Hamilton: “Red Bull e Ferrari veloci, in Canada sarà battaglia. Lauda? E’ sempre nel mio cuore”
Quattro vittorie in sei gare disputate e un vantaggio di 17 punti sul primo degli inseguitori, il compagno di squadra Valtteri Bottas: non poteva iniziare meglio la stagione di Lewis Hamilton, leader del mondiale 2019, che arriva in Canada per proseguire la striscia vincente.
Un tracciato, quello di Montreal, che potrebbe consegnarli un altro pezzo di storia della Formula 1: chiudendo davanti a tutti, infatti, diventerebbe il più vincente di sempre, eguagliando Michael Schumacher, sulla pista intitolata a Gilles Villeneuve. L'inglese, però, non si preoccupa dei record, ma soprattutto degli avversari, Red Bull e Ferrari in testa, che in Canada saranno più pericolosi che altrove.
Questo è uno dei miei 3 circuiti preferiti insieme a Silverstone e Austin; nell'era ibrida vincere è stato più complicato ma la macchina è sempre andata bene e mi aspetto di essere più forti rispetto al passato anche se le Ferrari ci daranno filo da torcere e mi aspetto di lottare con loro – ha ammesso in conferenza stampa -. A Monaco eravamo vicini, tutti i team si stanno avvicinando. Non è stato un inizio semplice sul fronte motore per noi, in questo circuito la potenza è importante quindi l'aggiornamento arriva nel momento perfetto. Ci aspettiamo dei piccoli miglioramenti, ma la velocità in rettilineo è uno dei punti focali su questo tracciato e quindi Red Bull con la power unit Honda e Ferrari saranno veloci. Spero ci sarà battaglia serrata tra tutti noi.
Niki Lauda sempre nel cuore di Hamilton
La scomparsa di Niki Lauda, soprattutto per Hamilton, ha rappresentato una grave perdita: il campione del mondo in carica, infatti, era particolarmente legato all'austriaco che lo aveva fortemente voluto in Mercedes aprendo così un'epoca di successi sia per l'inglese che per il team della Stella. Il britannico, anche nel weekend canadese, non dimentica l'ex pilota di Ferrari e McLaren: "Continueremo a gareggiare con Niki nel cuore per renderlo fiero. Lauda mi ha assunto per fare un lavoro, non per spiegarmelo, ma per me è stato un elemento importante del mio percorso. Non sarei qui se lui non ci fosse stato; ho imparato molto da lui e non avrei la base che ho oggi se non ci fosse stato. Nonostante questo voglio mantenere la positività; la vita continua e dobbiamo sfruttare ogni opportunità" ha concluso.