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GP Ungheria, Ecclestone e il boicottaggio Ferrari: “Non me ne sono accorto”

Il boss del circus respinge le accuse che sono state mosse ieri durante il Gran Premio d’Ungheria andato in onda sulla tv pubblica. Ecclestone: “Dovrò rivedermi con calma la registrazioni”.
A cura di Vito Lamorte
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Il pomeriggio strepitoso per la Ferrari e Sebastian Vettel all'Hungaroring è stato teatro della polemica innescata da Gianfranco Mazzoni, telecronista Rai, contro Bernie Ecclestone. Chi ha seguito la gara che si è tenuta sul circuito magiaro sulla televisione pubblica non hanno potuto fare a meno di ascoltare gli attacchi di Mazzoni alla regia internazionale che coordina tutte le gare della Formula 1 e le accuse rivolte al boss del circus. Durante tutta la a gara il telecronista ha criticato apertamente il circus ("Tutto questo è vergognoso") perchè le telecamere non inquadravano le Ferrari di Vettel e Raikkonen che hanno occupato per molto tempo la testa della gara. A fine gara, nonostante la vittoria di Sebastian Vettel, Mazzoni si è scusato per il servizio e ha invitato i clienti a lamentarsi direttamente con Ecclestone scrivendo alla FOM. Secondo Mazzoni le due monoposto di Maranello non sono state riprese per tutta la durata del Gran Premio perchè ci sarebbe stato uno screzio tra i vertici della Ferrari e Ecclestone.

Bernie Ecclestone ha risposto così alle accuse lanciate dal telecronista: "Non mi sono accorto di un boicottaggio alla Ferrari. Da  parte mia certamente non ci sono state disposizioni, ci mancherebbe. Dovrò rivedermi con calma la registrazioni".

Anche Maurizio Arrivabene, Team Principal della Ferrari, ha definito "assurdo" il boicottaggio e ha proseguito dicendo: "Smettiamola con questa stupidaggine, non abbiamo di questi problemi, la tv inquadra dove c’è la lotta".

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