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Incidenti stradali, i pedoni rischiano quattro volte più degli automobilisti

Numero degli incidenti stradali in calo ma aumenta il numero di vittime della strada tra chi va a piedi.
A cura di v.a.
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Le stime preliminari del2016 mostrano un calo del numero di incidenti stradali con lesioni a persone ma l’andamento dei dati parziali non è confortante se relazionato all’indice di mortalità sulle strade per le diverse categorie di utenti della strada. Significativo il dato riportato da Repubblica sui pedoni, in diminuzione del 12,7% ma con indice di mortalità di 3,07 pedoni morti ogni 100 incidenti in cui sono coinvolti, una percentuale quattro volte superiore di quella degli automobilisti (0,67). Il dato, elaborato sugli incidenti rilevati dalla Polizia stradale e Carabinieri – che non comprende, quindi, i rilevamenti delle Polizie municipali – andrà confermato dai dati Istat di novembre ma consente di inquadrare un andamento ancora lontano dall’obiettivo fissato dall’Unione Europea di dimezzamento delle vittime della strada rispetto al 2010.

Dai dati dello scorso novembre, dopo i motociclisti (+9,8%), nel 2015 la categoria più a rischio è stata quella dei pedoni (+4,1%) e le più frequenti cause di incidente sono state guida distratta, alta velocità e mancato rispetto della distanza di sicurezza. Anche i dati sul primo trimestre 2017 mostrano un calo del numero degli incidenti (-17%) rispetto all’analogo periodo del 2016. Un trend che, secondo la Polizia stradale, è il risultato di un programma di contrasto dell’uso di smartphone e cellulari che continua ad essere la principale causa di sinistri stradali. “Guidare o attraversare una strada e contemporaneamente utilizzare uno smartphone rientra tra le principali fonti di distrazioni a potenziale lesivo elevatissimo – ha confermato il direttore del servizio polizia stradale, Giuseppe Bisogno – nel nostro programma c'è una fondamentale componente educativa. Cerchiamo di sensibilizzare le persone sul fatto che tendono a sopravvalutare le proprie abilità alla guida, poiché ritengono di poter guidare e contemporaneamente telefonare, chattare o navigare su internet. La guida o l'attraversamento di una strada richiedono la massima attenzione, non è possibile svolgere contemporaneamente altre azioni”.

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