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Il boss di Liberty Media, Carey: “Avrei mantenuto le grid girls, ma non erano più adatte”

Il nuovo capo del circus dice la sua riguardo l’abolizione delle ombrelline: “Le critiche sul loro ruolo giungevano ormai da ogni parte, ma questo non significa che non avremo più belle donne ai Gran Premi” ha sottolineato.
A cura di Matteo Vana
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Chase Carey - Getty images
Chase Carey – Getty images

A partire dalla stagione 2018 la Formula 1 cambia volto: fuori le grid girls – le ragazze che per anni hanno popolato la griglia di partenza posizionandosi al fianco dei piloti prima dello start – dentro i ragazzi, scelti tra le categorie minori per avvicinare ancora di più i campioni in erba alla Formula 1. Un decisione, quella presa dai nuovi proprietari di Liberty Media che non è piaciuta agli addetti ai lavori tanto da far piovere critiche da ogni parte: da Bernie Ecclestone a Niki Lauda, passando per i ferrarista Vettel e Arrivabene, fino ad arrivare alle grid girls stesse, quasi tutti hanno mal digerito il cambiamento.

Una scelta fatta per essere al passo con i tempi; le ombrelline, infatti, almeno secondo la proprietà a stelle e strisce, non erano più "in linea con i valori del marchio e chiaramente in contrasto con le regole di base della società moderna". A difendere il proprio operato è sceso in campo proprio Chase Carey, boss di Liberty Media che, in una intervista a Sport Bild, ha confessato:

Ci aspettavamo questa reazione, soprattutto dalle persone che sono cresciute con le grid girls in pista – ha affermato – . Fosse dipeso da me avrei mantenuto le ombrelline, mi piacevano e so che molte donne hanno fatto questo lavoro con grande orgoglio. Qui però non si parla di me, ma del futuro di questo sport e se c'è una clientela significativa che pensa che le grid grils non erano più adatte e le critiche sul loro ruolo giungevano ormai da ogni parte. Non ha senso essere testardi e aggrapparsi a cose che andavano bene 20 ani fa. Questo non significa che non avremo più belle donne ai Gran Premi; glamour e ragazze apparterranno sempre alla Formula 1, questo lo posso promettere.

La presa di posizione sulla Ferrari

Il boss di Liberty Media, quindi, conferma quanto già espresso nel comunicato con la quale si sanciva l'abolizione delle grid girls aggiungendo, però, come anche lui avrebbe tenuto le ragazze. La scelta, invece, ricadrà sui ragazzi, come già succede in Formula E anche se, molto probabilmente, sarà l'unica cosa che la Formula 1 prenderà in prestito visto che Chase Carey non sembra vedere di buon occhio il campionato dedicato alle monoposto 100% elettriche: "Al momento è più uno street party che un evento sportivo; che si sviluppino campionato come la Formula E è positivo, ma la Formula 1 è e sarà sempre il top" ha concluso.

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