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Sicurezza stradale, il 4% delle morti è causato da incidenti contro gli alberi

I dati diffusi dall’Asaps risalgono all’agosto scorso: 127 i morti, tra cui un bambino, e 255 feriti. La regione con più casi è il Veneto, ben 33, seguita da Lombardia e Toscana.
A cura di Matteo Vana
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Le cause di morte per incidenti stradali, purtroppo, sono molteplici ma l'Asaps, l'associazione sostenitori amici polizia stradale nell'ambito dell'opera di monitoraggio alla quale è dedita, ne ha trovata una troppo spesso sottovalutata. I dati sono inquietanti: 127 morti, di cui 1 bambino, 255 feriti, di cui 14 sotto i 13 anni, 10 incidenti con più di una vittima, con 242 eventi complessivi, di cui 103 al nord Italia, 72 al centro e 67 al sud e nelle isole. La prima inchiesta del genere fa emergere numeri che fanno impressione.

Il Veneto è la regione con più incidenti

I dati sono relativi alla scorsa estate, ma il recente incidente che ha visto coinvolti tre giovani tra i 18 e i 20 anni a Bitetto, li riporta alla mente. Un problema da risolvere in fretta se non si vuole assistere ad altre vittime. Le cause per cui un'auto finisce contro un albero sono molteplici: malore, colpo di sonno, velocità distrazione. A volte può salvare la vita, come nel caso dei giovani a Vico Equense, ma spesso non è così: le 127 vittime fatte registrare rappresentano quasi il 4% della mortalità su strada. Le regioni in cui il fenomeno risulta più elevato è il Veneto, con 33 eventi, seguita dalla Lombardia  a quota 31 e dalla Toscana  con 27.

Nessun caso in Basilicata e Val d'Aosta

Scorrendo l’elenco troviamo poi il Lazio, con 23 eventi, seguito da Abruzzo e Puglia con 20 incidenti, dall’Emilia Romagna con 18, Marche con 13, Sardegna e Friuli Venezia Giulia con 9, Piemonte, Sicilia e Umbria a quota 8. Tra le regioni più virtuose sotto questo punto di vista ci sono Campania 5, Liguria 4, Calabria 3, Molise e Trentino Alto Adige 1, mentre, sempre secondo i dati raccolti dall’Asaps, in Basilicata e in Valle d’Aosta, non si sono registrati schianti contro gli alberi. Il Regolamento di attuazione del Codice della Strada impone ai privati di non piantare alberi fuori dai centri abitati ad una distanza dal confine stradale inferiore alla massima altezza che la pianta potrebbe raggiungere. Nel 2010, poi, la Cassazione ha esteso il divieto anche agli enti pubblici. Il problema, però, è che non c'è stata nessuna eliminazione di tutti gli alberi fuorilegge dopo l'emanazione della norma permettendo così agli alberi di continuare ad essere un pericolo.

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