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GP Russia: penalizzato Raikkonen, alla Mercedes il titolo costruttori

Hamilton vince la nona gara della stagione. Rosberg si ritira. Vettel secondo davanti a Perez. A Austin, al britannico basteranno 11 punti in più di Vettel e 2 più del compagno di squadra per chiudere il Mondiale. Cancellato il quinto posto di Iceman, la Mercedes ha vinto il titolo costruttori.
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Il finale più incredibile della stagione consegna alla Mercedes il secondo titolo costruttori consecutivo. E' una gara da raccontare dalla fine quella di Sochi. A pochi giri dalla fine, Perez, Bottas e Raikkonen sono in lotta per il terzo posto. Nel giro di una frenata, il messicano si ritrova da terzo a quinto. Perde un secondo e mezzo in tre curve, ma all'ultima Raikkonen tenta una mossa fin troppo rischiosa per passare il connazionale: risultato, Bottas va fuori e Raikkonen porta una Ferrari danneggiata al quinto posto. L'incidente però finisce sotto investigazione. A Raikkonen vengono aggiunti 30 secondi sul tempo finale, contrariamente a quanto i commissari decisero per l'incidente tra Ricciardo e lo stesso Raikkonen a Montecarlo per più di qualche aspetto simile. E la Mercedes, a punti per il 54mo GP consecutivo (a una lunghezza dal terzo posto all time della Ferrari) può tirar fuori le magliette celebrative preparate per la festa. Perez, che ha beneficiato al massimo della sosta molto anticipata in regime di safety car, porta così la Force India sul podio per la quarta volta, l'ultima proprio dal GP di Sochi dell'anno scorso. Davanti, Hamilton ormai può solo perderlo il Mondiale. Il britannico, al 163mo GP in carriera (entra oggi nella top-25 dei più presenti) vince la nona gara stagionale, la 42ma in carriera. Hamilton appaia così al terzo posto all time Vettel, che chiude secondo e con il giro più veloce, il terzo stagionale per la Ferrari che non ne centrava così tanti dal 2011. Con il piazzamento di Vettel, a podio sul 22mo circuito diverso, e il ritiro di Rosberg, ormai i giochi per il Mondiale sembrano fatti. Con soli 100 punti in palio, ora Hamilton ne ha 66 su Vettel e 73 su Rosberg, scivolato al terzo posto. Tra Perez, al primo podio in stagione, e Raikkonen, si inserisce Massa che completa una straordinaria rimonta dal 15° posto in griglia. Svanisce invece la soddisfazione per la McLaren, che ha portato due vetture in top 10 per la seconda volta in questo disastroso 2015. Alonso, che sperava in prende un piccolo premio di consolazione per il 250mo Gp in carriera, si vede decurtati cinque secondi per non aver rispettato i limiti della pista alla curva 16, nonostante un richiamo già ricevuto in gara. Si ritrova così undicesimo, lasciando l'ultimo punto a Verstappen.

Rosberg, Mondiale addio? – Partono con le gomme Soft Maldonado, Massa, Ericsson e Alonso, al 250mo GP in carriera: tutti gli altri con le Super Soft. Lo spunto migliore in partenza è di Raikkonen, che si ritrova terzo, con Vettel che scivola quinto. parte dal lato più gommato della pista ma non riesce a passare Rosberg (rischiando anche di finire lungo alla curva 3). Il tedesco però, come l'anno scorso, non è fortunato a Sochi. Accusa infatti un problema meccanico al pedale dell'acceleratore, e dopo otto giri deve mestamente tornare ai box. E' fuori dalla gara, per la prima volta dopo 19 gare di fila, e di fatto fuori dal Mondiale. Hamilton sale così a 81 GP in carriera con almeno un giro al comando, a tre lunghezze dal terzo posto occupato da Alonso e Prost.

Incidenti in avvio – Movimentato l'avvio con il botto fra Ericsson e Hulkenberg, diventato il sesto pilota a correre 90 GP in F1 senza conquistare nemmeno un podio, che porta all'ingresso della safety car: a farne le spese è anche Verstappen che si ritrova con la posteriore sinistra tagliata nel tentativo di evitare l'impatto con la Force India. Curioso però che fra il tedesco, costretto al quarto ritiro nelle ultime sei gare, e lo svedese (out solo in Malesia quest'anno prima di Sochi) c'erano dieci posizioni di differenza in griglia. Alla ripartenza, Iceman rovina il buon effetto dello scatto al semaforo verde e cede la posizione a Bottas alla curva 3.

