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Jean Todt: “Amo la Ferrari, nel 2018 sarà competitiva. Abbandono? Non sono preoccupato”

Il presidente della Fia sulla possibilità di abbandono da parte della Rossa: “on sono preoccupato che il Cavallino vada via, ma di prendere buone decisioni per il futuro del motorsport; se questo accadrà non perderemo di certo i partecipanti più importanti” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Il team principal Maurizio Arrivabene e il presidente della Fia Jean Todt - Getty Images
Il team principal Maurizio Arrivabene e il presidente della Fia Jean Todt – Getty Images

Il futuro della Ferrari in Formula 1 appare sempre più incerto: le parole del presidente Sergio Marchionne, che ha ribadito come non abbia nessuna intenzione di partecipare a una serie standardizzata, gettano ombre sul rapporto tra la scuderia italiana e i nuovi proprietari di Liberty Media. La Rossa non ha nessuna intenzione di partecipare a un campionato come quello teorizzato dal gruppo a stelle e strisce e il braccio di ferro si sta facendo sempre più duro.

Il presidente della Fia e l'amore per la Rossa

Una situazione che non fa bene alla Formula 1 che, anche grazie alla ritrovata competitività del Cavallino, si sta faticosamente rialzando dopo stagioni che hanno portato all'abbandono da parte di una fetta di fan. Un'eventualità, quella di un abbandono della Ferrari, però, che non sembra preoccupare il presidente della Fia, Jean Todt:

Amo la Ferrari, mi ha dato molto ma anche io ho dato molto a loro – ha ricordato parlando con i cronisti al Salone dell'Auto di Ginevra -. Questo capitolo però si è esaurito e oggi vedo la Ferrari come un produttore di bellissime auto sportive e un grande competitor del motorsport. Quest'anno la Rossa sarà di nuovo competitiva, non c'è motivo di credere altrimenti anche se in ogni caso è ancora troppo presto per valutare il lavoro delle scuderie. Un abbandono della Ferrari alla F1? Non sono preoccupato che il Cavallino vada via, ma di prendere buone decisioni per il futuro del motorsport; se questo accadrà non perderemo di certo i partecipanti più importanti.

Nonostante il ruolo istituzionale Jean Todt non ha dimenticato i suoi trascorsi in Ferrari quando, nell'era del dominio Schumacher, ricopriva il ruolo di direttore generale. Con lui alla guida la scuderia italiana riuscì a conquistare ben sei titoli costruttori consecutivi – record ancora imbattuto – e cinque piloti, tutti con il pilota tedesco con il quale strinse un rapporto molto stretto. Un passato a chiare tinte rosse impossibile da dimenticare per il manager francese che, a distanza di anni, non ha rinnegato la Rossa: potrebbe essere proprio lui l'ago della bilancia nella diatriba tra Ferrari e Liberty Media, l'unico che potrebbe portare a una soluzione che non porti all'abbandono del Cavallino.

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