GP Singapore, Vettel: “La Red Bull è speciale, ma il futuro non si conosce”
Sebastian Vettel si trova immerso in molti discorsi. Dal mercato alle sue perfomance che ha mostrato sul circuito di Marina Bay, ma il pilota tedesco parla subito dell'abolizione dei messaggi radio e le voci di mercato. "Sarà complesso limitare le comunicazioni radio perché le nuove monoposto sono più complicate che in passato e molte cose vanno gestite dall'esterno, per questo ci parliamo tanto. Tanti ingegneri, ad esempio servono anche semplicemente per tenere l'auto in moto". Il quattro volte campione del mondo non si sottrae alle domande sul mercato piloti e non mancano le aperture ad un futuro lontano da Helmut Marko, Adrian Newey e Christian Horner: "È impossibile prevedere quello che accadrà, sapere se ci sarà un team di Formula 1 diverso nel mio futuro o per quale team guiderò. Impossibile fare previsioni, ma quel che è certo è che sono con loro da molto tempo e abbiamo un legame molto forte. Nulla è cambiato né sembra che debba cambiare a breve termine". Vettel parla della sua ultima annata con la scuderia austriaca: "Quest'anno non è andato nel modo più liscio e dobbiamo reagire. Nulla è cambiato, con questo team ho un rapporto speciale da quando avevo 12 anni: indosso il casco Red Bull da allora, ma è impossibile capire cosa accadrà, in quale team guiderò a un certo punto. È impossibile prevedere il futuro".
In chiusura, l'alfiere Red Bull ha parlato degli obiettivi per il Gran Premio di Singapore: "Ho parecchie cose da fare qui visto che l’anno non è andato proprio nella maniera più liscia per me. Dovremo lavorare tanto, ma bisognerà farlo per reagire".
