GP Singapore: dominio Rosberg, fallimento Ferrari
Nico Rosberg domina le qualifiche di Singapore. Centra la 29ma pole in carriera come Fangio, la 50ma per la Mercedes nell'era dell'ibrido. Hamilton, più a disagio con la macchina per tutto il weekend, manca la 100ma presenza in prima fila, bruciato da Ricciardo all'ultimo secondo. L'australiano partirà domani con le Supersoft e allungare il primo stint rispetto alle Mercedes. Solo quinto Raikkonen. Rosberg fa il giro perfetto, infrange il muro dell'1'43" e si prende di forza la pole, un secondo più veloce della pole di Vettel dell'anno scorso. Stavolta, invece, Vettel partirà dall'ultima fila, come Massa nel 2010 (finì ottavo): la rottura della barra anti-rollio lo costringe all'eliminazione in Q1."Non sono felice" ha detto Vettel, "qualcosa si è rotto, speriamo che non si rompa anche sulla macchina di Kimi domani".
La Q1 – Hamilton, che per i problemi idraulici e i suoi errori non ha praticamente completato un giro lanciato pulito con le Ultrasoft, è il migliore in Q1 anche se non scende sotto l'1'45. La vera sorpresa è il gran tempo di Fernando Alonso. La McLaren puntava a diventare la "prima delle altre", dietro Mercedes, Ferrari e Red Bull, ma le due rotture di ieri hanno rovinato il venerdì. L'asturiano, però, riesce a piazzarsi a soli 5 centesimi da Rosberg. Esce tardissimo dal box Ricciardo, su una Red Bull che in base alle indicazioni di ieri sembrala più seria candidata al ruolo di rivale delle Mercedes. Il motore Renault evoluto, grazie ai tre gettoni investiti, porta l'australiano a firmare parziali record in tutti e tre i settori e chiudere nettamente con il miglior tempo la Q1.
Vettel out – La notizia, però, è l'eliminazione di Vettel. "C'è qualcosa di rotto nella macchina" ha detto via radio. I replay pescano la sua Ferrari su tre ruote in curva, con la posteriore sinistra sollevata da terra. "Sembra un problema alla barra anti-rollio" spiega l'addetto stampa Antonini alla Rai. Si tratta dell'elemento che congiunge le molle ed i pistoni e ha il compito di smorzare le risposte delle sospensioni. In genere, le barre antirollio sono più rigide all'anteriore per migliorare l’ingresso in curva e la trazione in uscita dalla curva. Disperato quanto controproducente il suo tentativo di fare comunque un tentativo in condizioni disperate. Deve rientrare direttamente dopo il giro di lancio, ma toglie così un paio di minuti abbondanti ai tecnici per riparare la rottura. Un intervento che, spiega Giorgio Piola, richiederebbe 2-3 minuti se si rompe la barra posteriore, qualcosa di più se la riparazione deve avvenire all'anteriore. "E' stata una perdita di tempo inutile" ammette via radio il tedesco, che per la terza volta da quando è in Ferrari non supera il taglio in Q1: nel 2015 venne eliminato in Canada per un guasto al motore e a Abu Dhabi per un errore di valutazione della scuderia che gli chiede di rallentare durante il giro veloce. Fuori anche Ocon, che certo avrebbe sperato di farsi un regalo migliore per il ventesimo compleanno.
La Q2 – Le Mercedes rivelano di essersi nascoste nella prima qualifica. Hamilton e Rosberg sono i primi a scendere sotto i 40 secondi di parziale nel secondo settore e viaggiano un secondo più forte delle libere di stamattina. Si confermano particolarmente interessanti i tempi di Ricciardo e Verstappen con le SuperSoft (terzo e quarto a 9 decimi dalle Mercedes con le UltraSoft). Saranno diverse, dunque, le strategie. Le Frecce d'Argento partiranno con le mescole più morbide per un primo stint breve, mentre le Red Bull, che comunque tendono a perdere terreno soprattutto nel terzo settore, possono allungare e optare per una strategia potenzialmente in grado di cambiare lo scenario nella prima metà di gara.
