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GP Ungheria, Hamilton a cinque stelle, bene Vettel

Quinta pole consecutiva per Hamilton, che stacca Rosberg di mezzo secondo. 23ma prima fila tutta Mercedes. Vettel, dopo i problemi di ieri, è terzo e gira sui tempi del campione del mondo nel secondo settore. Raikkonen solo quinto. Per la prima volta in 30 edizioni, McLaren fuori dalla top-10 in griglia.
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Hamilton a cinque stelle. Quinta pole consecutiva per Hamilton, come mai gli era riuscito in carriera. E quinta in carriera all'Hungaroring, dove ha dominato tutte le sessioni di libere e qualifiche. Il campione del mondo stampa un tempo clamoroso, 1:22.020, sette decimi meglio della pole di Rosberg dell'anno scorso. Il tedesco si prende mezzo secondo di distacco, e non può certo consolarlo che il suo tempo vale la 23ma doppietta Mercedes in qualifica, tante quante le prime file tutte Red Bull all'epoca del dominio di Vettel. Il tedesco, che qui non ha mai vinto, si conferma il più immediato inseguitore delle Mercedes, terzo a sette decimi da Hamilton. I tecnici del Cavallino sono dunque riusciti a risolvere al meglio i problemi di ieri e far progredire le SF15-T su un tracciato dal quale Allison e il team cercavano risposte dopo le difficoltà degli ultimi gran premi, che comunque per il direttore tecnico non sono dovuti alla configurazione pull-rod delle sospensioni. Non migliora dopo la Q2 Raikkonen, che parte solo quinto, dietro anche a Ricciardo, in seconda fila per la terza volta in stagione. Iceman partirà davanti a Bottas, sesto su una Williams sempre ai margini nella lotta per le posizioni di vertice all'Hungaroring, come dimostra anche l'ottavo posto di Massa, in quarta fila dietro Kvyat. Grosjean e Verstappen completano la top-10. Per la prima volta nelle 30 edizioni del gran premio non ci sarà una McLaren tra le prime dieci posizioni in griglia. Dopo il taglio in Q1 di Button, l'ennesimo guasto a Alonso, sempre in top-10 all'Hungaroring salvo il primo anno in Minardi, rovina il suo sabato e il primo giro lanciato di Hamilton in Q2. L'asturiano, 34 anni mercoledì prossimo, che aveva illuso nelle prove libere, deve parcheggiare la McLaren mentre i commissari espongono le bandiere rosse per consentire ai commissari di spostare la monoposto, ferma senza più potenza a pochi metri dalla corsia box.

Q1: incoraggiante Vettel, out Button – Il vento trasversale, e il conseguente sottosterzo soprattutto alla curva 8, mettono in difficoltà Rosberg con le medie. Hamilton, al comando anche in tutte le sessioni di prove libere, stampa da subito parziali record in tutti i settori, ma con le soft  e costringe il compagno di squadra e gli inseguitori, anche più immediati (Williams e Ferrari), a ricorrere anche al treno di gomme option, che danno un vantaggio di un paio di secondi rispetto alle medie, per chiudere il primo stint. Il britannico riesce a star davanti a Rosberg per soli 8 millesimi. L'unico a rientrare con le medie anche per il secondo giro lanciato è Ricciardo, che risparmia un treno di gomme morbide. La Red Bull, comunque, migliorata in molti dettagli aerodinamici come le paratie dell'ala anteriore, si conferma particolarmente adatta a un tracciato stretto e tortuoso, dove l'efficienza conta di più della potenza delle power unit. Non a caso Kvyat gira in Q1 praticamente sugli stessi tempi di Vettel, che nelle ultime libere tendeva ad allargare troppo la traiettoria in entrata dell'ultima curva. E anche in Q1 vede il margine da Raikkonen assottigliarsi solo nell'ultimo settore. Incoraggiante comunque l'1:23.3 del tedesco, sulla SF15-T che si è presentata con il piloncino dell'ala anteriore rinforzato dopo il cedimento di ieri sulla vettura di Raikkonen. In extremis in Lotus risolvono i problemi di aderenza al posteriore di Grosjean, costretto a una visibile serie di correzioni in uscita di curva. Il team si sta preparando al sempre più probabile acquisto del 51% da parte della Renault, che intanto ha annunciato di voler abbandonare le World Series dal 2016, una decisione che potrebbe mettere in crisi la categoria. Il francese, però, si è lamentato dell'incertezza sulla situazione del team, perché nell'attesa, dice, non si investe sul futuro e sullo sviluppo della monoposto. Non superano la Q1, invece, i due piloti Sauber, Ericsson e Nasr, appena riconfermati per il 2016. Tagliate fuori anche le due Manor e Jenson Button, che solo a Barcellona e a Monaco ha superato il taglio ed è entrato nel secondo stint delle qualifiche.

Q2, Rosberg in affanno – Proseguono i problemi di sottosterzo di Rosberg, che sembravano risolti nel secondo tentativo lanciato nella prima qualifica. Il tedesco continua invece a pagare più di quattro decimi solo nel secondo settore, caratterizzato da una successione di curve tecniche. Ma tiene comunque dietro Vettel per poco più di tre decimi. Hamilton vola e stampa un giro spettacolare (1:22.285), mezzo secondo più veloce del tempo che ha portato Nico alla pole dell'anno scorso (1:22.715). Migliora in extremis Verstappen sull'unica Toro Rosso in Q3. L'olandese, per la quinta volta in top-10, stacca Sainz di un solo decimo, ma tanto basta. Grosjean, infatti, che chiude decimo, precede Hulkenberg e lo spagnolo, 11mo e 12mo, per 25 e 61 millesimi. Anche la scuderia satellite della Red Bull deve iniziare a pensare al futuro. La casa madre sarebbe vicinissima a chiudere l'accordo per la fornitura dei motori con la Mercedes, e l'abbinamento tra i migliori motori in circolazione e il telaio più efficiente del Mondiale potrebbe mettere in difficoltà la stessa casa di Stoccarda. Ma la Toro Rosso sembra intenzionata a mantenere il contratto in vigore con la Renault.

Orgoglio Vettel – Vettel e Raikkonen escono con un treno di gomme nuove, come Ricciardo che stampa un parziale record al secondo settore. Non parte bene Vettel nell'ultimo giro lanciato, paga due decimi nel primo settore al compagno di squadra. Ma nel T2 gira sullo stesso tempo di Hamilton: non gli basta però per agganciare la prima fila. Molto indietro invece le Williams, che evidentemente non si erano nascoste nelle prove libere. Nonostante le soffiature ad arco sull'ala anteriore, di vistosa ispirazione Mercedes, le FW37 pagano vistosamente le caratteristiche tecniche di un circuito con soli tre brevi tratti veloci, insufficienti a far valere la potenza della power unit tedesca. Williams e Ferrari possono solo sperare nei numeri. Solo tre volte negli ultimi dieci anni ha vinto il pilota partito in pole. Peccato che quel pilota avesse un nome solo: Lewis Hamilton.

GP UNGHERIA – LA GRIGLIA

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