GP Ungheria: monologo Rosberg, la Ferrari dov’è?
Rosberg, fortissimamente Rosberg. Il tedesco festeggia al meglio il rinnovo del contratto, con il miglior tempo in questa prima sessione di libere. Rosberg, unico sotto l'1'21", stacca tutti e fissa il cronometro a1'20”435. Ricciardo, miglior rivale del tedesco, è distante sei decimi ma precede Vettel di tre e il compagno di squadra Verstappen di quattro. Delude Raikkonen, che non va oltre l'1'22”058. Nonostante gli appena quattro giri percorsi, Hamilton chiude con il quinto tempo di giornata. Il britannico è andato presto a sbattere contro le barriere alla curva 11 e ha dovuto saltare quasi tutta la sessione per consentire ai meccanici di verificare eventuali danni al fondo o alle sospensioni, soprattutto sulla parte sinistra della vettura.
Ferrari indietro – La Ferrari, dunque, soffre ormai anche rispetto alla Red Bull e ha fatto fatica a far rendere al meglio anche gli pneumatici Supersoft. La monoposto di Milton Keys, che si pensava avrebbe potuto cercare di esplorare il proprio limite in questa prima sessione, ha presentato in Ungheria un monkey seat al posteriore diverso da quello testato nei mesi scorsi a Barcellona, con due flap orizzontali non rettilinei che seguono la sagomatura in uscita dello scarico. Sul long run, però, il passo gara di Verstappen sembra essere in linea con quello mostrato da Vettel e Raikkonen. Ricciardo invece non riesce a tenere il ritmo del compagno di squadra e delle Ferrari, che esce più tardi per la simulazione di gara e con più carburante dei concorrenti. Nessuno, però, nemmeno con le Supersoft, ha nemmeno lontanamente avvicinato il ritmo del tedesco che dopo 14 giri con la macchina carica gira sul piede dell'1'24” (Raikkonen fatica a scendere sotto l'1'26”).
Gomme morbide – Tutti i piloti, comunque, hanno lavorato sulle mescole più morbide delle tre in dotazione. Nessuna scuderia, in pratica, ha testato le medie (non a caso, Force India a parte, i piloti hanno solo un treno delle gomme meno performanti). Tattiche simili per tutti, dunque, che suggeriscono una strategia a due soste in gara, come sottolinea anche Roberto Boccafogli, capo della comunicazione Pirelli. “L'asfalto nuovo è più veloce, più scorrevole” ha spiegato. “In queste condizioni, c'è un divario di 1”3 tra soft e supersoft”.
Mercedes, piccoli lavori – I tecnici delle Frecce d'Argento si sono concentrati soprattutto sull'affidabilità, per questo hanno aperto gli sfoghi dell'aria ai lati dell'abitacolo. All'Hungaroring, infatti, è importante garantire una sufficiente quantità di aria fresca per evitare il surriscaldamento delle componenti.
Cavallino poco rampante – Dopo il cedimento della turbina ai test di Silverstone, la Ferrari ha adottato un diverso sistema di contenimento dei detriti, la struttura in carbonio che protegge la turbina. La SF16T è migliore rispetto a inizio anno, ha spiegato Raikkonen. “Sappiamo quali sono i nostri punti deboli, si sta lavorando molto per risolverli, ma c’è bisogno di tempo” spiegava alla vigilia Iceman. Ma la squadra di James Allison non riesce ancora a risolvere il problema principale della Rossa: una macchina, ha detto Pino Allievi, “nata bene in cui però tutti gli interventi successivi non hanno funzionato a sufficienza”.
McLaren, quante migliorie – Continuano i progressi della McLaren, che ha testato configurazioni del fondo differenti sulle due vetture. La MP4-31 è la scuderia che più si è evoluta da inizio stagione insieme alle Mercedes, anche se pare quanto meno irrealistica la previsione di Alonso. L'asturiano, che ha chiuso con il settimo tempo di giornata nonostante sia stato costretto a cambiare il motore fra le due sessioni, ha infatti indicato proprio la McLaren come l'unica possibile rivale delle Frecce d'Argento per il Mondiale 2017. I tecnici di Woking, che hanno rimontato sulla monoposto dello spagnolo la power unit già usata a Monaco, in Canada, a Baku e in Austria, hanno presentato un'ala anteriore caratterizzata da interventi di micro-aerodinamica nella zona interna dei flap. È la terza miglioria di questo tipo dal gran premio di Spagna, oggetto oggi di prove comparative sulle vetture di Alonso e Button, che qui ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera in Formula 1 e celebrato i 200 GP in carriera.
Guado Williams – Prosegue anche il lavoro della Williams con alcuni esperimenti sulle sospensioni posteriori delle FW38 di Massa e Bottas che all'anteriore hanno finito per scegliere la versione meno evoluto dell'ala. I tecnici hanno anche spostato gli specchietti retrovisori, ora con staffe più alte di supporto, anche per consentire un flusso d'aria ottimale nella zona del corpo vettura.
Sensori – I piloti hanno scoperto anche i nuovi sensori che la FIA ha montato per verificare seallargano troppo le traiettorie per cercare velocità. Anche se gli organizzatori hanno spiegato che questa condotta sarà punita solo in alcuni tratti, quelli in cui si ritiene che una traiettoria oltre i limiti costituisca un illegittimo vantaggio. Un'ulteriore complicazione che renderà la gara più difficile da interpretare anche peri tifosi. Sottigliezze che non piacciono proprio a Vettel. “Se giriamo su delle piste in cui si è più veloci uscendo dalla sede stradale, c’è qualcosa che non va. Un pilota tende a percorrere la traiettoria più veloce, e quella dovrebbe essere pista. Sono andato stamane a fare il giro del tracciato, e ho visto che hanno speso molti soldi per cambiare i cordoli. Non mi piace, renderli tutti uguali appiattisce le differenze tra i circuiti”. Il tedesco non ha nemmeno gradito le scelte della FIA sui team radio. “Le macchine oggi sono molto complesse, i pulsanti sul volante sono lì per un motivo. Si vuole tornare indietro? Allora perché non torniamo al V12 col cambio manuale? Potremmo semplificare tutto tornando alla totale libertà di messaggi radio”.