Hayden, l’ultimo straziante saluto di Roger: “Ciao Nicky, leggenda e fratello”
Nicky Hayden non ce l’ha fatta a vincere la sua sfida più importante. Il 35enne pilota statunitense della Superbike e campione del mondo MotoGp 2006 si è spento ieri pomeriggio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena dove era ricoverato da mercoledì scorso, giorno del terribile incidente durante un allenamento in bici sulle strade di Misano Adriatico. Kentucky Kid era rimasto in Romagna insieme alla fidanzata Jackie per godere di qualche giorno di relax prima di ripartire alla volta di Donington dove sarebbe tornato in sella alla sua Honda per la tappa inglese del campionato del mondo SBK. La fidanzata Jackie, con cui aveva programmato le nozze in estate, è sempre rimasta accanto a lui. Dagli Usa il giorno seguente sono arrivati la mamma Rose e il fratello Tommy che a poche ore dalla morte dalla morte di Hayden ha voluto ringraziare tutti coloro che sono stati vicini a Nicky e alla sua famiglia nei drammatici cinque giorni di agonia.
Il fratello Tommy: "Ciao Nicky, leggenda e fratello"
Anche l’altro fratello, Roger Lee, rimasto negli Usa insieme a papà Earl che non ha potuto affrontare il volo dal Kentucky per problemi cardiaci, ha postato un lungo e toccante messaggio. “Nicky, fratello mio, la nostra storia non doveva finire così. Sei stato campione del mondo per una ragione. Non ho mai incontrato nessuno con la passione per le moto da corse come te. Ricordo che quando siamo cresciuti, dividevamo la stanza e tu studiavi gli appunti che avevi preso gara precedente, avevamo 12-13 anni. Non dimenticherò mai il lunedì mattina dopo che hai vinto il campionato del mondo, mi hai svegliato per andare a correre. Questo è quello che ti differenziava dagli altri e ti ha fatto una leggenda – scrive su Instagram Roger, quattro anni più giovane di Nicky, anche lui pilota professionista nel MotoAmerica Superbike con la Suzuki.
La foto della gioia dopo Valencia 2006
“Potrei continuare – aggiunge – Ci hai reso tutti migliori perché quando non eri qui, ci allenavamo in bicicletta o in moto per chiudere il gap quando lo avremmo fatto con te. Mi hai spinto al mio massimo, ma la cosa più importante che è mi ricorderò il fratello che eri. Eri una leggenda e un fratello. C’eri sempre per me a prescindere di cosa ti capitasse. Volevi aiutare, sono contento che tu abbia potuto vedermi al mio meglio nell’ultimo paio di anni, non solo in moto, ma soprattutto nella vita. Posso sedermi qui e chiedermi il perché di questo tutto il giorno, ma invece voglio essere grato per avere avuto un fratello come te per 33 anni. Non preoccuparti, terrò sotto controllo le nostre nipoti, non avranno un ragazzo finché non andranno all’università e insegnerò ai nipoti cosa serve per essere un campione nel caso vogliano prendere quella strada”. Per ricordare quei momenti, Roger ha condiviso una foto di quell’incredibile domenica della gara di Valencia 2006. “Questa foto per me è speciale, perché dopo un po’ di sfortuna il tuo titolo mondiale sembrava che il titolo fosse andato, ti avevo sostenuto e ti avevo detto che era ancora il tuo anno, e quella è stato la cosa che hai fatto quando ti ho visto sul podio”.
Kathleen: "Non perdo solo un grande fratello ma il mio migliore amico"
Una lettera intima e toccante, nel ricordo del momento di un fratello speciale al quale anche la sorella Kathleen si è unita, attraverso un messaggio su Twitter. “Oggi no perdo solo il mio grande fratello ma anche il mio migliore amico. Riposa in Pace Tricky, fino a quando non ci incontreremo di nuovo”. Parole strazianti che ricordano il forte legame che Nicky aveva con la sorella e la famiglia tutta, una delle dinastie da corsa più vincenti, “The First Family of Racing” l’aveva definita il padre Earl dal quale Nicky aveva ereditato il suo 69, padre dei cinque figli avuti da mamma Rose che hanno tutti seguito la sua strada.