Italia patria delle auto usate, boom del mercato per i veicoli di seconda mano
Il mercato dell'auto, nel mese di luglio, ha fatto registrare un sostanziale pareggio perdendo lo 0,1%, ma, almeno in Italia, ce n'è uno che non sembra conoscere crisi: si tratta di quello che riguarda le vetture usate che, nel primo semestre 2019, ha fatto registrare un incremento dell'1%. Gli automobilisti italiani, dunque, sembrano preferire le auto usate che, grazie ai prezzi minori rispetto a quelle nuove, attirano ancora.
Il diesel rimane la motorizzazione più richiesta
Un dato inusuale soprattutto se confrontato con altri paesi d'Europa come Belgio, dove perde l'8%, Germania e Austria (-1%) e Olanda (-0,1%). Stando all'elaborazione di AutoScout24, inoltre, i passaggi di proprietà sono cresciuti dell'1% con Roma, Napoli e Milano in testa ai capoluoghi più interessati che però lasciano il posto a Trento con 421,4 passaggi di proprietà ogni 10mila abitanti, Aosta (371,3) e Perugia (343,6) se si prendono in esame le città con la maggior percentuale di maggiorenni. Tra le alimentazioni preferite, invece, resiste il diesel che, nonostante le limitazioni alla circolazioni, viene scelto dal 59,3% delle richieste totali.
A favorire la diffusione delle vetture usate è anche il prezzo, ovviamente minore rispetto a quelle nuove. Il prezzo medio di vendita di un veicolo usato in Italia si attesta, in generale, sui 13.530 euro, un dato nettamente inferiore a Paesi come Francia con 22.160 euro, Germania con 17.860 euro, Austria (17.330) e Spagna (17.160). Più elevato, invece, il costo se si prendono in considerazione le vetture usate elettriche e ibride; in questo caso il prezzo medio si aggira sui 26.570 euro, con l'Austria a far registrare i valori più alti attestandosi sui 44.060 euro, seguita da Belgio a quota 39.040 euro, Francia con 32.260 euro e la Germania dove le auto "green" toccano quota 28.950 euro.