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GP Ungheria: Hamilton non sbaglia nulla, Bottas scudiero perfetto. Vettel fa il massimo

A trionfare all’Hungaroring è ancora una volta Lewis Hamilton che grazie ad una strategia perfetta e al sacrificio del compagno Valtteri Bottas finito poi quinto riesce a mettere dietro il rivale Sebastian Vettel e allungare ancora sullo stesso tedesco della Ferrari nel Mondiale (adesso sono 24 i punti di vantaggio per il britannico). Sul terzo gradino del podio finisce l’altro ferrarista Raikkonen. Disastro invece per Red Bull nonostante la grande rimonta di Daniel Ricciardo fino alla quarta piazza. Ottima prova per il giovane Gasly che chiude con un ottimo sesto posto.
A cura di Michele Mazzeo
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A trionfare all'Hungaroring è ancora una volta Lewis Hamilton che grazie ad una strategia perfetta e al sacrificio del compagno Valtteri Bottas finito poi quinto riesce a mettere dietro il rivale Sebastian Vettel e allungare ancora sullo stesso tedesco della Ferrari nel Mondiale (adesso sono 24 i punti di vantaggio per il britannico). Sul terzo gradino del podio finisce l'altro ferrarista Raikkonen. Disastro invece per Red Bull nonostante la grande rimonta di Daniel Ricciardo fino alla quarta piazza. Ottima prova per il giovane Gasly che chiude con un ottimo sesto posto. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio d'Ungheria, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della dodicesima gara stagionale della Formula 1.

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Hamilton non sbaglia nulla

Una pole inaspettata sotto la pioggia, una gara condotta al meglio sull'asciutto. Da incorniciare dunque il week end ungherese di Lewis Hamilton che non sbaglia nulla e riesce a centrare la quinta vittoria stagionale e allungare in classifica su Sebastian Vettel. E pensare che nelle previsioni della vigilia questa doveva essere una pista sfavorevole a lui e alla Mercedes.

Vettel fa il massimo

Lui di più non poteva fare. Ci ha provato Sebastian Vettel, ha rischiato con una strategia aggressiva, ma a causa della sfortuna (un problemino nel pitstop lo ha fatto uscire dalla pitlane alle spalle di Valtteri Bottas), si è dovuto accontentare del secondo posto finale: ottimo pensando alla quarta casella della griglia di partenza, meno se si pensa che davanti a lui ha chiuso il suo rivale per il titolo Lewis Hamilton.

Bottas nel manuale del perfetto scudiero

Perfetta la gara di Valtteri Bottas. Il finlandese gestisce al meglio il lunghissimo stint cui ha costretto le gomme soft tirando fuori il meglio al momento giusto, quando cioè doveva guadagnare quei secondi necessari a relegare Vettel nei suoi scarichi al momento del pitstop. Ma il vero capolavoro lo fa dopo, quando riesce a tenere dietro la Ferrari numero #5 del tedesco per oltre 25 giri sacrificandosi per consentire al compagno di squadra di veleggiare tranquillamente verso la vittoria. Tirando anche una staccata incredibile sul sorpasso di Vettel che gli è costata anche la quarta posizione avendo danneggiato il musetto della sua Mercedes. Il duello finale con Ricciardo è l'ultimo spettacolo concesso quest'oggi dal finlandese, vero grande protagonista di questo GP d'Ungheria.

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Red Bull in crisi: questa volta paga Verstappen

Ancora una volta la Red Bull dimostra tutti i propri limiti in termini di potenza del motore. In questa occasione a pagarne le conseguenze è Max Verstappen che dopo una buona partenza (da settimo a quinto) vede la sua monoposto perdere via via potenza (problema alla MGU-K) fino a costringerlo ad abbandonare la contesa parcheggiando la sua Red Bull nella via di fuga durante la sesta tornata.

Quanti rimpianti per Ricciardo

Di certo non il miglior week end in stagione per Daniel Ricciardo e la sua Red Bull. Dopo la pessima qualifica che lo ha fatto scattare dalla dodicesima casella, arriva anche una partenza disastrosa con tanto di contatto con Ericson che lo ha relegato in sedicesima posizione dopo appena due curve. La grande rimonta fino al quarto posto finale con una serie incredibile di sorpassi e duello a sportellate con Bottas aumenta soltanto i rimpianti per una gara in cui poteva essere grande protagonista e si è trovato invece a fare da comprimario.

LeClerc stretto nella morsa Force India

Un sandwich targato Force India che costa carissimo a Charles LeClerc. La gara del talentino della Sauber e della Ferrari Academy  dura soltanto una curva, vale a dire il tempo di venir stritolato nella morsa creata da Esteban Ocon e Sergio Perez che gli è costata la rottura della sospensione della sua monoposto e un ritiro immediato.

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