Risveglio Toro Rosso – Passano in top-10 entrambe le Toro Rosso, che ha introdotto in Germania un pacchetto aerodinamico nuovo particolarmente efficace su un circuito così tortuoso. Kvyat che rimane con la vecchia configurazione, si migliora nell'ultimo tentativo e brucia di pochi centesimi Sainz, che monta invece l'ultimo upgrade. Non a caso, era proprio da Montecarlo, circuito ad altissimo carico come Singapore, che il team di Faenza non portava entrambi i piloti in Q3. Si migliorano anche Alonso, che aggancia la top-10, Hulkenberg, che brucia Bottas per soli tre millesimi, e Perez. Il messicano si conferma il pilota rivelazione della stagione, spiega Martin Brundle che commenta la F1 per Sky Sport inglese. "Per me la Force India ha la coppia di piloti migliore in rapporto a quanto sono costati, mi incuriosisce che non l'hanno ancora confermato per il prossimo anno – ha detto -. E' un pilota che sfrutta ogni occasione, che gestisce bene le gomme e soprattutto si porta dietro sponsorizzazioni di livello". Nonostante la passione di papà Frank, che la team principal Claire ha sottolineato con orgoglio in un'intervista per la Rai, le due Williams restano entrambe fuori dalla top-10 come non accadeva da Montecarlo, circuito che poco si presta alle caratteristiche della FW38.
La Q3 parte in ritardo per riparare le barriere dopo l'impatto di Grosjean. Ricciardo è molto aggressivo già dal suo primo tentativo, ma Rosberg risponde subito polverizzando il record nel primo settore di Hamilton. E' l'unico a scendere sotto l'1'43, il tedesco. E rende quanto mai sterili le parole della vigilia in casa Ferrari. "Ci bastano i tecnici che abbiamo" dicono sia Vettel sia Arrivabene. Un bel messaggio, una sfida di orgoglio e fiducia, che però si scontra con la realtà. A un anno dall'ultima pole e dall'ultima vittoria, il Cavallino ha fatto solo passi indietro.
LA GRIGLIA
1 Nico Rosberg Mercedes Mercedes 1'42.584
2 Daniel Ricciardo Red Bull TAG 1'43.115 0.531
3 Lewis Hamilton Mercedes Mercedes 1'43.288 0.704
4 Max Verstappen Red Bull TAG 1'43.328 0.744
5 Kimi Raikkonen Ferrari Ferrari 1'43.540 0.956
6 Carlos Sainz Jr. Toro Rosso Ferrari 1'44.197 1.613
7 Daniil Kvyat Toro Rosso Ferrari 1'44.469 1.885
8 Nico Hulkenberg Force India Mercedes 1'44.479 1.895
9 Fernando Alonso McLaren Honda 1'44.553 1.969
10 Sergio Perez Force India Mercedes 1'44.582 1.998
11 Valtteri Bottas Williams Mercedes 1'44.740 2.156
12 Felipe Massa Williams Mercedes 1'44.991 2.407
13 Jenson Button McLaren Honda 1'45.144 2.560
14 Esteban Gutierrez Haas Ferrari 1'45.593 3.009
15 Romain Grosjean Haas Ferrari 1'45.723 3.139
16 Marcus Ericsson Sauber Ferrari 1'47.827 5.243
17 Kevin Magnussen Renault Renault 1'46.825 4.241
18 Felipe Nasr Sauber Ferrari 1'46.860 4.276
19 Jolyon Palmer Renault Renault 1'46.960 4.376
20 Pascal Wehrlein Manor Mercedes 1'47.667 5.083
21 Esteban Ocon Manor Mercedes 1'48.296 5.712
22 Sebastian Vettel Ferrari Ferrari 1'49.116 6.532