GP Singapore: impresa Vettel, prima pole Ferrari dal 2012!
Un giorno storico per la Ferrari. Sebastian Vettel, unico a scendere sotto l'1:44, riporta il Cavallino in pole position per la prima volta dal GP di Germania del 2012. E qui la pole conta parecchio: in 5 occasioni su 7 ha vinto chi è partito davanti a tutti, e nel 2013 è toccato proprio a Vettel, che ha rifilato a Alonso il distacco più ampio mai registrato fra primo e secondo alla bandiera a scacchi. In prima fila col tedesco, per la prima volta al palo da Interlagos 2013, la 46ma in carriera, partirà Dani Ricciardo, con Raikkonen terzo davanti all'altra Red Bull di Kvyat. Solo quinto Hamilton, che non partiva così indietro dall'Hungaroring l'anno scorso. Si interrompe così la serie di 23 pole position consecutive per le Mercedes, che non raggiungono così le 23 delle Williams a cavallo tra il 1992 e il 1993. Nonostante questo, Rosberg comunque proprio non riesce a stare davanti al campione del mondo e partirà solo sesto. Bottas è il migliore delle due Williams, settimo davanti a Verstappen, in top-10 per la sesta volta in stagione. A chiudere la top 10 Massa e Grosjean.
Hamilton soffre in Q1 – Vettel fa segnare il miglior parziale nel primo e secondo settore, e stampa il miglior tempo della Q1, un millesimo più veloce della pole dell'anno scorso. Le Mercedes arrancano. Fa sensazione vedere Hamilton quattordicesimo, a oltre un secondo e mezzo di distacco da Raikkonen, unico insieme a Ricciardo a non aver usato le mescole più morbide in Q1. Il britannico è costretto a montare le Supersoft, che garantiscono miglioramenti di un secondo abbondante, ma fa meglio di Vettel solo nel terzo settore. Una situazione decisamente insolita nello scenario degli ultimi due anni, che conferma la bontà dell'assetto realizzato dai tecnici del Cavallino. Pochissimi gli aggiustamenti di volante nel tedesco nel percorrere le 23 curve del tracciato, segno di una vettura non solo performante, ma anche agile e molto stabile. Illude inizialmente Button, che però gira con le Supersoft mentre gli altri montano le morbide. Il britannico, che completa la Q1 per ultimo, strappa proprio in extremis il pass per il secondo stint, come Alonso che gira quasi tre decimi meglio. Ma che sarà dell'asturiano, sempre a punti nelle sette precedenti edizioni del GP a Singapore? Secondo la stampa tedesca avrebbe inserito nel suo faraonico contratto una clausola con cui potersi liberare in caso di prestazioni non all'altezza. Ron Dennis nega l'esistenza di questa clausola, ma già Si parla già di un futuro alla Red Bull, dove ritroverebbe la Ferrari, che pare sempre più vicina a chiudere l'accordo per tornare a fornire i motori alla scuderia austriaca come già accadeva nel 2006. Un legame che Niki Lauda vede con favore. "Fosse stato per me, io avrei fornito le power unit Mercedes alla Red Bull" ha detto ai microfoni della Rai prima delle qualifiche. "Dare i motori a un top team aumenta la competizione e ti spinge a fare meglio". Red Bull che appena rivede le curve e il tracciato stretto si illumina come i riflettori a LED tipici dell'impianto: non a caso è il team di maggior successo a Marina Bay (4 vittorie e 8 piazzamenti a podio complessivi) e l'unico ad aver condotto per più di 100 giri. Come al venerdì Kvyat che fa segnare il miglior tempo nel primo stint. Fuori invece le due Sauber, nonostante gli investimenti in progettazione e crash test per presentare a Singapore il nuovo muso corto, insieme alle Manor e a Maldonado, battuto 12 volte su 13 in qualifica dal compagno di squadra Romain Grosjean.
Vettel, che qui detiene il record della pista, aspetta un po' per uscire in Q2 e la scelta paga. Il tedesco è il migliore anche nel secondo stint, e ancora una volta con un margine piuttosto consistente sulle Mercedes, distanti quasi un secondo. Per la prima volta in due anni, non c'è una Mercedes davanti a tutti in Q2. Non brilla nemmeno Nico Rosberg, che pure dopo il primo ritiro della stagione a Monza, monta un motore nuovo, il quarto della stagione: quello dell'ultimo gran premi, spiega il team principal Toto Wolff, tornerà a essere usato a Suzuka. Per Johnny Herbert e Damon Hill, che commentano per Sky Sports inglese, le difficoltà deriverebbero dalle diverse soglie di pressione delle gomme previste da Pirelli (18 PSI all'anteriore, 17 al posteriore). "Se prepari l'assetto della macchina, le sospensioni e tutto il resto, per una determinata pressione e poi lo scenario cambia, allora tutto il lavoro diventa inutile" commenta Hill. "E se non riesci ad avere la massima aderenza, anche se sei una Mercedes, vai in difficoltà" aggiunge Herbert. Le difficoltà sono talmente evidenti che, come mai era successo quest'anno, le Frecce d'Argento sono costrette a ricorrere al terzo set di Supersoft già prima della fine della Q2. Non passano il taglio invece Sainz, che è andato a toccare il muro a pochi secondi dalla bandiera a scacchi, Alonso e Button, Perez e Hulkenberg, che qui nel 2012 ha celebrato l'unico giro veloce della sua carriera.
Salta il record – Il sabato di passione per le Frecce d'Argento continua in Q3, con Hamilton che tocca ancora prima di prendere il cordolo alla curva 7 ed è costretto a rientrare ai box. Il britannico perde anche la ventesima prima fila consecutiva, e resta a cinque lunghezze dal record di Senna. Dovesse vincere domani, al 161mo GP in carriera, Hamilton potrebbe raggiungere le 41 vittorie del brasiliano, che firmò l'ultimo successo proprio al suo GP numero 161.
GP SINGAPORE – LA GRIGLIA DI PARTENZA
1 Sebastian Vettel Ferrari SF15-T 01'43"885
2 Daniel Ricciardo Red Bull RB11 01'44"428
3 Kimi Räikkönen Ferrari SF15-T 01'44"667
4 Daniil Kvyat Red Bull RB11 01'44"745
5 Lewis Hamilton Mercedes F1 W06 Hybrid 01'45"300
6 Nico Rosberg Mercedes F1 W06 Hybrid 01'45"415
7 Valtteri Bottas Williams FW37 01'45"676
8 Max Verstappen Toro Rosso STR10 01'45"798
9 Felipe Massa Williams FW37 01'46"077
10 Romain Grosjean Lotus E23 Hybrid 01'46"413
11 Nico Hülkenberg Force India VJM08 01'46"305
12 Fernando Alonso McLaren MP4-30 01'46"328
13 Sergio Pérez Force India VJM08 01'46"385
14 Carlos Sainz Jr. Toro Rosso STR10 01'46"894
15 Jenson Button McLaren MP4-30 01'47"019
16 Luiz Felipe Nasr Sauber C34 01'46"965
17 Marcus Ericsson Sauber C34 01'47"088
18 Pastor Maldonado Lotus E23 Hybrid 01'47"323
19 Will Stevens Marussia MR03B 01'51"021
20 Alexander Rossi Marussia MR03B 01'51"523