GP Monaco, richiamo per Kimi Raikkonen

Kimi Raikkonen non ricorderà di certo la gara di ieri. Il Gran Premio di Monaco era iniziato benissimo con il sorpasso in partenza a Vettel, Ricciardo e Alonso che l'aveva visto in terza posizione per diversi giri. Succesivamente, oltre alla tamponata ricevuta da Max Chilton durante la safety car, il finlandese ha dovuto fare i conti anche con una reprimenda arrivata dopo la conclusione della corsa. Il pilota finlandese della Ferrari è stato richiamato per l'attacco alla settima posizione di Kevin Magnussen avvenuto al tornantino a sei giri dal termine e ha portato entrambi ad arrivare a toccare le barriere. I due piloti hanno perso diverse posizioni, con il danese della McLaren che comunque è riuscito ad artigliare un punticino. Raikkonen non l'ha presa benissimo e a fine gara ha dichiarato: "Il risultato ha fatto schifo, non per colpa mia. La Marussia mi ha colpito la gomma posteriore e ha distrutto la mia gara". Iceman non ha certo apprezzato l’incontro con i commissari e all’uscita ha dichiarato: "Nessuno ha parlato dell’episodio della Safety Car fino a quando non ho chiesto io. Purtroppo, non è molto semplice con queste cose a volte, ma ovviamente è stato questo episodio che ha distrutto la mia gara. Eppure, era chiaro che loro non fossero molto interessati a questo. Mi hanno chiesto il motivo per cui ho saltato la parata dei piloti, ma è stato perché non mi sentivo molto bene. Così hanno fatto una grande storia su questo, ma non per le cose più importanti".
Un altro pilota ad essere finito sotto investigazione è Jenson Button che non è passato sotto la scure dei commissari. I giudici non si sono espressi sul pilota della McLaren ritenendo che non avesse commesso scorrettezze nei confronti di Sergio Perez nonostante avesse innescato l'incidente che ha portato al ritiro del messicano della Force India al primo giro. L'ex campione del mondo ha quindi conservato la sua sesta posizione.