Il sogno di Liberty Media potrebbe avverarsi, Miami pronta a entrare in F1 già nel 2019
Il sogno di Liberty Media, i nuovi proprietari della Formula 1, potrebbe presto diventare realtà: la città di Miami, infatti, potrebbe ospitare una tappa del mondiale nel mese di ottobre a partire già dalla stagione 2019 facendo aumentare così il numero di gare che passerebbe dalle 21 attuali alle probabili 23 visto che anche il Vietnam sembra ormai in dirittura d'arrivo per concludere le trattative avendo ricevuto anche l'ok dei delegati che hanno visitato il circuito cittadino.
Due gare negli Stati Uniti, ecco l'obiettivo dei nuovi proprietari
L'ipotesi di ospitare una seconda gara negli Stati Uniti dopo quella di Austin è una delle idee principali fin dall'approdo della nuova proprietà in Formula 1: il sogno, mai nascosto, è quello di ampliare il mercato statunitense arrivando a un calendario che comprenda 25 GP stagionali. L'ingresso di Miami realizzerebbe il primo dei grandi sogni targati Liberty Media avvicinando quella quota definita ideale da Chase Carey e soci; stando a quanto riportato dal Miami New Times, infatti, una commissione diretta dal sindaco della città sarebbe stata incaricata di avviare le trattative con Liberty Media per un possibile impegno già a partire dalla prossima stagione.
Un obiettivo ambizioso, debuttare già nel 2019 potrebbe rivelarsi una corsa contro il tempo difficile da vincere, ma Eugene Ramirez, portavoce della città di Miami, non nasconde che ospitare una gara del massimo campionato del motorsport è un evento al quale la Florida è particolarmente interessata: "Le gare di Formula 1 hanno un appeal global e lo stesso discorso vale per la nostra città. Vedremo se nelle prossime settimane si riuscirà a unire entrambe le cose in un grande evento" sono state le sue parole. Nuovi Gran Premi sono pronti ad entrare in Formula 1 e una stagione come quella che è appena iniziata, con tre vincitori diversi nelle prime quattro gare e un livello di spettacolarità che sembra essere tornato quello dei tempi migliori non possono che fare bene all'intero movimento.
