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I promoter dei GP di F1 contro la gestione Liberty Media: “Incoerenti, serve più collaborazione”

La Fopa (Formula One Promoters’ Association) ha scritto una lettera indirizzata ai nuovi proprietari a stelle e strisce nella quale si evidenziano 3 punti chiave: la perdita di contenuti gratis per i fan, la mancanza di chiarezza sulle nuove iniziative di business e la contrarietà al meccanismo per il quale l’introduzione di nuove corse avviene a scapito di quelle già in calendario.
A cura di Matteo Vana
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La festa sotto il podio del Gp d'Italia di Formula 1 / GettyImages
La festa sotto il podio del Gp d'Italia di Formula 1 / GettyImages

L'ingresso di Liberty Media nel mondo della Formula 1 ha portato benefici, con il grande pubblico che sembra aver riscoperto la massima serie dei motori e le gare sempre più spettacolari, ma non è tutto oro quel che luccica: i promoter dei Gran Premi, infatti, hanno fatto un fronte comune sulla necessità di cambiare le cose. Dopo la riunione della loro associazione, alla quale hanno preso parte la maggior parte dei rappresentanti degli eventi del Circus, gli organizzatori hanno emesso un comunicato per mostrare la propria preoccupazione riguardo il futuro delle gare.

La Fopa (Formula One Promoters' Association) si è riunita a Londra e i rappresentanti di 16 GP su 21 hanno espresso deciso di far sentire le proprie perplessità in una lettera in cui si evidenziano tre problemi chiave: la perdita di contenuti gratis per i fan – inclusi i GP trasmessi in chiaro -, la mancanza di chiarezza sulle nuove iniziative di business e la contrarietà al meccanismo per il quale l'introduzione di nuove corse avviene a scapito di quelle già in calendario. La lettera inviata si conclude con la richiesta di "un approccio più collaborativo allo sviluppo del campionato e l'opportunità di offrire la loro esperienza e competenza in uno spirito di partnership con la Formula 1 e la FIA".

Il GP di Miami rischia di mettere in crisi Liberty Media

A far scattare sul piede di guerra gli organizzatori è stata soprattutto l'intenzione, da parte di Liberty Media, di organizzare un GP a Miami offrendo addirittura una partecipazione agli utili invece che il modello più tradizionale con la solita tassa d'ingresso pagata da ogni circuito. Su tutti si è levata la voce del presidente della Fopa, Stuart Pringle, che gestisce il GP di Silverstone: "Tutti sono insoddisfatti, le idee di Liberty sono incoerenti. Siamo stati tutti rispettosi e silenziosi fino ad ora, ma abbiamo grandi preoccupazioni per la salute futura dello sport sotto questa gestione. Miami? A quanto pare stanno ottenendo un accordo gratuito e questo non sta bene a nessuno, inclusi ai colleghi statunitensi di Austin, che stanno lavorando duro per trovare i soldi e pagare il loro GP" sono state le sue parole riportate dalla stampa inglese.

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