Il nuovo logo della Maserati per festeggiare il centenario (FOTO)
Era dicembre 1914 quando Alfieri Maserati pensò all'impresa e, a Modena, la fece. Di lì a poco l'Italia sarebbe entrata nel primo conflitto bellico mondiale, ma i fratelli Maserati stavano già intraprendendo la strada difficoltosa che tra crisi e acquisizioni avrebbe portato una casa automobilistica ad essere famosa in tutto il mondo. Alfieri convinse i fratelli Ettore ed Ernesto a costituire la società che nacque ufficialmente il 14 dicembre del 1914, ma la prima auto dovette attendere la fine della guerra e la normalizzazione delle attività industriale per conoscere la luce nel 1926 (nacque così la Tipo 26). Alla morte di Alfieri nel 1932 si unì alla società il fratello Bindo. Fu poi la volta di Mario, un altro fratello ancora, a cui si attribuisce l'ideazione del logo: il Tridente ispirato a quello di Nettuno nel centro di Bologna.
La Maserati nacque così, con un'auto da corsa. La Tipo 26 – motore di 1,5 litri da 8 cilindri con potenza di 120 cavalli – ottenne da subito prestigiosi successi proiettando la casa modenese in un'attività – quella sportiva – nella quale si distinse al punto tale da farsi guidare da piloti del calibro di Juan Manuel Fangio e Tazio Nuvolari. Bisognerà attendere il 1947 per conoscere la prima Maserati stradale, la A6 Granturismo. Inizia un'altra storia, si attraversa la strada parallela e affascinante delle auto commerciali rivolte ad un pubblico che ama la velocità e che può permettersela. Eppure gli affari non vanno sempre bene. Il nome prestigioso non basta e bisogna così accettare l'ingresso di Citroen, poi la loro uscita e l'acquisto di De Tomaso, la società automobilistica modenese del pilota e imprenditore argentino Alejandro de Tomaso. Poi Fiat, Ferrari, e infine oggi, sotto il braccio protettivo del Lingotto.
Dalla A6 Granturismo alla Levante ne sono passati di anni. Come per le concorrenti, la passione per i motori è stata la spinta, ma è il mercato che ha poi smussato gli angoli e tirato il morso verso la direzione giusta, con strappi più o meno dolorosi in base alla casa produttrice. Oggi la Maserati fa numeri impensabili in passato, prodotto probabilmente della gestione Fiat che ha ottimizzato sia i costi attraverso la condivisione della componentistica tra le diverse case del gruppo, sia le vendite con modelli meno di nicchia. E poi c'è la crisi che, secondo un paradosso solo apparente, spesso fa crescere il volume d'affari dei brand di lusso.
Un successo lungo 99 anni che a dicembre del 2014 arriverà a cifra tonda. Il centenario si prepara già da ora, disegnando un nuovo logo che ricorda le date 1914-2014, stampando "Maserati, un secolo di storia", organizzando eventi che a Modena raccoglieranno il 19-21 settembre circa 250 modelli provenienti da diverse parti della Terra. Il 6 dicembre 2014 verrà presentato il libro ufficiale del Centenario presso lo showroom di Modena. Esattamente cento anni prima Alfieri Maserati ruppe gli indugi: decise di fondare l'impresa e di coinvolgere i fratelli. Di creare una casa automobilistica dall'identità definita, capace di parlare senza imbarazzo alcuno di velocità e stile.