Horner, team principal Red Bull: “Perdere la Ferrari sarebbe un danno per la F1”
La questione legata alle future regole della Formula 1 continua a tenere banco: dopo le parole del presidente Ferrari Sergio Marchionne, che ha ammesso come la Rossa sia pronta a valutare l'abbandono al circus e la creazione di un campionato alternativo se le linee dettate da Liberty Media non verranno modificate, e l'appoggio alla causa delle scuderia di Maranello da parte di Toto Wolff, team principal della Mercedes, la situazione è sempre più aggrovigliata.
La Red Bull al fianco della Ferrari
I nuovi proprietari a stelle e strisce non avevano previsto che le polemiche sarebbero arrivate fino a questo punto: i grandi costruttori della Formula 1 – Ferrari, Mercedes, Renault e Honda – non hanno digerito le nuove regole che scatteranno alla fine del 2020 e si sono ribellate alla standardizzazione delle power unit teorizzata dagli americani. A sposare la causa portata avanti dalla Rossa e non solo, adesso, è sceso in campo anche Christian Horner, team principal della Red Bull.
Perdere il Cavallino sarebbe un danno. Noi vogliamo gareggiare contro la Ferrari che è uno dei marchi più prestigiosi presenti nel circus – sono state le sue parole riportate da Racer.com -. La Formula 1 probabilmente sopravviverebbe, ma noi preferiamo competere in una categoria che prevede la sua presenza piuttosto che in una senza. La vera domanda è se lasciare la Formula 1 danneggerebbe la Ferrari.
Una presa di posizione piuttosto netta quella del boss della scuderia di Milton Keynes, convinto che la presenza della scuderia di Maranello rappresenti una spinta in più alla Formula 1. L'idea comune è che a beneficiare della presenza della Rossa sia più il circus stesso che non il team italiano; la Ferrari è uno dei marchi storici dell'automobilismo, unica a partecipare ad ogni edizione del campionato mondiale nonché squadra con più tifosi nel mondo. I nuovi proprietari di Liberty Media dovranno affrontare la questione partendo da questi presupposti considerando che anche i rivali dichiarati, come Mercedes e Red Bull, spingono per continuare a lottare contro il Cavallino.
