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Incentivi auto elettriche, Di Maio: “Vedrò costruttori per migliorarli”. Salvini: “No a nuove tasse”

Il leader del Movimento 5 Stelle apre alla possibilità di rivedere il sistema bonus malus su elettriche e vetture inquinanti: “Ho deciso di convocare un tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico per migliorare gli incentivi. La norma va migliorata subito per non penalizzare nessuno”. Dice no anche Matteo Salvini: “Io sono contrario ad ogni ipotesi di nuove tasse sull’auto che è già uno dei beni più tassati” le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Auto elettriche
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Il nuovo sistema bonus malus, inserito con un emendamento e approvato dalla commissione bilancio della Camera, che prevede incentivi per le auto ecologiche penalizzando quelle più inquinanti, fa già discutere: dal 1° gennaio 2019, infatti, gli automobilisti che sceglieranno di acquistare una vettura "green" potrebbero vedersi riconosciuto un bonus fino a 6.000 euro mentre coloro che opteranno per un‘auto ad alimentazione classica, come benzina o diesel, avranno una tassa che, nel caso dei veicoli con emissioni di Co2 elevate, si vedranno applicare un'imposta crescente fino a un massimo di 3.000 euro.

Di Maio: "Presto tavolo tecnico per migliorare la norma"

Una norma che, però, è pronta ad essere rivista come ammesso dal vicepremier Luigi Di Maio: "Ho deciso di convocare un tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico, per migliorare gli incentivi per l'auto elettrica, ibrida e a metano, con i costruttori, a partire da Fca, e con le associazioni dei consumatori. Insieme troveremo la soluzione giusta per centrare due obiettivi: proteggere noi e i nostri figli dall'inquinamento, senza pesare sul portafogli. La norma va migliorata subito per non penalizzare nessuno, in particolare chi ha bisogno di acquistare un'utilitaria" ha ammesso il leader del Movimento 5 Stelle su Facebook dopo le polemiche seguite all'introduzione della tassa sulle auto diesel.

Salvini: "Contrario a nuove tasse sulle auto"

Un provvedimento, quello che potrebbe essere introdotto, che ha fatto storcere il naso anche a Matteo Salvini che ha ammesso di non essere favorevole alla misura: "Io sono contrario ad ogni ipotesi di nuove tasse sull'auto che è già uno dei beni più tassati" ha specificato a Radio anch'io parlando della nuova imposta che penalizzerebbe le vetture considerate più inquinanti. Perplessità che rischiano di stoppare sul nascere la proposta che prevede l'introduzione di incentivi da 1.500 a 6.000 euro per l’acquisto di veicoli ibridi ed elettrici da applicare a partire da gennaio 2019 penalizzando, al tempo stesso, le immatricolazioni di vetture a benzina e diesel – che rimangono le più diffuse in Italia –  con un malus sull'acquisto. Contrarie, oltre al vicepremier Salvini, anche le associazioni di settore che adesso saranno chiamate a dare la proprio opinione sulla questione per cercare di migliorare la norma.

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