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Incentivi, in Veneto mille euro a chi rottama la vecchia auto

La Regione stanzia 2 milioni di euro per la rottamazione delle auto inquinanti che saranno ripartiti in contributi di 1000 euro per chi rottama la vecchia auto a favore di una nuova vettura Euro 5 o Euro 6.
A cura di v.a.
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Il Veneto si fa gli incentivi da solo e li finanzia con le risorse accantonate nel fondo per gli interventi finalizzati alla riduzione dell’inquinamento in una campagna per la sostituzione delle vetture inquinanti. Nel complesso, la Regione stanzia 2 milioni di euro per la rottamazione delle auto inquinanti che saranno ripartiti in contributi da 1000 euro a ogni richiedente che decida di rottamare una vecchia auto a favore di una nuova vettura Euro 5 ed Euro 6.

Bonus di 1000 euro

L’iniziativa, annunciata dall’assessorato all’Ambiente della Regione Veneto, permette ai residenti in possesso di veicoli appartenenti alla categoria M1, destinati al trasporto di persone, e alle classi di emissione Euro 0 benzina o diesel ed Euro 1, 2, 3 diesel di accedere al contributo inoltrando la richiesta entro il 31 marzo 2015. Sono inclusi i veicoli con doppia alimentazione benzina e metano o benzina GPL purché omologati nella classe emissiva Euro 0 benzina. In caso di acquisto di un’auto Euro 5 a benzina, la cilindrata non potrà superare i 1600 cc mentre per le ibride e bifuel, il limite sale a 2000 cc, cilindrata massima prevista anche per Euro 6 a benzina. Non sono invece previsti incentivi per chi intende acquistare un’auto diesel. Il nuovo veicolo dovrà essere acquistato a decorrere dalla pubblicazione del bando fino al 31 marzo 2015.

Una misura concreta

La campagna anche se limitata ai residenti del Veneto e con un budget che, seppur non esiguo, non potrà soddisfare tutti, è una misura che mira a svecchiare il parco circolante con sicuri impatti sulla sicurezza e l’inquinamento, aspetti sottolineati nel comunicato della Regione dall’assessore all’ambiente Maurizio Conte e consultabile a questo link. Al comunicato fa eco il plauso di Federauto: “Mentre il tavolo di lavoro dell’automotive è di fatto impantanato al Ministero dello Sviluppo Economico, e nella latitanza generale delle Istituzioni Nazionali verso un comparto che fattura il 12% del PIL, partecipa alle entrate fiscali 17% e occupa circa 1 milione 200.000, il Veneto ha sostituito alle chiacchiere una iniziativa forte e concreta. Magari non è la soluzione di tutti i nostri mali, ma è un importante segnale che auspichiamo non resterà isolato” si legge nella nota diffusa.

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