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Guida autonoma, Volvo si prepara al test più ambizioso: cento auto sulle strade di Londra

Si chiama “Drive me London” e si distingue dagli altri programmi perché coinvolgerà normali famiglie che proveranno i veicoli senza conducente in reali condizioni di guida. Al via all’inizio del 2017, è il test più ampio e esteso mai condotto sulle strade britanniche.
A cura di Valeria Aiello
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Una Volvo XC90 Drive Me durante i test sulle strade di Göteborg, in Svezia, nel 2014 / Volvo Cars
Una Volvo XC90 Drive Me durante i test sulle strade di Göteborg, in Svezia, nel 2014 / Volvo Cars

La guida autonoma è sempre più vicina: a velocizzare l’introduzione della tecnologia è Volvo Cars che ha pianificato l’avvio del più grande test di auto a senza conducente mai condotto sulle strade della rete pubblica britannica. L’iniziativa si chiama “Drive me London” e scatterà a partire dagli inizi del 2017, per proseguire a pieno regime nel 2018, coinvolgendo normali famiglie che potranno saggiare l’auto a guida autonoma sulle arterie della capitale in normali condizioni di guida. Proprio questa la forza del programma della casa automobilistica svedese che rientra nell’ambito di un progetto più ampio, con l’obiettivo dichiarato di puntare entro il 2020 all’azzeramento del numero delle vittime di incidenti a bordo di uno dei modelli del marchio scandinavo.

La guida autonoma rappresenta un enorme passo avanti nell’ambito della sicurezza automobilistica – ha dichiarato Håkan Samuelsson, Presidente e ceo di Volvo Cars – Prima si riuscirà a portare sulle strade le vetture con guida autonoma, prima si potrà iniziare a salvare vite umane.

Guida autonoma, incidenti in calo anche dell’80%

I dati delle ricerche condotte da enti indipendenti hanno indicato che la guida autonoma ha il potenziale per ridurre in modo significativo il numero degli incidenti stradali, in alcuni casi anche del 30%. Fino al 90% dei sinistri, infatti, sono attualmente riconducibili a errori o distrazioni di chi è alla guida e che, grazie all’introduzione di vetture senza conducente, andrebbero drasticamente a ridursi, diminuendo di conseguenza la frequenza degli incidenti. Negli Usa, le ricerche condotte dall’agenzia governativa per la sicurezza dei trasporti (Nhtsa) parlano di un calo dell’80% degli incidenti entro il 2035, proprio grazie alla maggiore diffusione delle auto a guida autonoma e connesse alla rete.

Cento auto a guida autonoma sulle strade di Londra

Il test coinvolgerà fino a 100 auto a guida autonoma (presumibilmente saranno delle XC90 ad accogliere la tecnologia) e i dati raccolti verranno utilizzati da Volvo per lo sviluppo di una gamma adatta alle condizioni di guida del mondo reale piuttosto che a quelle che caratterizzano i test sui circuiti di prova. Gli esperti del Tatcham Research, società di ricerca in ambito assicurativo, forniranno l’analisi dei dati tecnici, coinvolgendo eventuali piloti professionisti che necessariamente dovranno prendere parte al test.

I produttori di veicoli prevedono che le auto ad elevato contenuto di autonomia nella guida, in grado quindi di escludere completamente il conducente dalla guida effettiva per alcuni tratti del percorso, saranno disponibili più o meno dal 2021 in poi – ha commentato Peter Shaw, CEO di Thatcham Research Indubbiamente verrà ridotta drasticamente anche la frequenza degli incidenti.

Nel caso in cui l’incidente non si possa proprio evitare, la velocità d’impatto verrà comunque ridotta grazie alle prestazioni del sistema, contenendo così la gravità dell’incidente – ha aggiunto.

Il programma sulle strade inglesi andrà di pari passo con quelli previsti in Svezia, Cina e Usa. Avviato nel 2013, il progetto Drive Me ha già macinato chilometri nei test condotti nel 2014 sulle strade di Göteborg. Volvo ha già compiuto un grande passo in avanti nello sviluppo della tecnologia per le auto senza conducente e l’inizio del progetto pilota pubblico sarà fondamentale per assicurare l’efficiente integrazione delle soluzioni tecnologiche e organizzative nell’ambito della mobilità quotidiana.

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