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Jean Todt: “La F1 ha i conti in rosso, Lotus e Williams a rischio”

“La F1 è in terapia intensiva” ha detto il presidente della FIA al quotidiano tedesco Die Welt. “Dobbiamo ridurre i costi: Lotus, Williams e Sauber ci hanno detto che faticano a pagare i piloti. Non abbiamo tempo da perdere”.
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Non mi piace la parola rivoluzione in questo contesto, trasformazione suona meglio”. Jean Todt, presidente della FIA, ha dato la sua visione del presente e del futuro della Formula 1 al quotidiano tedesco Die Welt. “Tutto il mondo sta cambiando, perché la Formula 1 dovrebbe fare eccezione? La Formula 1 deve svegliarsi: inquinamento, crisi finanziaria, crollo delle risorse mon posso essere negati. Se la Formula 1 vuole rimanere la regina delle corse deve cambiare e quest'anno è solo il primo step”. Molte squadre hanno problemi economici e chiedono un contenimento dei costi. “La Formula 1, a livello finanziario, è in terapia intensiva. Ho parlato con i rappresentanti di molte squadre e in tanti vogliono arrivare a un contenimento dei costi. I team hanno più volte chiesto a me e a Ecclestone di introdurre. La Lotus ci ha confessato di non poter nemmeno pagare i piloti, anche Wiliams e Sauber hanno lo stesso problema. Non si può andare avanti così. Temo di perdere dei team. Entro fine giugno dovremo trovare una soluzione, il tempo stringe”.

NUOVE REGOLE – I cambiamenti non riguardano solo le componenti tecniche, motori, consumo e flusso di benzina, ma coinvolgono anche i regolamenti, come dimostra l'introduzione della “patente a punti”, questo nuovo meccanismo per cui un pilota che raggiunga i 12 punti di penalità non potrà partecipare al successivo GP in calendario, che ha già le prime ‘vittime': Magnussen, Bottas e Bianchi. Il danese è stato punito per il tamponamento che ha tagliato la gomma posteriore destra di Raikkonen, Bianchi per aver speronato Maldonado nelle prime curve, Bottas per aver ostacolato Ricciardo in qualifica. “Vale la pena provarci, vale la pena cercare di cambiare qualcosa per migliorare la sicurezza dei piloti” ha detto Todt. “Lo scopo è punire il pilota che commette errori e causa incidenti, esattamente come accade nella vita reale: chi sbaglia, paga. Chi perde troppi punti poi perde la patente. Sono comunque sempre aperto a parlare con tutti, con i piloti, con le squadre, con i giornalisti”.

DIRITTI UMANITodt non ha voluto entrare nella discussione sul tema più controverso alla vigilia del prossimo Gran Premio che si correrà in Bahrain, la questione dei diritti umani. “I problemi sono ovunque, in Asia, in Medio Oriente, in Europa. Dobbiamo essere attenti a non mischiare le questioni politiche e quelle sportive. Il nostro obiettivo è creare una grande corsa”. Eppure Abdulhadi al-Khawaja, presidente del Bahrain Centre for Human Rights dal 2001, quando il predecessore Nabeel Rajab è finito in carcere, ha scritto a Jean Todt chiedendo che fosse cancellata la gara perché “avere la Formula 1 in Bahrain fa aumentare le violazioni, gli arresti addirittura di donne e bambini”. Molti attivisti sono stati arrestati nei giorni e nelle settimane scorse, come Rinhanna al-Mousawi o Salah Abbas Habib, che è stato ucciso dalle forze di sicurezza. Il 26 marzo scorso, poi, il fotografo di fama internazionale Ahmed Humaidan, arrestato a fine 2012 mentre visitava un centro commerciale, è stato condannato a 10 anni di carcere al termine insieme ad altre 25 persone. I 29 imputati (per altri tre la sentenza è stata di tre anni di reclusione) sono stati giudicati colpevoli di aver assaltato con bombe molotov e sbarre d’acciaio la stazione di polizia di Sitra, un villaggio a sud della capitale Manama, nell’aprile 2012. Secondo gli avvocati e gli attivisti per i diritti umani, il verdetto si è basato su confessioni estorte con la tortura.

PUNTI DOPPI – A fine stagione, a pochi chilometri dal Bahrain, si svolgerà uno dei GP più controversi della stagione, a Abu Dhabi, perché per la prima volta nella storia i punti saranno raddoppiati. “Volevamo avere un finale di stagione ancora più spettacolare. Mi piace quando vengono da me con idee nuove: c'era chi parlava di dare punti bonus in base alla posizione in griglia, chi di raddoppiare i punti nelle ultime tre gare. Abbiamo allora raggiunto un accordo con tutte le squadre per provare a dare il doppio dei punti solo nell'ultima gara. Io non vedo l'ora di guardarla. Se funziona, perché non dovremmo osare ancor di più?”.

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