Gruppo Fiat, Pomigliano D’Arco: fallito incontro con i sindacati
Lo stabilimento di Pomigliano D’Arco è pronto, non aspetta altro che la riconversione degli impianti per accogliere la produzione della nuova Panda. I 700 milioni di euro ci sono, mancano solo la buona volontà dei sindacati nel venire incontro alle esigenze del Lingotto: “Dalle discussioni è emerso che Fim, Fiom, Fismic, Uilm e Ugl hanno posizioni articolate. A oggi registriamo, quindi, l’assenza di una complessiva condivisione dei sindacati sull’applicazione di tutte le condizioni di flessibilità e competitività richieste per la realizzazione del progetto Futura Panda”.
La posizione “più articolata”, per usare un’espressione cara a Sergio Marchionne, è quella della Fiom: “c’è un problema di utilizzazione degli impianti e delle condizioni dei lavoratori; verificheremo con Fim e Uilm se può esserci una proposta diversa da quella presentata da Fiat. I 18 turni e il raddoppio dello straordinario non hanno senso: Fiat vuole diversi strumenti per decidere di volta in volta quale utilizzare”.
Ma qual è, ad esempio, la posizione della Uilm? Leggiamola attraverso le parole del segretario generale Rocco Palombella: “Ogni volta che partecipiamo a incontri importanti come questo con la Fiat ci armiamo di forte spirito costruttivo, e ci aspettiamo che lo faccia anche l’azienda, che ancora non l’ha fatto appieno. La Uilm, riguardo le richieste avanzate dal Gruppo Fiat, ha dato la propria disponibilità per quel che riguarda la flessibilità in modo da poter sfruttare a pieno le potenzialità l'impianto napoletano e raggiungere l'obiettivo di produzione di 280.000 unità. Siamo favorevoli a portare il numero dei turni ad un massimo di 18. Siamo contrari all’aumento, invece, dei turni di straordinario, cioè al passaggio da 40 ad 80 ore”.
Eugenio Tinto