Ferrari e gomme – La Ferrari fa fatica  a mandare in temperatura le gomme più delle Mercedes e della Williams di Bottas. Come aveva anticipato Maurizio Arrivabene questa pista non si adatta particolarmente alle caratteristiche della Rossa, che anche in qualifica hanno perso parecchi decimi nei settori più  guidati nonostante le mescole fossero le stesse di Singapore, anche se in condizioni ambientali di sicuro meno favorevoli alla SF15-T.

Schianto Grosjean – Il weekend di Sochi però continua a essere funestato da brutti incidenti. Al dodicesimo giro è Grosjean che perde il posteriore alla 3 e distrugge la Lotus: inevitabile il secondo ingresso della safety car ad accompagnare il sesto ritiro stagionale del francese, già presentato come prossimo pilota della Haas-Ferrari. Per fortuna, esce con le sue gambe dall'abitacolo, ma conferma l'immagine di una Formula 1 sempre più tecnologica, sempre più sbilanciata verso il predominio della macchina sull'uomo, che qui si è riscoperta più fragile. Una F1 che deve riflettere sulle protezioni, sull'immagine che venerdì ha fatto il giro del mondo, con le barriere sollevate da terra e la Toro Rosso di Sainz incastrata sotto. Il tema della sicurezza rimane, inevitabilmente, aperto nel motorsport e nella F1 di nuova generazione. Le vie di fuga sono state ampliate e asfaltate, come alla Parabolica di Monza, anche per consentire qualche rischio in più e qualche ritiro in meno. Ma in qualche caso l'abuso del tartan ha ridotto un po' gli effetti, non sempre negativi, della decelerazione che la vettura subisce quando esce sulla ghiaia.

Duello in Rosso – La grande incognita delle gomme, dopo un weekend senza utili sessioni di prove libere, l'alchimia nel trovare il giusto momento per fermarsi in modo da massimizzare la resa e ridurre gli effetti negativi dell'eccessivo degrado, si fa ancora più complicata con i due passaggi della safety car. Si lamenta anche Hamilton della temperatura degli pneumatici, proprio nel giorno in cui Bernie Ecclestone ha confermato Pirelli come fornitore ufficiale degli pneumatici per altri tre anni. Alla seconda ripartenza, Vettel si butta dentro alla seconda curva per passare Raikkonen, un tentativo di sorpasso fin troppo muscolare, quasi ruota a ruota, con Iceman costretto a tagliare la curva, che si completa solo alla svolta successiva, evitando anche al finlandese una possibile penalità. "Non ho velocità in rettilineo!", se la prende Raikkonen via radio. Si accende la battaglia anche fra Sainz e Ricciardo: lo spagnolo, che evidentemente si è ripreso dallo schianto di due giorni fa, entra ma l'australiano reagisce e tiene la posizione.

Vettel, che sosta – Davanti, Hamilton continua a girare un secondo più veloce di Bottas, che per la prima volta dopo venti giri comincia a far segnare tempi peggiori anche di Vettel. Il finlandese della Williams, ormai in crisi e con il quattro volte campione del mondo ormai negli scarichi, rientra ai box per il pit-stop al 26mo passaggio: sosta di 3″4 per montare le Soft, con un ritardo per avvitare la posteriore sinistra (non è una novità in casa Williams quest'anno) e rientro in decima posizione. Entra ai box Vettel al giro 30: il cambio gomme è da manuale, 2″2, e il tedesco rientra davanti a Bottas. Missione compiuta dai meccanici Ferrari, che quasi riescono a portare anche Raikkonen un paio di passaggi più in là davanti al connazionale dopo la sosta. Ma presto scivola al settimo posto: è stato fuori troppo prima di fermarsi?

