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Incidenti stradali: 1,3 milioni di italiani scappano dopo aver tamponato un’auto in sosta

Un automobilista su sei ammette, in caso di tamponamento di un veicolo in sosta senza proprietario, di preferire darsi alla fuga piuttosto che lasciare il classico bigliettino: a farlo sono soprattutto gli uomini e i motivi principali sono legati alla convinzione di aver causato un danno tutto sommato minimo, seguita dalla paura di dover sostenere delle spese troppo alte per le proprie tasche.
A cura di Matteo Vana
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Tamponamento tra due auto
Tamponamento tra due auto

"Oltre al danno, la beffa" recita uno degli adagi più famosi, un detto con il quale prima o poi ogni automobilista si ritrova a fare i conti: ogni guidatore, infatti, nel corso della sua carriera al volante, si è ritrovato a fare i conti, dopo aver parcheggiato la propria vettura, con la classica "strusciata" sul paraurti o, nel peggiore dei casi, con la parte posteriore dell'auto ammaccata. Una situazione che coinvolge tutti e nella quale ognuno spera di trovare il classico bigliettino con il recapito telefonico da contattare per fare riparare il danno ma che spesso non corrisponde a verità.

Un automobilista su sei preferisce non lasciare tracce

Sono 7,7 milioni gli automobilisti italiani ai quali è capitato almeno una volta di danneggiare un veicolo terzo in sosta in assenza del relativo proprietario (vale a di dire il 17,7% dei titolari di patente), e tra di loro 1,3 milioni – ossia uno su sei – ammette candidamente di preferire, in caso di tamponamento a un'auto in sosta senza proprietario, darsi alla fuga piuttosto che lasciare i propri recapiti. A mettere in luce un fenomeno di malcostume fin troppo radicato è un'indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat su un campione di 1220 persone rappresentativo della popolazione adulta con età compresa tra i 18 ed i 74 anni e che stando alla ricerca, sembra essere prevalentemente maschile – il 21,3% degli uomini dichiara di averlo fatto – mentre nelle donne la percentuale scende all'8,5%. I più "furbi" sono compresi nella fascia d'età tra i 25 e i 34 al contrario di quella che va dai 65 ai 74, i più responsabili.

Graffio auto
Graffio auto

I motivi per i quali si preferisce fuggire

A livello geografico, invece, il fenomeno sembra essere diffuso soprattutto al Centro, dove la percentuale arriva al 18,8, e nel Meridione con 18,5%. I motivi principali per cui si preferisce fuggire piuttosto che farsi rintracciare sono legati soprattutto alla convinzione di aver causato un danno tutto sommato minimo, seguita dalla paura di dover sostenere delle spese troppo alte per le proprie tasche. Al terzo e quarto posto, invece, ci sono due giustificazioni non proprio edificanti come quella relativa al fatto che nessuno abbia visto così come quella secondo la quale lasciare il bigliettino non sia un'abitudine così diffusa. In questi casi se chi ha causato lascia i dati è sufficiente fare una normale constatazione amichevole per chiedere il rimborso mentre se non vi sono numeri da contattare l'automobilista che ha subito il danno è costretto spesso a pagare di tasca propria perché la normale Rc Auto non copre questo tipo di situazioni per la quale invece è necessaria la copertura accessoria per gli atti vandalici. Oltre al danno, quindi, per gli automobilisti tamponati mentre erano in sosta, in agguato c'è anche la beffa.

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