelson Piquet, Rene Arnoux, Damon Hill, Heinz-Harald Frentzen, David Coulthard, Juan Pablo Montoya, Ralf Schumacher, Jarno Trulli, Kimi Raikkonen, Felipe Massa, Jenson Button, Sebastian Vettel, Lewis Hamilton

ALBO D'ORO COSTRUTTORI

Vittorie

15 – McLaren

8 – Ferrari

7 – Lotus

5 – BRM

3 – Cooper, Tyrrell, Williams, Red Bull, Mercedes

2 – Maserati, Brabham, Benetton, Renault

1 – Alfa Romeo, Wolf, Ligier, Brawn

Podi

49 – Ferrari

26 – McLaren

16 – Lotus

14 – Williams

10 – BRM

9 – Brabham

8 – Red Bull

7 – Cooper, Tyrrell

6 – Maserati, Mercedes

4 – Benetton, Renault

3 – Ligier

2 – Wolf, Alfa Romeo, Brawn

1 – Lancia, Vanall, Matra, March, Shadow, Toleman, Sauber, Stewart, Jaguar, BAR, Sauber

Pole position

11 – McLaren

9 – Lotus, Ferrari

7 – Williams

4 – Renault, Mercedes

3 – Brabham, Red Bull

2 – Tyrrell

1 – Alfa Romeo, Maserati, Vanwall, Cooper, BRM, Matra, March, Ligier, Benetton, Brawn

Curiosità

-Michael Schumacher è il pilota che ha trascorso più giri in testa a Montecarlo, 435, davanti a Senna, 422. Rosberg guida la classifica fra i piloti in attività con 170.

-Il miglior pilota monegasco nel GP di casa rimane Louis Chiron, terzo nel 1950. Cinque anni dopo arriverà sesto a 55 anni e 292 giorni: è il più anziano ad aver mai partecipato a un GP del Mondiale di F1. Solo un altro pilota di casa ha mai preso parte al GP del Principato, Olivier Beretta.

-Per realizzare il tracciato sulle strade cittadine, vengono montati 33 chilonetri di guard rail e portate 3600 gomme per le barriere

-Nel 1950 Fangio vinse con un intero giro su tutti gli altri, come riusciranno a fare solo Graham Hill e Denny Hume nel 1964 e nel 1967. Il margine più stretto fra primo e secondo si è invece registrato nel 1992: Senna ha preceduto Mansell di soli 215 millesimi.

Mansell ha il record per numero di giri in testa senza aver mai vinto a Montecarlo, 104. Barrichello, invece, ha il primato per il maggior numero di podi ottenuti senza vincere, cinque. Jim Clark, anche lui mai vittorioso a Monaco, è invece partito quattro volte in pole position

78 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views