La lotta per il podio – Hamilton, che ha 31 secondi di vantaggio su Kvyat, secondo nell'alternanza delle soste, si ferma al giro 31 e riparte dopo 3.1 secondi: tre indizi che fanno una prova e lo lanciano verso il nono successo dell'anno. Intanto, Alonso concede un'altra delle sue uscite via radio destinate ad accendere altre polemiche. Non più voci dal sen fuggite, le polemiche danno la misura di un pilota esperto e frustrato che sa di non parlare solo ai suoi ingegneri di pista, che sa bene come le sue parole non possono passare inosservate a chi sceglie cosa rendere pubblico e cosa no. "Fernando, teniamo Massa dietro fino alla fine" gli dicono. "Adoro il vostro senso dell'umorismo" risponde l'asturiano, non certo nel mood ideale nemmeno prima del semaforo verde. E' un finale acceso, con Vettel che negli ultimi dieci giri viaggia praticamente sul passo di Hamilton, Perez che fa di tutto per difendere il podio nonostante una crisi sempre più evidente con le gomme (soprattutto all'anteriore destra) e Bottas che attacca Ricciardo, costretto al ritiro al 49mo giro per la rottura della sospensione. C'è ancora spazio per un ultimo colpo di scena. Sainz, che stava conducendo una gara notevole, è costretto a finire la sua gara a otto giri dalla fine. Blocca il freno anteriore sinistro in entrata di curva, va a toccare le barriere e rompe l'ala posteriore: niente, comunque, in confronto allo schianto di venerdì. Sainz perde anche un pezzo dell'ala, raccolto in corsa da un coraggioso addetto che attraversa il tracciato mentre sopraggiunge Vettel. Una mossa di coraggio, prima del finale thrilling e della festa per Hamilton. Al britannico, basterà fare 11 punti più di Vettel e due più di Rosberg per confermare il titolo mondiale già a Austin.

GP RUSSIA – ORDINE DI ARRIVO DEFINITIVO

1 Lewis Hamilton Mercedes 53 1h 37:11.024
2 Sebastian Vettel Ferrari 53 +5.953s
3 Sergio Pérez Force India-Mercedes 53 +28.918s
4 Felipe Massa Williams-Mercedes 53 +38.831s
5 Daniil Kvyat Red Bull-Renault 53 +47.566s
6 Felipe Nasr Sauber-Ferrari 53 +56.508s
7 Pastor Maldonado Lotus-Mercedes 53 +1:01.088s
8 Kimi Räikkönen Ferrari 53 +1:12.358s*
9 Jenson Button McLaren-Honda 53 +1:19.467s
10 Max Verstappen Toro Rosso-Renault 53 +1:28.424s
11 Fernando Alonso McLaren-Honda 53 +1:31.210s**
12 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 52 +1 Giro
13 Roberto Merhi Marussia-Ferrari 52 +1 Giro
14 Will Stevens Marussia-Ferrari 51 +2 Giri

15 Daniel Ricciardo Red Bull-Renault 47 Sospensione
16 Carlos Sainz Toro Rosso-Renault 45 Freni
17 Romain Grosjean Lotus-Mercedes 11 Incidente
18 Nico Rosberg Mercedes 7 Acceleratore
19 Marcus Ericsson Sauber-Ferrari 0 Incidente
20 Nico Hülkenberg Force India-Mercedes 0 Incidente
*Raikkonen penalizzato di 30 secondi per aver causato l’incidente con Bottas
**Alonso penalizzato di 5 secondi per violazione dei limiti della pista

IL MONDIALE PILOTI

1 Lewis Hamilton 302
2 Sebastian Vettel 236
3 Nico Rosberg 229
4 Kimi Raikkonen 123
5 Valtteri Bottas 111
6 Felipe Massa 109
7 Daniil Kvyat 76
8 Daniel Ricciardo 73
9 Sergio Perez 54
10 Romain Grosjean 44
11 Nico Hulkenberg 38
12 Max Verstappen 33
13 Felipe Nasr 25
14 Pastor Maldonado 22
15 Carlos Sainz 12
16 Fernando Alonso 11
17 Marcus Ericsson 9
18 Jenson Button 8
19 Roberto Mehri 0
20 Will Stevens 0
21 Alexander Rossi 0
22 Kevin Magnussen 0

MONDIALE COSTRUTTORI
1 Mercedes 531
2 Ferrari 359
3 Williams 220
4 Red Bull 149
5 Force India 92
6 Lotus 66
7 Toro Rosso 45
8 Sauber 34
9 McLaren 19
10 Manor 0

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