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I piloti della Superbike in Thailandia con un solo obiettivo: fermare Jonathan Rea

Secondo appuntamento stagionale sul circuito di Buriram. Il pilota Kawasaki nuovamente favorito dopo la doppietta australiana. La Ducati è pronta alla sfida con Giugliano, non ancora al 100% e con Davies, in cerca della vittoria sfuggita a Phillip Island.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Jonathan Rea - Getty
Jonathan Rea – Getty

Per il secondo anno consecutivo la Superbike è pronta a regalare un nuovo intenso week-end di spettacolo sul nuovissimo Chang International Circuit di Buriram, in Thailandia. Un circuito nuovo, costruito in tempi record ed inaugurato a fine 2014, con una storia troppo recente per affidarsi ai pronostici legati alle statistiche. Ma se il riferimento al passato è d’obbligo, allora non si può non fare riferimento alla scorsa stagione, dove un sorprendente Jonathan Rea firmava la prima doppietta stagionale nella corsa che l’avrebbe portato alla conquista del suo primo titolo iridato. Nel 2015 Rea in Thailandia aveva fatto il pieno, con Superpole e vittorie schiaccianti su Haslam in entrambe le gara.

Jonathan Rea: e se fosse una nuova doppietta?

Difficile fare pronostici, ma la stagione di Rea è partita nel migliore dei modi in Australia, con una doppietta, seppure sofferta contro avversari tosti del calibro di Chaz Davies e Michael VD Mark. I punti di vantaggio sull’olandese in sella alla Honda sono già 14 e Rea lo scorso anno ha pienamente dimostrato di gradire il nuovo tracciato asiatico. Chi arrivò secondo in entrambe le gara, Haslam, non è più schierato in griglia essendo migrato nel Campionato Inglese, e questo potrebbe essere un altro punto a favore del Campione del Mondo in carica. Infine Honda e Ducati, lo scorso anno in pista con Troy Bayliss in sostituzione di Giugliano infortunato, non si erano dimostrate molto competitive sui 4.554 metri del Chang International Circuit, caratterizzati da due lunghi rettilinei. Insomma: tutto gioca a nuovamente a favore di Rea, che nel caso di una nuova doppia vittoria potrebbe già dare il primo strappo in classifica sugli avversari.

Ducati alla riscossa, ma Giugliano non è ancora al top

Panigale in grande forma, come dimostrato a Phillip Island e piloti pronti a giocarsi la vittoria. Chaz Davies il primo gradino del podio l’ha veramente sfiorato in Gara 1, per soli 63 millesimi, mentre in Gara 2 il sogno è sfumato con la caduta all’ultimo giro. Il bilancio è comunque positivo, con due podi conquistati, grazie anche al terzo posto di Davide Giugliano in Gara 2. Il pilota romano ha dimostrato un nuovo approccio alle gare, dimostrando più maturità. Per Giugliano la Thailandia è una novità assoluta, in quanto saltata lo scorso anno per il brutto infortunio patito in Australia. Vedremo come si comporterà in pista dopo le due belle gare in Australia, nonostante una condizione fisica non ancora perfetta: “I risultati ottenuti in Australia mi hanno rincuorato. La Panigale R è senza dubbio migliorata e, grazie al grande lavoro di gruppo e ad una maggiore esperienza con il pacchetto, siamo riusciti a partire con il piede giusto dopo una lunga assenza dalle gare. In Tailandia non ho mai corso e dovremo fare i conti anche con il caldo ma, a questo proposito, Phillip Island ha rappresentato un bel banco di prova. Fisicamente non mi sento ancora al 100% ma sono vicino alla migliore condizione e mi farò trovare preparato”.

Cosa aspettarsi da Guintoli, Hayden e Sykes

Vedere otto piloti in sella a moto di quattro case diverse giocarsi le prime posizioni in Australia è stato uno spettacolo nello spettacolo della Superbike. Yamaha è arrivata con la nuova R1 e con Sylvain Guintoli in grande forma. Il francese pare aver ritrovato la fiducia in se stesso dopo un anno opaco in casa Honda, mentre proprio in sella alla vecchia CBR ha subito impressionato Nicky Hayden, per il quale il mondo Superbike è una nuova scoperta, con il nuovo format delle gare in due giorni, con una moto decisamente diversa dai prototipi MotoGP e con nuovi tracciati, come nel caso del Chang, da imparare. Hayden promette bene, da quanto fatto vedere nei test e nella prima uscita australiana, e c’è da scommettere che sarà presto protagonista. Occorre infine soffermarsi sul caso Tom Sykes, che è nuovamente incappato nelle difficoltà di gestione della corsa, errore spesso riscontrato anche nella passata stagione. Velocissimo sul giro secco e nelle battute iniziali di gara, Sykes cede il passo nel finale, un po’ a causa della gestione degli pneumatici, un po’ per mancanza di aggressività nel corpo a corpo. Lo scorso anno per lui un terzo posto in Gara 1 ed un più modesto quinto in Gara 2.

Orari per seguire la trasferta Thailandese

Il nuovo format con le gare al sabato ed alla domenica deve forse ancora entrare nel cuore degli appassionati, ma questo permette di dilatare maggiormente lo spettacolo nell’arco del week-end. Per seguire Rea ed avversari da Buriram occorre sintonizzarsi sui canali Mediaset ed Eurosport tenendo conto del fuso orario. Superpole sabato a partire dalle ore 7:30 e start di Gara 1 alle ore 10:00. Per Gara 2 occorre aspettare la domenica alle ore 10:00, ovviamente orario italiano.

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