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Impresa Hamilton in Ungheria: “Anche Lauda si sarebbe tolto il cappello”

L’inglese esulta dopo la vittoria all’Hungaroring: ” sono molto grato al mio team per questa giornata. Non ero sicuro di poter riprendere 19 secondi di distacco dopo la sosta e pensavo che le gomme sarebbero calate, ma il team mi diceva di continuare a spingere” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Una vittoria cercata, inseguita, voluta e raggiunta come solo i grandi campioni sanno fare: Lewis Hamilton, con il successo in Ungheria, dimostra di essere ancora il più forte in Formula 1, ricacciando indietro l'avanzata dei giovani terribili come Verstappen e Leclerc, e mette una seria ipoteca sul sesto mondiale della sua carriera volanda a +62 dal primo degli inseguitori, quel Valtteri Bottas che dopo le prime due gare si è piano piano sgretolato così come l'illusione che fosse l'anno giusto per veder trionfare un volto nuovo.

Lewis Hamilton - Getty images
Lewis Hamilton – Getty images

La gara dell'Hungaroring ha mostrato la forza del binomio Mercedes-Hamilton: da un lato la scuderia che ha richiamato il pilota ai box al momento giusto indovinando la strategia e mettendolo nelle condizioni di rimontare, dall'altra il talento del britannico che, in venti giri, ha recuperato 20 secondi all'olandese andandosi a prendere la vittoria.

Sono stanco ed è giusto così, sono molto grato al mio team per questa giornata. Non ero sicuro di poter riprendere 19 secondi di distacco dopo la sosta e pensavo che le gomme sarebbero calate, ma il team mi diceva di continuare a spingere; giù il cappello per loro e penso che se ci fosse stato Niki Lauda anche lui se lo sarebbe tolto – ha dichiarato l'inglese a fine gara -. Stiamo insieme da 7 anni ma non è mai scontato, c’è sempre qualcosa di nuovo quando vinci una gara. Ringrazio tutti i ragazzi qui e in fabbrica, in una gara poter spingere così tanto è stato un divertimento incredibile. Onestamente abbiamo avuto problemi ai freni per tutto il weekend, con il surriscaldamento all’anteriore e non sapevamo se potevamo arrivare alla fine della gara.

Una vittoria che proietta il campione del mondo in carica a quota 250 punti, ben 62 in più rispetto al primo degli inseguitori: una divario che, alla sosta estiva, assicura a Lewis Hamilton una seconda parte di stagione di tranquillità nella quale gli basterà gestire per portare a casa il sesto titolo della sua carriera. Adesso sono 10 le vittorie che lo separano dal record di Michael Schumacher, un traguardo che non potrà raggiungere in questo 2019 ma che, da qui alla fine della stagione, potrebbe avvicinare sensibilmente: è questo il grande obiettivo dell'inglese e di sicuro il pilota della Mercedes farà di tutto per raggiungrrlo il più in fretta possibile.

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