Hamilton rende merito a Vettel: “Un onore lottare con lui, nel 2019 sarà ancora più forte”
Il 2018 della Formula 1 va in archivio con l'undicesima vittoria stagionale -su 21 Gran Premi disputati – per Lewis Hamilton: l'inglese della Mercedes, nonostante il mondiale conquistato in Messico, infatti, non ha lasciato che le briciole agli avversari, costretti ad accontentarsi del podio. Sulla pista di Yas Marina, infatti, il britannico ha conquistato l'ennesimo successo di una stagione trionfale, chiusa con ben 88 punti di vantaggio sul secondo classificato, quel Sebastian Vettel che per più di metà stagione era riuscito a dargli filo da torcere.
L'inglese si complimenta con Vettel
Da dopo la pausa estiva, però, il campione del mondo in carica ha impresso al mondiale una ritmo insostenibile per tutti gli avversari: in 9 delle ultime gare Hamilton è riuscito a portare a casa ben 6 successi ipotecando il quinto mondiale della carriere ed eguagliando il record di Juan Manuel Fangio. A stagione conclusa, però, il britannico ha voluto rendere omaggio al suo grande rivale: "Vettel lo conosco fin dai tempi della Formula 3, è sempre stato uno duro e onesto, uno che ha fatto sempre un grande lavoro: non si può immaginare quanta pressione noi abbiamo e non dovete considerare i nostri errori come dei fallimenti. E' stato un onore e un privilegio lottare contro di lui e mi aspetto che Seb nel 2019 tornerà più forte", ha dichiarato a fine gara.
Un attestato di stima, quello del cinque volte campione del mondo, che rende l'idea di quanto la Ferrari abbia compiuto passi in avanti nel corso degli ultimi anni, arrivando a giocarsela quasi alla pari con la Mercedes, dominatrice assoluta dell'era ibrida della Formula 1. La sfida tra i due si riproporrà anche nel 2019 con Vettel a cercare il riscatto e Hamilton pronto a vincere l'ennesimo mondiale di una carriera già leggendaria; sarà un duello all'ultima staccata, ma stavolta i tifosi della Rossa sperano che, a fine stagione, non arrivino solo i complimenti, ma anche il titolo che permetterebbe alla scuderia di Maranello di interrompere un digiuno che dura dal 2008.