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Incidente Doriano Romboni, caso riaperto: si indaga per omicidio colposo

L’avvocato della famiglia Romboni: “Avvisi già notificati dalla Procura di Latina”. Tra i destinatari anche gli uffici della Federmoto.
A cura di Valeria Aiello
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Svolta nelle indagini sul caso di Doriano Romboni. A cinque anni dal tragico incidente sulla pista “Il Sagittario” di Latina, nelle prove del Sic Day in cui l’ex pilota del Motomondiale ha perso la vita, la Procura della Repubblica di Latina è arrivata alla conclusione delle indagini preliminari, notificando agli indagati gli avvisi con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Tra i destinatari ci sarebbero anche gli uffici competenti della Federazione Motociclistica Italiana.

Lo ha dichiarato l’avvocato Caterina Caterino, legale di Sara Romboni, moglie del pilota, alla trasmissione ‘A ruota libera’ sul canale Youmotor.tv. “Il caso Romboni non è stato mai chiuso – ha spiegato l’avvocato – In seguito alla morte di Romboni era stato aperto un fascicolo, prima contro ignoti, alla Procura della Repubblica di Latina. I tempi di accertamento sono un po' lunghi, si era anche richiesta l’archiviazione, ma grazie alla grande tenacia della moglie di Romboni si è riaperto il caso”.

Dal 2013 e dopo tanta opposizione, si arriva a un avviso di conclusione delle indagini preliminari, che è stato notificato a chi la Procura della Repubblica ritiene essere imputati di diversi titoli di reato. Parliamo di omicidio colposo. L’omologazione del circuito è stata rilasciata in modo superficiale secondo me e la cosa più grave è che quello stesso circuito, dopo la morte di Romboni, è stato modificato”.

Il fascicolo è stato riaperto in relazione alla non conformità tra le misure di omologazione della Federazione e quelle reali del circuito nella configurazione all’epoca dell’incidente. “Una cosa è certa, dopo che Doriano è morto, nessuno ha preso le misure, i rilievi che si prendono ad esempio in un incidente stradale. Nessuno ha mai preso neanche le misure reali di quel preciso circuito, che in quella conformazione era pericolosissimo. Chi omologa i circuiti? La Federazione, ma ad oggi non sappiamo ancora quando è avvenuta questa omologazione. Le misure reali non corrispondono a quelle della piantina del circuito allegata alla prima omologazione, precedente al 2013. Vorremmo sapere dalla Federazione come sono state prese queste misure e chi ha deciso di dare questa omologazione”.

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